L’Internet of Things potenzialmente permette di rendere intelligenti tutti gli oggetti, che nel loro insieme possono contribuire a rendere intelligente anche la città, potenziando servizi e funzioni che già sono presenti in città o creandone di nuovi.
Tra i principali esempi ci sono sicuramente le applicazioni di Smart Lighting, su cui molti comuni italiani (e non solo) hanno già investito risorse. L’illuminazione è un settore interessante per lo sviluppo dei progetti di Smart City, in quanto si presta per l’implementazione di differenti funzionalità e per azioni mirate al risparmio energetico, grazie anche alla distribuzione capillare dell’infrastruttura pubblica. I servizi che si possono integrare sono molti, dal controllo del traffico, ai sistemi di videosorveglianza, a seconda dei device che si vogliono integrare nei lampioni. In questo modo, i lampioni non sono più dei semplici punti luce, ma diventano oggetti fondamentali per la gestione e la vivibilità della città. Rendere intelligente l’illuminazione pubblica ha sicuramente i suoi vantaggi, ecco i tre principali.
Uno dei principali motivi per cui un’amministrazione dovrebbe investire in progetti per rendere intelligente l’illuminazione pubblica risiede proprio nel risparmio energetico. Poter contare su un sistema di illuminazione ad elevata efficienza energetica, infatti, comporta vantaggi sia per l’ambiente, che per l’amministrazione, che in questo modo può notevolmente ridurre i consumi e, quindi, le spese. Il risparmio energetico ed economico è assicurato dalla combinazione di più elementi, di cui il principale è l’introduzione del LED, che rende più efficiente il sistema di illuminazione. A ciò, si aggiungono tecnologie che combattono gli sprechi. I lampioni intelligenti, infatti, sono in grado di adattare la luce alle reali necessità, senza illuminare né più, né meno del dovuto.
In realtà, le soluzioni di Smart Lighting possono favorire la tutela dell’ambiente anche integrando ulteriori funzioni. Quindi, oltre a ridurre il consumo energetico, un lampione può favorire la sostenibilità in città anche misurando il livello di inquinamento dell’aria o acustico. Del resto, per migliorare la sostenibilità dell’ecosistema urbano, è fondamentale implementare un sistema di monitoraggio efficace e continuo.
Come anticipato, pur continuando a svolgere la sua prima funzione, ossia quella di fare luce, un lampione intelligente può integrare una serie di altri servizi. Negli ultimi anni si sono fatti diversi passi avanti in questa direzione e, oggi, non stupisce più scoprire che un lampione può, ad esempio, fornire informazioni utili alla comunità. Del resto, i lampioni rappresentano oggetti fissi e indispensabili per la fruibilità delle città e, grazie alla tecnologia, vengono potenziati e resi ancora più utili. La logica è quella di sfruttare quanto esistente per fornire servizi di qualità e sempre accessibili ai cittadini. Un lampione può diventare un totem informativo, ma anche integrare la ricarica per i veicoli elettrici o monitorare lo stato dei parcheggi. Una volta connesso in Internet, infatti, raccoglie e ridistribuisce informazioni in modo utile.
Oltre alle funzioni già citate, i lampioni possono diventare un valido supporto per garantire migliori livelli di sicurezza nelle città. L’illuminazione pubblica può integrare sistemi di videosorveglianza, piuttosto che allarmi da attivare in caso di pericolo. L’efficacia di questo sistema dipende proprio dalla caratteristica dell’illuminazione pubblica citata in principio, ossia l’essere composta da punti luce diffusi sull’intero territorio urbano.
I lampioni intelligenti possono diventare una vera e propria rete che copre la città, al servizio dei cittadini e della loro sicurezza. Quando si parla di sicurezza, si pensa anche a situazioni di emergenza, ad esempio integrando nei lampioni dei sensori in grado di registrare eventi rilevanti come alluvioni, incendi o terremoti. Il concetto di sicurezza, quindi, è davvero in senso lato, in quanto si va dal benessere del singolo, al monitoraggio dell’intero territorio.