Bonus e incentivi fiscali: tutte le possibilità per gli impianti domestici

Ecobonus, Bonus Casa, Superbonus, Conto termico sono le detrazioni fiscali nate per incentivare gli interventi di riqualificazione e sostituzione degli impianti domestici
Bonus e incentivi fiscali per gli impianti domestici

Le detrazioni fiscali nascono per incentivare la riqualificazione energetica degli edifici e il rinnovo del patrimonio edilizio esistente. Considerato che la maggior parte degli edifici è stata costruita anche più di 40 anni fa, è semplice comprendere perché sia tanto importante intervenire su di essi, anche da un punto di vista tecnologico. A seconda dell’intervento eseguito, poi, si accede ad un bonus piuttosto che un altro.

Tipologie di impianti domestici incentivabili

Vediamo ora di analizzare gli impianti domestici che possono essere utilizzati per l’efficientamento energetico degli edifici e capire a quale bonus è possibile accedere e come.

Impianto di riscaldamento

La sostituzione dell’impianto termico è uno dei principali interventi da eseguire quando si vuole riqualificare un edificio e ottenere migliori performance da un punto di vista energetico. Si tratta di un’opera che può beneficiare di più meccanismi di detrazione fiscale: è possibile accedere all’Ecobonus, al Bonus Casa, al Superbonus e al Conto termico.

L’Ecobonus prevede una detrazione del 50% nel caso dell’installazione di un nuovo sistema efficiente, come una nuova a caldaia a condensazione in classe A. La detrazione sale al 65% nel caso in cui si abbinino dei sistemi di termoregolazione evoluti, appartenenti alle classi V, VI e VIII. Per fare degli esempi, sono ammessi, sempre con aliquota al 65%, anche impianti ibridi, pompe di calore, micro generatori, sistemi a biomassa. La spesa massima ammessa è di circa 46 mila euro senza sistema di regolazione e 60.000 euro se integrato con la termoregolazione. Il valore aumenta nel caso dei micro generatori, con una detrazione ammessa pari a 100.000 euro.

Oltre alla detrazione fiscale, l’Ecobonus può essere beneficiato anche in modalità di sconto in fattura, riducendo la spesa al momento dell’acquisto.
Nel caso di edifici condominiali, per cui il Superbonus continua anche nei prossimi anni, la sostituzione della centrale termica che serve le diverse unità immobiliari dell’edificio può beneficiare di una detrazione che cresce fino al 110%.

Il Conto Termico, invece, incentiva interventi per aumentare l’efficienza energetica e la produzione di energia termica da fonte rinnovabile. Si rivolge sia a privati che a PA, che desiderano sostituire il precedente impianto con uno di quelli contenuti nel Catalogo dal GSE. In questo caso, l’incentivo è erogato in un’unica rata di 5.000 euro.
Infine, la sostituzione della caldaia è un intervento incentivabile anche tramite il Bonus Casa, nel caso sia in corso la ristrutturazione dell’edificio. La spesa massima su cui calcolare la detrazione è di 96.000 euro, ma l’aliquota scende al 50%.

ristrutturazione impianti domestici

Quando si può detrarre il climatizzatore

Non è sempre possibile detrarre il condizionatore, ma se si sostituisce l’impianto esistente per il riscaldamento e si installa anche un sistema per la climatizzazione estiva ad alta efficienza come una pompa di calore, è possibile accedere all’Ecobonus. In questo caso, infatti, il climatizzatore rientra a pieno titolo negli impianti termici, anche se non è l’unico responsabile della climatizzazione dell’edificio. Se, invece, si installa ex novo un climatizzatore, senza sostituzione di impianti esistenti, si perde il diritto di accedere al bonus. Stesso discorso nel caso in cui si parli del Superbonus anziché del normale Ecobonus, che prevede l’aumento dell’aliquota per i condomini fino al 110%.

