Building Automation: vantaggi, applicazioni e incentivi

I sistemi di Building Automation permettono una gestione integrata e avanzata degli impianti di un edificio, con vantaggi considerevoli. Vediamo quali sono.
Smart building

Quando si parla di Building Automation si fa riferimento ai sistemi che rendono gli edifici intelligenti, ossia alla tecnologia che permette maggior controllo e automazione del funzionamento degli impianti presenti. Dalla climatizzazione, ai sistemi di sicurezza, tutto è integrato e gestito in modo innovativo. Le applicazioni di queste soluzioni sono sempre più diffuse e, anche grazie a misure come il Superbonus 110%, l’utilizzo dei sistemi di Building Automation è incoraggiato.

Che cos’è un sistema di Building Automation e come funziona

Un sistema di Building Automation permette di gestire in modo automatizzato, con un controllo avanzato, tutti i sottosistemi tecnologici presenti in un edificio.

automazione edifici

Sono diversi i componenti che danno origine al sistema, sia hardware che software, fino ad arrivare a veri e propri “gestionali” del sistema edificio, con i Building Management System (BMS). In campo vengono installati dispositivi come i sensori, l’edificio viene cablato e appositi software raccolgono e rielaborano i dati, permettendo un controllo centralizzato, generalmente da apposite Control Room. I BMS possono essere Web Based e, grazie al Cloud, permettono anche la gestione da remoto, tramite dispositivi di qualsiasi natura, purché connessi.

Un sistema di Building Automation agisce sul sistema di climatizzazione, ventilazione, illuminazione, produzione di acqua calda sanitaria, di sicurezza e antincendio, sugli impianti elettrici.

I vantaggi di un Sistema di Building Automation

Lo scopo di un sistema di Building Automation è quello di migliorare il comfort, la sicurezza e l’efficienza energetica. Un controllo integrato di tutti gli impianti, infatti, permette di regolarne il funzionamento in modo sempre più preciso rispetto alle effettive esigenze delle persone che vivono l’edificio in quell’esatto momento. Questo aumenta il comfort.

Così facendo, poi, si eliminano gli sprechi di energia, in quanto un impianto funziona sempre nel modo più efficiente e solo quando serve. Positivo anche il fatto che si possano conoscere i consumi energetici, consultando lo storico dei dati. In ogni caso, gli edifici dotati di sistemi di Building Automation sono classificati in quattro classi in base ai livelli raggiunti di efficienza energetica. È la UNI EN 15232 (diventata ISO 52120 da dicembre 2021) che fa riferimento a questo aspetto, partendo dalla classe D assegnata agli impianti meno efficienti e privi di automazione, fino alla classe A, in cui si collocano gli edifici ad elevata efficienza energetica grazie a sistemi avanzati di Technical Building Management.

Inoltre, grazie alla Building Automation è possibile monitorare costantemente lo stato degli impianti (anche da remoto) e intercettare guasti e malfunzionamenti degli impianti, con l’invio di specifici alert che permettono interventi immediati e mirati, prevenendo problematiche più gravi e risolvendo in tempi rapidi ogni possibile guasto. Non meno importante, infine, il fatto che un edificio in cui si sviluppano sistemi di Building Automation, acquisisce un maggior valore sul mercato immobiliare.

Le possibili applicazioni

Per capire quali sono le applicazioni di Building Automation è fondamentale fare una distinzione tra questa tipologia di sistemi e la domotica, che non raggiunge i livelli di integrazione della BA e si applica in edifici di piccole dimensioni e residenziali. I sistemi di Building Automation avanzati, infatti, permettono una gestione degli impianti integrata, in base anche agli obiettivi di efficienza energetica.

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L’edificio lavora in modo coordinato, il funzionamento degli impianti è ottimizzato ed efficiente. La domotica, invece, permette un controllo avanzato di singoli dispositivi o impianti, ricorrendo a tecnologie più semplici. Questo non significa che non si possano realizzare sistemi di BA anche in edifici residenziali, ma semplicemente che la maggior parte delle applicazioni si trovano nel settore terziario, come nei grandi edifici per uffici. Interessanti anche le applicazioni in ambito sanitario e ospedaliero e nella GDO. Ciò che accomuna questi edifici, del resto, è la necessità di controllare in modo ottimale il funzionamento degli impianti e ridurre gli elevati consumi energetici.

Incentivi per i sistemi di Building Automation

La diffusione dei sistemi di Building Automation è incentivata con meccanismi quali l’Ecobonus , il Superbonus 110% o al 90% dal 2023 in quanto sono ritenuti strategici per favorire il risparmio energetico.

Per quanto riguarda il Superbonus, che attualmente è la misura più appetibile, l’installazione di sistemi di Building Automation rientra tra gli interventi trainati. Questo significa che, se abbinato ad opere come la posa del cappotto o la sostituzione dell’impianto di climatizzazione, è possibile detrarre al 100% (fino a un massimo di 50 euro al mq) gli interventi per l’installazione e la messa in opera di dispositivi e sistemi di BA. Nello specifico si citano “la fornitura e posa in opera di tutte le apparecchiature elettriche, elettroniche e meccaniche nonché delle opere elettriche e murarie necessarie per l’installazione e la messa in funzione a regola d’arte, all’interno degli edifici o delle unità abitative, di sistemi di building automation degli impianti termici degli edifici”.

Allegate al Decreto Requisiti, poi, ci sono precise caratteristiche che un sistema di Building Automation deve rispettare per essere ammesso. In sostanza, deve permettere un controllo personalizzato degli impianti, mostrando all’utente i consumi energetici e le condizioni di funzionamento e consentendo la gestione da remoto. In ogni caso, i sistemi scelti devono ricondurre almeno alla classe B della norma UNI EN 15232 citata in precedenza.

Per tutti gli edifici non residenziali, esclusi dal Superbonus, o per gli edifici residenziali che non riescono a rispettare tutti i requisiti per l’accesso al Superbonus, si può valutare di ricorrere all’Ecobonus, pensato per gli interventi di riqualificazione energetica, con una detrazione pari al 65% delle spese sostenute.


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Gaia Mussi

Laureata in Progettazione Tecnologica e Ambientale, da sempre appassionata ai temi della sostenibilità e della tecnologia. Collabora come copywriter con portali, magazine e aziende per la creazione di contenuti inerenti il campo dell’edilizia, della sostenibilità e del risparmio energetico
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