Il Superbonus 110% e i sistemi di building automation

Per incentivare l’efficientamento energetico degli edifici, il governo ha introdotto il superbonus 110%. Vediamo gli impatti per i sistemi di building automation
sistemi di building automation per edifici smart

Sempre più spesso si sente parlare di Superbonus quale nuova misura introdotta per incentivare gli interventi su unità abitative esistenti. In realtà diverse detrazioni fiscali erano già in vigore da alcuni anni per la riqualificazione energetica, la ristrutturazione (sono inclusi soluzioni per l’efficienza energetica e sistemi di building automation), ciò che sicuramente ha interessato clienti finali ed operatori del settore delle costruzioni è senza dubbio l’ammontare di questa nuova detrazione.

Il Superbonus, previsto dal Decreto Rilancio nell’ambito delle misure urgenti connesse all’emergenza epidemiologica da Covid-19, ha infatti elevato al 110% l’aliquota di detrazione per le spese sostenute tra il 1 Luglio 2020 ed il 30 Giugno 2022, legate a specifici interventi in ambito di efficienza energetica, interventi antisismici, installazione di impianti fotovoltaici o infrastrutture per la ricarica di veicoli elettrici negli edifici. Successivamente la legge di bilancio 2022 ha prorogato l’agevolazione fino al 31 dicembre 2025 con quote a scalare: 110% per le spese sostenute fino al 31 dicembre 2023; 70% per le spese sostenute nel 2024; 65% per le spese sostenute nel 2025.

Tale detrazione è applicabile per gli interventi effettuati da:

  • condomìni e/o unità immobiliari indipendenti, prima e/o seconda casa
  • persone fisiche, al di fuori dell’esercizio di attività di impresa, arti e professioni che possiedono o detengono l’immobile oggetto dell’intervento
  • istituti autonomi case popolari (IACP) o altri istituti che rispondono ai requisiti della legislazione europea in materia di “in house providing”
  • cooperative di abitazione a proprietà indivisa
  •  onlus e associazioni di volontariato
  •  associazioni e società sportive dilettantistiche, limitatamente ai lavori destinati ai soli immobili o parti di immobili adibiti a spogliatoi

Non è invece applicabile in caso di:

  • edifici di nuova costruzione
  • ampliamenti
  • unità immobiliari residenziali appartenenti alle categorie catastali A1 (abitazioni signorili), A8 (ville) e A9 (castelli)

Come funziona il Superbonus?

Occorre innanzitutto chiarire che la normativa individua delle condizioni fondamentali, ovvero i cosiddetti interventi “trainanti”, in assenza dei quali non è possibile accedere al bonus: la realizzazione di un isolamento termico (cappotto termico) che interessi almeno il 25% delle superfici disperdenti lorde, oppure la sostituzione degli impianti di climatizzazione invernale sulle parti comuni, sugli edifici unifamiliari o sulle unità immobiliari di edifici plurifamiliari funzionalmente indipendenti con impianti centralizzati a condensazione (classe A), impianti in pompa di calore (compresi impianti ibridi o geotermici) o impianti di microgenerazione.

È necessario che la somma degli interventi “trainanti” e “trainati” garantisca un miglioramento di almeno due classi energetiche all’edificio oggetto di intervento o il raggiungimento della classe energetica più elevata.

classe di efficienza energetica necessaria per il superbonus 110%

Impatti per sistemi di building automation

Il nuovo Superbonus 110% ha anche un impatto diretto per quanto riguarda la proposizione di sistemi Smart e Domotici in quanto alcuni di questi sistemi rispettano i requisiti richiesti e risultano quindi economicamente appetibili.

Il decreto Requisiti Tecnici , al punto 11 dell’allegato A, specifica che sono detraibili al 110% i sistemi domotici abbinati al controllo esclusivo dei generatori di calore, di raffrescamento e di produzione di acqua calda classificabili, secondo la UNI EN 15232 (ora ISO 52120 da dicembre 2021) almeno in classe B.
Inoltre viene specificato che la gestione automatica fatta dai sistemi di building automation deve:

a) mostrare attraverso canali multimediali i consumi energetici mediante la fornitura periodica dei dati. La misurazione dei consumi può avvenire anche in maniera indiretta anche con la possibilità di utilizzare i dati atri sistemi di misurazione installati nell’impianto purché funzionanti;
b) mostrare le condizioni di funzionamento correnti e la temperatura di regolazione degli impianti;
c) consentire l’accensione, lo spegnimento e la programmazione settimanale degli impianti da remoto.

Nel Decreto Requisiti Tecnici inoltre è introdotto il concetto di massimale di spesa per l’intervento di installazione del sistema BACS/HBES, che è pari a €15.000, con una spesa specifica massima ammissibile paria €50/m2 (Allegato I).

Per ottenere il superbonus 110%, l’intervento di building automation deve avvenire congiuntamente almeno ad un intervento trainante, come detto garantendo un salto di due classi energetiche all’edificio, o il raggiungimento della classe energetica più elevata, verificate tramite APE, ex ante ed ex post.
Per la norma, affinché un impianto sia certificabile in classe A o B, tutti i sistemi (termici e elettrici) che lo compongono devono realizzare funzioni che siano in classe A o B.

Le classi sono così definite:

  • classe D – impianti strettamente tradizionali
  • classe C – impianti con automazione base
  • classe B – impianti con automazione avanzata
  • classe A – impianti integrati, controllati e supervisionati da remoto

Fare riferimento a questa semplice tabella fornisce quindi uno strumento chiaro ed utile che permette di definire i requisiti minimi e le possibilità di implementazione dei sistemi.

Segnaliamo inoltre che Federazione ANIE sta lavorando ad una guida interpretativa al Superbonus di prossima pubblicazione con l’obiettivo di supportare gli operatori del mercato a comprendere meglio le opportunità offerte dall’incentivo alle tecnologie ANIE (building automation, fotovoltaico, infrastruttura di ricarica per il veicolo elettrico ecc).

Articolo realizzato da Impianti a Livelli CSI


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