Diagnosi energetica: che cos’è e come si svolge

Conoscere i consumi energetici consente di individuare interventi efficienti e mirati per ridurre i consumi. La diagnosi energetica permette di capire sia quanta energia si consuma, sia come
Che cos’è la diagnosi energetica?

La diagnosi energetica, introdotta con la Direttiva Europea 2006/32/CE, è un processo mediante il quale si analizza e valuta il consumo energetico di un edificio (inclusi quelli pubblici), di un insieme di edifici o di un’attività industriale. Lo scopo di una diagnosi energetica è quello di acquisire approfondite informazioni sul profilo energetico della realtà in oggetto, così da valutare gli interventi più efficaci e adeguati a ridurre i consumi, diminuendo sia l’impatto ambientale che i costi di gestione.

Fare una diagnosi energetica, quindi, significa conoscere sia quanta energia si consuma, sia come. Lo scopo degli interventi pianificati e realizzati dopo una diagnosi energetica non è solo quello di limitare i consumi, ma anche di efficientare impianti e attività. Quindi, il risparmio energetico è sempre accompagnato anche dall’efficienza energetica. Oltre alla riqualificazione degli impianti e delle macchine, la diagnosi può porre attenzione anche alla sostenibilità del sistema, valutando ad esempio fonti energetiche alternative.

Chi può fare la diagnosi energetica

La diagnosi energetica, secondo quanto contenuto nel D.Lgs 102/2014, è obbligatoria per grandi imprese (con più di 250 persone) e per le imprese energivore, ovvero che hanno un forte consumo energetico. In questi casi è necessario svolgere periodicamente appositi audit energetici.

La diagnosi energetica deve essere svolta secondo quanto definito nella norma di riferimento UNI CEI EN ISO 16247:2012, che fornisce metodologie e criteri da rispettare. Nello specifico, la parte 2 della norma è dedicata agli edifici, mentre la parte 3 ai processi produttivi. Per evitare di incorrere in eventuali sanzioni, se la diagnosi energetica è obbligatoria, è opportuno rivolgersi a persone competenti e abilitate a farla. Infatti, l’audit energetico può essere eseguito solo da soggetti accreditati e per questo è possibile rivolgersi alle ESCo, agli Esperti di Gestione dell’Energia o ad auditor energetici qualificati e certificati.

calcoli per analisi andamento consumi

Strumenti e dispositivi necessari

Si compone di più fasi. Innanzitutto è necessario mappare impianti, dispositivi e macchinari che consumano energia, successivamente si procedere con la rilevazione dei consumi. Mentre l’Attestato di Prestazione Energetica, ad esempio, viene redatto sulla base di una stima dei consumi energetici, la diagnosi energetica si basa su dati di consumo reali. Per fare ciò, è necessario da un lato analizzare i consumi storici (ad esempio tramite la lettura delle bollette), dall’altro rilevarli quando non sono disponibili o non sono completi.

Per rilevare i consumi di energia si possono utilizzare appositi strumenti di misura.
Ad esempio, ci sono appositi moduli programmabili che, una volta installati, possono memorizzare una serie di valori relativi al consumo di energia elettrica, alla potenza, alla corrente, alla tensione. Sul mercato esistono diverse tipologie di misuratori, che possono essere collegati in rete e a piattaforme di controllo sul pc o sul tablet. La scelta, deve essere fatta dal tecnico incaricato sulla base delle esigenze e del contesto in cui si opera.

In generale, comunque, ci sono sia kit “portatili”, con strumenti e sonde, che sistemi pensati per essere stabilmente installati in azienda e favorire un costante e continuo monitoraggio, tramite appositi datalogger. Nel caso degli edifici residenziali, ci sono anche strumenti che si collegano direttamente al contatore elettronico, monitorando i consumi e raccogliendo facilmente i dati. Come per l’energia elettrica, ci sono dei contabilizzatori anche per misurare i consumi degli impianti a gas, rapportandoli alla loro produzione di energia e calcolandone l’efficienza.

Software per la diagnosi energetica

Proprio come per gli strumenti, anche per i software utili allo svolgimento c’è abbastanza scelta. I software per la diagnosi energetica generalmente sono sistemi pensati per analizzare e rielaborare i dati raccolti, attraverso grafici, tabelle e report. Queste piattaforme sono fondamentali per una lettura dei dati più semplice e completa e possono essere utilizzate anche per una migliore gestione nel tempo dell’energia: un monitoraggio che può prevedere l’analisi costante dei consumi, alert o segnali per eventuali problematiche. In sostanza, sono uno strumento che facilita le attività di diagnosi energetica e, in generale, la gestione del sistema analizzato.

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Gaia Mussi

Laureata in Progettazione Tecnologica e Ambientale, da sempre appassionata ai temi della sostenibilità e della tecnologia. Collabora come copywriter con portali, magazine e aziende per la creazione di contenuti inerenti il campo dell’edilizia, della sostenibilità e del risparmio energetico
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