Impianto di ventilazione meccanica controllata

L’installazione dell’impianto VMC può essere detratta in occasione della ristrutturazione dell’edificio, accedendo al Bonus Casa. L’aliquota prevista è del 50% e la spesa massima ammissibile di 96.000 euro. Si beneficia del bonus mediante detrazioni IRPEF di uguale valore in 10 quote annuali. Nello specifico, la ventilazione meccanica con recupero di calore viene considerata come un intervento di manutenzione straordinaria finalizzato al risparmio energetico.

In alternativa, la VMC può usufruire anche dell’Ecobonus con percentuale pari al 65%, nel caso in cui si stia realizzando una riqualificazione energetica globale dell’edificio in cui viene installata. La detrazione massima prevista è pari a 100.000 euro in totale ed è necessario un’APE dell’edificio anche post intervento, con l’asseverazione di un tecnico abilitato per le opere effettuate.

Interventi su impianti idrici ed elettrici

Anche la ristrutturazione di impianti idrici ed elettrici permette di accedere ai bonus fiscali, nello specifico al bonus ristrutturazioni. Infatti, la detrazione riguarda gli interventi di manutenzione straordinaria, incluse tutte le opere necessarie per realizzare o integrare i servizi igienico sanitari e tecnologici.

Sono interventi di ristrutturazione edilizia, invece, quelli che prevedono l’implementazione di impianti tecnologici aggiuntivi, ad esempio per l’introduzione di nuovi servizi igienici. Il bonus, come già detto, è pari al 50% delle spese sostenute, erogata mediante detrazione IRPEF, fino ad una spesa ammissibile di 96.000 euro. Tutti gli impianti, chiaramente, devono essere eseguiti a regola d’arte e con le opportune dichiarazioni di conformità per poter essere ammessi.

Domotica e Smart Home

Anche gli impianti per la domotica e, in generale, per la building automation, possono essere detratti mediante l’Ecobonus. Si parla di soluzioni e dispositivi in grado di favorire il controllo da remoto degli impianti di climatizzazione e produzione di acqua calda sanitaria. Questi impianti devono permettere accensione e spegnimento a distanza, ma anche la programmazione e il monitoraggio del funzionamento degli impianti. In questo caso l’importo massimo detraibile è pari a 15.000 euro.

Come nei casi precedentemente visti, se si tratta di un condominio, anche questo intervento può vedere l’estensione dell’aliquota fino al 110% grazie al Superbonus, risultando come intervento trainato. In ogni caso, è necessario che i lavori di installazione si eseguano su edifici esistenti residenziali, dotati di un impianto di climatizzazione invernale.

Impianti per la produzione di energia rinnovabile

Anche la produzione di energia rinnovabile tramite solare termico e fotovoltaico può essere incentivata. Una prima soluzione è quella di richiedere il bonus ristrutturazione, in vigore fino al 2024, che permette di detrarre il 50% delle spese sostenute, fino a una somma di 96.000 euro, per ogni unità immobiliare. L’installazione dei pannelli, infatti, rientra nelle opere di manutenzione straordinaria.

Nel caso in cui si proceda con l’installazione dell’impianto in un contesto condominiale, è possibile anche accedere al Superbonus 110%, se si esegue l’intervento in combinazione con altri interventi definiti trainanti, quali l’isolamento termico dell’involucro o la sostituzione della centrale termica.

Per il solare termico che permette la produzione di acqua calda sanitaria, infine, è prevista anche la possibilità di richiedere l’Ecobonus 65%. Una misura valida sia per gli edifici residenziali che destinati ad altre funzioni, come scuole o piscine. Il limite massimo di detrazione ammissibile è di 60.000 euro per unità immobiliare.

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Gaia Mussi

Laureata in Progettazione Tecnologica e Ambientale, da sempre appassionata ai temi della sostenibilità e della tecnologia. Collabora come copywriter con portali, magazine e aziende per la creazione di contenuti inerenti il campo dell’edilizia, della sostenibilità e del risparmio energetico
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