Come ridurre i costi energetici delle Amministrazioni Pubbliche

Ridurre i costi energetici della PA è importante sia per limitarne l’impronta ambientale, che per contenere costi che, in questi anni, stanno pesando notevolmente sui bilanci pubblici. Quali strategie adottare? Quali tecnologie offrono maggiore efficientamento?
Strategie per ridurre i costi energetici

La Pubblica Amministrazione è responsabile della corretta erogazione dei servizi ai cittadini e della gestione dei centri urbani, con un impatto significativo sulla vita quotidiana di tutte le persone che li abitano. Per riuscire nei propri compiti in modo efficace è fondamentale l’attenzione alla spesa pubblica: ogni attività comporta costi e un consumo di risorse e di energia. Per questo motivo l’efficienza energetica dovrebbe diventare una priorità per tutte le amministrazioni, per i benefici che si otterrebbero a bilancio e per la riduzione dei propri impatti ambientali. Dall’illuminazione pubblica, alla climatizzazione degli edifici, le possibilità per fare efficienza e ridurre i costi energetici sono diverse, l’importante è attuare con consapevolezza delle strategie efficaci. Un bilancio più sano, così facendo, si combina ad un’impronta ambientale ridotta.

Interventi per ridurre i costi energetici

Un primo e fondamentale ambito di intervento è senza dubbio quello relativo alla gestione degli edifici della PA e all’attuazione delle strategie necessarie al fine di ridurre i loro consumi energetici.

Diagnosi energetica degli edifici della Pubblica Amministrazione

Per attuare scelte consapevoli e investimenti proficui, si dovrebbe partire con l’effettuare una diagnosi energetica, finalizzata ad approfondire le condizioni degli immobili e le loro prestazioni, mediante un’indagine sugli stessi e la raccolta di dati e informazioni in campo.

Secondo il D.Lgs 102/2014 (Attuazione della direttiva 2012/27/UE sull’efficienza energetica) la diagnosi energetica è una “procedura sistematica finalizzata a ottenere un’adeguata conoscenza del profilo di consumo energetico di un edificio o gruppo di edifici, di una attività o impianto industriale o commerciale o di servizi pubblici o privati, a individuare e quantificare le opportunità di risparmio energetico sotto il profilo costi-benefici e a riferire in merito ai risultati”.

La diagnosi energetica, inoltre, è obbligatoria per la PA nei casi di interventi di ristrutturazione, secondo quanto indicato dal D.Lgs 115/2008 e, poi, dal Decreto Criteri Ambientali Minimi (CAM).

Gli interventi di riqualificazione sugli edifici

Sulla base dei risultati ottenuti, è possibile definire delle priorità di intervento, che nella maggior parte dei casi prevedono due ambiti di intervento:

  • la riqualificazione degli impianti per la climatizzazione degli edifici, tramite la sostituzione di quanto esistente con soluzioni tecnologiche più efficienti e moderne;
  • la riqualificazione dell’involucro, sia opaco che trasparente, ad esempio mediante l’installazione di materiali isolanti e la sostituzione dei serramenti.
Pubblica amministrazione efficienza energetica

Per scegliere su quale edificio intervenire, in che modo e con quali priorità si fa riferimento proprio all’esito della diagnosi energetica, ragionando in modo sistemico sull’intero patrimonio in gestione alla PA. L’obiettivo è ottenere i massimi benefici in termini di risparmio energetico.

Illuminazione pubblica intelligente

L’illuminazione pubblica, fondamentale per la sicurezza e la fruibilità degli spazi, può essere un ambito di intervento particolarmente interessante quando si vogliono attuare strategie e misure per il risparmio energetico e quindi ridurre i costi. Grazie allo smart lighting tutti i punti luce esistenti possono essere riqualificati e resi intelligenti.

Si procede con la sostituzione dei corpi illuminanti, non solo installando nuove lampade LED a risparmio energetico, ma integrando anche nuove tecnologie come la sensoristica e l’Internet of Things.

I lampioni diventano punti per la raccolta e lo scambio di informazioni e la loro funzione va al di là della sola illuminazione. Possono raccogliere informazioni sul traffico in tempo reale e fornire input per la conseguente gestione, diventare veri e propri totem informativi, trasformarsi in dispositivi per la gestione delle comunicazioni in caso di emergenza, raccogliere dati sulla qualità dell’aria.

Ma le funzioni integrabili possono riguardare proprio l’illuminazione, con sistemi per la gestione ottimizzata della luce:

  • lampade dimmerabili,
  • sensori di presenza,
  • sensori per la rilevazione della quantità di luce naturale.

Si tratta, infatti, di tecnologie che permettono di illuminare al meglio ogni spazio, ma sempre secondo le necessità del momento, evitando inutili sprechi. L’efficienza del LED, con la regolazione ottimizzata della luce, pertanto, assicurano un importante risparmio energetico per le amministrazioni.

Fonti rinnovabili e comunità energetiche

Un altro punto di riflessione riguarda inevitabilmente il tema “energia rinnovabile”, fondamentale quando si parla di risparmio energetico e di riduzione dei costi di gestione.

Produrre energia pulita in loco, infatti, permette di abbattere in modo significativo l’impronta ambientale di un edificio o di un sistema che consuma energia, ma allo stesso tempo svincola anche dall’acquisto dalla rete. Installare impianti quali il fotovoltaico, è una scelta vincente per le amministrazioni.

Oltretutto, oggi è possibile valutare la strada delle Comunità Energetiche Rinnovabili, ossia di forme di associazioni volontarie tra privati cittadini, imprese e anche enti locali, che puntano alla produzione locale e all’autoconsumo di energia verde. Così facendo, la PA coglie anche l’opportunità di risolvere alcune criticità sociali, come ad esempio casi di povertà energetica. Queste comunità si compongono di produttori e di consumatori, con una quantità di energia rinnovabile prodotta e poi condivisa fra tutti i soggetti membri.

Smart city e smart building: il ruolo delle nuove tecnologie

Per concludere l’elenco di possibilità a disposizione delle amministrazioni per ridurre i costi energetici è importante sottolineare il ruolo che possono giocare le nuove tecnologie, legate al mondo della smart city e degli smart building.

Se ne è già fatto cenno parlando di smart lighting, ma le applicazioni di soluzioni quali IoT, sensoristica o Big Data sono davvero molte. Si tratta, in sostanza, di poter efficientare il funzionamento di impianti e tecnologie, ma soprattutto di attivare sistemi di monitoraggio avanzati. Quando si parla di consumi energetici questo aspetto diventa fondamentale.

Monitorare in tempo reale i consumi, automatizzare il funzionamento dei dispositivi presenti e adattarsi al variare del fabbisogno in tempo reale sono operazioni che permettono di ridurre al massimo gli sprechi. Questo significa via libera a soluzioni quali caldaie e termostati smart, sensori ambientali, sistemi BMS (Building Management System) per la building automation

Vuoi rimanere aggiornato sui contenuti di ElettricoMagazine?
Iscriviti alla nostra newsletter!

Mailchimp subscribe

Gaia Mussi

Laureata in Progettazione Tecnologica e Ambientale, da sempre appassionata ai temi della sostenibilità e della tecnologia. Collabora come copywriter con portali, magazine e aziende per la creazione di contenuti inerenti il campo dell’edilizia, della sostenibilità e del risparmio energetico
menu linkedin facebook pinterest youtube rss twitter instagram facebook-blank rss-blank linkedin-blank pinterest youtube twitter instagram