Riqualificazione degli impianti esistenti per il riscaldamento

La riqualificazione degli impianti per la climatizzazione degli edifici permette di risparmiare energia e ridurre le spese. Molti interventi possono godere delle detrazioni fiscali
Riqualificare gli impianti esistenti: le tecnologie a disposizione

La riqualificazione energetica degli edifici si sviluppa secondo due principali filoni di interventi: da un lato si migliorano le prestazioni della struttura, dall’altro si installano impianti tecnologici efficienti. Del resto, per raggiungere effettivamente alti livelli di efficienza energetica è indispensabile il lavoro di nuovi impianti performanti, soprattutto per la climatizzazione degli edifici, che oggi è responsabile della maggior parte dei consumi energetici del comparto.

In ogni caso, prima di attuare qualsiasi tipo di intervento, è bene rivolgersi a dei tecnici e professionisti in grado di indirizzare la scelta del committente, anche sulla base di dati ed analisi oggettivi. Prima di una riqualificazione, infatti, sarebbe opportuno procedere con una diagnosi energetica. Altro aspetto importante da considerare è l’ammissibilità degli interventi a eventuali bonus fiscali, come il Superbonus 110% e l’Ecobonus. Se si vuole beneficiare delle detrazioni, infatti, è opportuno assicurarsi sempre di rispettare tutti i requisiti che l’impianto deve avere per essere ammesso.

Cosa significa riqualificare gli impianti termici

Riqualificare gli impianti termici di un edificio significa sostituire quanto di esistente non è efficiente o funzionante. Per entrare nel dettaglio è necessario specificare cosa si intende per impianto termico, la cui definizione è contenuta nel D.Lgs 48/2020, introdotto per l’adeguamento alla nuova direttiva europea sulla prestazione energetica nell’edilizia e sull’efficienza energetica.

Con impianto termico, intendiamo un impianto tecnologico necessario a riscaldare, raffreddare o produrre acqua calda sanitaria, che può essere composto da diversi sottoinsiemi. Tra questi, il sistema di generazione, effettivamente responsabile della produzione di calore; il sistema di distribuzione del calore, che collega le differenti parti dell’impianto; i terminali, che servono gli ambienti; il sistema di regolazione e controllo, per gestire il funzionamento dell’intero impianto. Riqualificare l’impianto termico, quindi, può voler dire sostituire tutte o solo alcune di queste parti.

Sostituire il generatore di calore: che impianto scegliere?

Quando si vuole riqualificare gli impianti termici, nella maggior parte dei casi è necessario intervenire sull’impianto di generazione, ad esempio sostituendo la vecchia caldaia, inefficiente ed inquinante. Ma quale nuovo impianto è opportuno scegliere?

I generatori possono essere classificati in base alla fonte energetica utilizzata, piuttosto che del rendimento o della tecnologia sfruttata. Non esiste una tecnologia a priori migliori delle altre, ma esistono soluzioni più o meno indicate a seconda della circostanza.

caldaia

Una delle possibili alternative è la caldaia a condensazione, più economica della pompa di calore, che viene alimentata a gas e permette di risparmiare energia per il riscaldamento domestico e per la produzione di ACS. Il fluido termovettore utilizzato è l’acqua.

La pompa di calore, invece, è elettrica e può sfruttare il calore naturalmente presente nell’aria, nell’acqua o nel terreno, da distribuire attraverso acqua o aria. Le pompe di calore, quindi, sfruttano energia rinnovabile, ma il modello deve essere scelto in base al clima locale e alla disponibilità in loco delle risorse ambientali adeguate (come ad esempio l’acqua di falda).

In alcuni casi, si po’ valutare anche l’installazione di un impianto ibrido, dove caldaia e pompa di calore lavorano in combinazione, sfruttando al massimo i vantaggi di entrambe. Nei range di temperatura inferiori, quando la pompa di calore perde di efficienza, funziona la caldaia, viceversa quando si alza la temperatura.

Distribuzione ed erogazione del calore: serve intervenire?

Oltre alla sostituzione del generatore, potrebbe essere necessario intervenire su altre parti dell’impianto, che a loro volta incidono sulla resa globale dello stesso.

Per quanto riguarda il sistema di erogazione del calore negli ambienti, se l’edificio è datato, saranno installati quasi sicuramente i tradizionali radiatori. In questo caso si può scegliere di sostituire i terminali con altra tecnologia, come i sistemi radianti a pavimento, parete o soffitto.

La scelta dipende dal tipo di generatore installato e dalla possibilità di eseguire o meno gli interventi necessari alla posa del pacchetto radiante. In linea di massima, i radiatori tradizionali lavorano a temperature elevate, con acqua sopra i 65°, compromettendo l’efficienza di alcuni impianti, come le pompe di calore, che forniscono acqua calda a temperature inferiori.

Quindi, se non fosse possibile realizzare impianti radianti, è comunque consigliato acquistare nuovi radiatori, che in alcuni casi sono appositamente progettati per lavorare a temperature inferiori.
Infine, anche il sistema di distribuzione può richiedere degli interventi, nel caso di guasti alle tubature, eccessive dispersioni termiche o anche problemi alle elettropompe (nel caso dei circuiti ad acqua).

Distribuzione ed erogazione del calore

L’importanza del sistema di regolazione

Ultimo, ma non per importanza, va considerato il sistema di regolazione, in grado di gestire l’intero impianto. I nuovi sistemi di regolazione aiutano a risparmiare energia, regolando il funzionamento dell’impianto in modo puntuale rispetto alle effettive esigenze, riscaldando solo dove e quando serve. La regolazione può essere fatta sulla base della rilevazione delle condizioni climatiche, a zone o anche per singolo ambiente. Inoltre, grazie ai nuovi termostati smart, l’impianto può essere gestito da remoto tramite lo smartphone e si hanno a disposizione strumenti per acquisire maggior consapevolezza rispetto agli effettivi consumi.

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Gaia Mussi

Laureata in Progettazione Tecnologica e Ambientale, da sempre appassionata ai temi della sostenibilità e della tecnologia. Collabora come copywriter con portali, magazine e aziende per la creazione di contenuti inerenti il campo dell’edilizia, della sostenibilità e del risparmio energetico
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