Riqualificazione energetica: come abbattere le emissioni di CO2

La riqualificazione energetica degli edifici permette di ridurre il fabbisogno di energia, ma ha anche il vantaggio di abbattere le emissioni di CO2: quali le tecnologie a disposizione? Come intervenire?
Riqualificazione energetica per abbattere le emissioni di CO2

La riqualificazione energetica degli edifici avviene tramite l’esecuzione di interventi finalizzati a migliorarne le prestazioni, principalmente in termini di fabbisogno energetico. Generalmente, non è la riduzione delle emissioni di CO2 l’obiettivo primario di una riqualificazione, per quanto ne sia inevitabilmente una delle principali conseguenze positive. Efficienza e sostenibilità, quindi, vanno di pari passo.

Le opere che si eseguono in un intervento di riqualificazione energetica riguardano sia l’involucro dell’edificio, sia l’insieme di impianti necessari per il suo funzionamento. Quando si interviene sull’involucro, lo scopo è quello di eliminare i ponti termici e ridurre le dispersioni di calore; nel caso degli impianti, invece, si punta ad utilizzare tecnologia più performante e ad introdurre l’energia rinnovabile.

I vantaggi di questi interventi si traducono in maggior sostenibilità, come detto in apertura, ma anche in comfort interno e risparmio economico, con costi energetici decisamente inferiori.

Edifici efficienti ridurrebbero del 5% le emissioni di CO2

In Europa sono tantissime le abitazioni che consumano almeno 2,5 volte in più della media degli altri edifici, ristrutturarli avrebbe benefici dal punto di vista ambientale, grazie ai ridotti consumi di energia. L’Unione Europea stima che la riqualificazione energetica porterebbe a una riduzione del 5-6% il consumo totale di energia dell’Ue e del 5% le emissioni di biossido di carbonio.
In Italia, il Ministero dello Sviluppo economico e da quello delle Infrastrutture hanno redatto un documento “Strategia per la riqualificazione energetica del parco immobiliare nazionale” che evidenzia lo stato per patrimonio edilizio italiano.
Nel documento si legge che in Italia sono presenti 12.420.403 edifici e oltre 32 milioni di abitazioni. Il 15% degli edifici è stato realizzato prima del 1918 e circa il 65% ha più di 45 anni, cioè è stato costruito prima della legge del 1976 che per la prima volta ha introdotto criteri per il risparmio energetico. Oltre 11 milioni di edifici italiani sono classificati nelle classi peggiori (F-G).

Abbattere le emissioni di CO2: tecnologie

L’obiettivo è quello di avere un’Europa “net-zero”, che equivale a un’impronta di carbonio netta pari a zero eliminando del tutto le emissioni di CO2. Ma questo non significa unicamente realizzare edifici NZEB, ma significa puntare sulla riqualificazione degli edifici esistenti.
La formula da seguire per decarbonizzare l’edilizia è quella di avere edifici più elettrici ed elettricità più rinnovabile. Per cui, per abbattere le emissioni di CO2, è fondamentale puntare su:

Rinnovabili per abbattere le emissioni di CO2

Sostituzione del generatore di calore

Il principale intervento di riqualificazione energetica di un edificio esistente in grado di abbattere le emissioni di CO2 dovute al suo utilizzo (o ridurle), riguarda sicuramente la sostituzione del generatore di calore. Un impianto efficiente per il riscaldamento, infatti, è fondamentale per ridurre l’impatto ambientale di un immobile. Le vecchie caldaie sono spesso responsabili sia di un elevato consumo di fonti fossili, che di emissioni dirette in atmosfera, generate durante la combustione. La riqualificazione di un edificio, per ridurre i consumi energetici, deve necessariamente puntare sull’utilizzo di impianti innovativi, efficienti e sicuri. Ecco perché hanno preso tanto piede soluzioni quali:

Impianto riscaldamento a pavimento

Queste tipologie di impianto richiedono meno energia per riscaldare casa (se ben isolata e performante, grazie agli interventi sull’involucro) ed inquinano meno. Un doppio vantaggio quando si tratta di emissioni di CO2.

Passare da una vecchia caldaia ad una nuova a condensazione, pur continuando ad utilizzare il gas, permette di risparmiare quasi il 70% delle emissioni di sostanze come anidride carbonica, monossido di carbonio e ossidi di azoto. Questo significa che per ogni abitazione in cui si effettua l’intervento, si possono ridurre di centinaia di kg le emissioni in atmosfera.

Incremento dell’energia rinnovabile

Oltre a ricorrere a soluzioni impiantistiche particolarmente efficienti, è importante aumentare anche la percentuale di energia rinnovabile consumata sul fabbisogno totale dell’edificio.

L’impatto ambientale di una costruzione, in termini di inquinamento atmosferico, non dipende solo dalla produzione diretta di emissioni in atmosfera da parte degli impianti tecnologici installati. Infatti, si dovrebbe porre attenzione anche alla provenienza e al metodo di produzione dell’energia che si utilizza. Aumentare il consumo di rinnovabili, risolve questo problema, favorendo la produzione di energia pulita.

Non è un caso che con l’entrata in vigore del D.Lgs 199/2021 si siano introdotte nuove misure per favorire il consumo di rinnovabili, soprattutto nel caso di nuove costruzioni o ristrutturazioni rilevanti. In queste circostanze, infatti, la quota obbligatoria di copertura delle rinnovabili sul totale dei consumi dell’edificio sale al 60% nel caso del residenziale e al 65% per gli edifici pubblici. Una misura che si colloca perfettamente nella direzione di decarbonizzazione entro il 2050 indicata dall’Unione Europea.

Tra gli impianti più diffusi, anche per il fatto che sono più noti ai consumatori, ci sono il solare termico e il fotovoltaico, rispettivamente per la produzione di acqua calda sanitaria ed energia elettrica. Le soluzioni, però, non mancano, basti penare al micro eolico o agli impianti di microgenerazione, in grado di produrre contemporaneamente energia elettrica e termica partendo dalla stessa fonte energetica.

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Alessia Varalda

Ingegnere elettrotecnico con esperienza come Project Manager presso un'importante multinazionale attiva nel settore dell'energia e dell'automazione. La curiosità verso le tecnologie innovative e le soluzioni all'avanguardia nel mondo delle energie (tradizionali e rinnovabili) mi ha portata a lavorare per 14 anni presso un importante editore di riviste tecniche di settore scrivendo di home&building automation, illuminazione, comfort, efficienza energetica e sostenibilità.
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