Le caldaie a condensazione: cosa sono, vantaggi e quando utilizzarle

La caldaia a condensazione è una delle soluzioni più scelte per la sostituzione della caldaia tradizionale. Quali sono i suoi principali vantaggi? Quando utilizzarla?
Le caldaie a condensazione: cosa sono, vantaggi e quando utilizzarle

Le caldaie a condensazione sono un impianto termico per il riscaldamento domestico e la produzione di acqua calda sanitaria. Si tratta di una soluzione più efficiente delle vecchie caldaie a gas, anche se non è l’unica. La scelta del generatore di calore, infatti, dipende da aspetti quali la tipologia e la dimensione dell’abitazione, dalla tipologia di combustibile che si vuole utilizzare o ancora dal budget a disposizione. La caldaia a condensazione negli ultimi anni ha trovato ampia diffusione perché risponde alle principali necessità degli utenti, tanto che è uno degli impianti più installati in sostituzione delle vecchie caldaie.

Che cos’è la caldaia a condensazione

La caldaia a condensazione è un generatore di calore che basa il suo funzionamento sulla combustione del gas, grazie al quale si riscalda acqua in una camera stagna. Come dice il nome, però, questo tipo di impianto recupera calore anche dalla condensazione dei fumi di scarico (che in un modello tradizionale sono espulsi mediante la canna fumaria), aumentando l’efficienza della macchina. Tutto ciò è possibile grazie ad uno scambiatore, all’interno del quale i gas vengono raffreddati, condensano e solo poi evacuati.

Il calore ricavato in questo modo concorre a riscaldare l’acqua, “aggiungendosi” all’energia prodotta direttamente da combustione. Un altro componente assente nelle caldaie tradizionali è il tubo per lo scarico delle condense, che deve essere collegato ad un pozzetto di raccolta. Gli impianti di smaltimento delle caldaie a condensazione sono normati nella UNI 7129 “Impianti a gas per uso domestico e similare alimentati da rete di distribuzione – Progettazione, installazione e messa in servizio”, parte 3 e parte 5. Le caldaie a condensazione possono avere differenti potenze, da scegliere in base al fabbisogno calcolato per l’edificio in questione, ma si definiscono potenze domestiche quelle inferiori proprio a 35 kW. Se la potenza è superiore, è necessario fare riferimento alla UNI 11528:2014.

sostituire la caldaia

I vantaggi offerti da questa tipologia di impianto

Le caldaie tradizionali non possono più essere commercializzate, in quanto la Direttiva Europea 2005/32/CE ha introdotto l’obbligo per i produttori di caldaie di commercializzare soltanto i modelli a condensazione. La motivazione ha principalmente radici di natura ambientale, in quanto il crescente impegno per lo sviluppo sostenibile richiede di ridurre l’impatto ambientale dell’edilizia residenziale. Ecco, allora, i primi importanti vantaggi della caldaia a condensazione: è più efficiente e inquina meno di una caldaia tradizionale.

Rispetto ad una caldaia tradizionale, i consumi possono essere ridotti anche del 30%, con conseguenti costi inferiori anche in termini economici. Ridurre il consumo energetico e le emissioni, del resto, sono tra i principali obiettivi che l’Italia – e l’Europa – si pone per il prossimo decennio.

La caldaia a condensazione non è l’unico impianto efficiente oggi disponibile sul mercato, ma spesso viene scelte perché richiede anche costi bassi di investimento iniziale. Oltretutto, l’acquisto e l’installazione di una caldaia a condensazione in classe A sono detraibili, con meccanismi di incentivi fiscali quali l’Ecobonus 65% e il Conto Termico 2.0.
Infine, un ultimo aspetto da sottolineare riguarda la possibilità di combinare la caldaia a condensazione con altri impianti, utili ad aumentare ulteriormente la sua efficienza o sostenibilità. Le combinazioni più diffuse sono con i pannelli solari termici e con la pompa di calore, costituendo un sistema ibrido.

Quando scegliere la caldaia a condensazione?

La caldaia a condensazione è un impianto per il riscaldamento adatto nei casi in cui si debba sostituire un generatore esistente, non necessariamente in fase di ristrutturazione edilizia. L’isolamento dell’involucro, ad esempio, è necessario per ridurre le dispersioni di calore, ma se nel momento in cui si deve scegliere l’impianto non si ha intenzione di procedere in questo senso, allora è meglio una caldaia a condensazione piuttosto che una pompa di calore.

La scelta, poi, deve essere fatta tra modelli murali e modelli a basamento, che a loro volta possono avere differenti potenze, anche superiori a 35 kW.

La caldaia a condensazione può essere abbinata a differenti sistemi di distribuzione e terminali, inclusi quelli tradizionali come i radiatori. Allo stesso tempo, la si può combinare a soluzioni a bassa temperatura, risparmiando energia, dato che l’acqua non deve essere portata a temperature elevate. Questa versatilità la rende adatta a differenti contesti.

Per aumentare l’efficienza, come anticipato, può essere utilizzata anche in combinazione ad una pompa di calore. In questo caso, il funzionamento dei due impianti viene alternato e avviato a seconda di quale dei due, in quel momento specifico, risulta essere più vantaggioso (considerando fattori quali la temperatura, ma anche il costo delle materie prime energetiche).

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Gaia Mussi

Laureata in Progettazione Tecnologica e Ambientale, da sempre appassionata ai temi della sostenibilità e della tecnologia. Collabora come copywriter con portali, magazine e aziende per la creazione di contenuti inerenti il campo dell’edilizia, della sostenibilità e del risparmio energetico
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