Nel corso del 2022, il settore dell’energia solare “ha per la prima volta dispiegato appieno il suo potenziale“, in un contesto geopolitico internazionale che ha visto un aumento vertiginoso dei costi dell’energia e ha di riflesso evidenziato in modo netto i vantaggi legati al ricorso alle fonti rinnovabili. A scattare questa fotografia è il report “EU Market Outlook for Solar Power 2022-26” realizzato da Solar Power Europe, che sottolinea come durante l’anno appena passato siano stati registrati in totale, nei diversi Paesi Membri, 41,4 GW di nuova capacità fotovoltaica installata, con un aumento del 47% rispetto al 2021.
Questa crescita così rilevante, secondo il report, era inimmaginabile, in quanto il comparto aveva già visto nel 2021 un aumento rilevante, pari al 41% rispetto all’anno precedente, attestandosi a 28,1 GW e segnando così “l’anno migliore della storia” per il solare. Uno dei fattori che ha influito nel determinare questo scenario, spiega lo studio, è stato sicuramente il ruolo chiave che l’UE ha attribuito a questa fonte di energia rinnovabile come alternativa economica ed efficace per ridurre la dipendenza dai combustibili fossili russi.
In questo scenario estremamente positivo per il solare a primeggiare in UE è la Germania, che anche per il 2022 torna a confermarsi il più grande mercato d’Europa con 7,9GW di nuova capacità installata. A seguire troviamo invece Spagna (7,5 GW), Polonia (4,9 GW), Paesi Bassi (4,0 GW) e Francia (2,7 GW). In generale, si legge inoltre nel report, “nel 2022, 26 Stati UE su 27 hanno utilizzato più energia solare rispetto all’anno precedente”.
Ma nello specifico come si inserisce in questo contesto l’Italia? Secondo lo studio di Solar Power Europe nel 2022 il comparto dell’energia solare in Italia “è finalmente tornata ad avere dimensioni dell’ordine dei GW annui, un trend che non si verificava dal 2013”. Il tutto con una capacità aggiuntiva stimata di 2,6 GW e una crescita annuale del 174% rispetto all’anno precedente.
In particolare, il segmento del fotovoltaico su piccola scala ha registrato performance molto positive, grazie agli incentivi legati Superbonus 110% e allo sviluppo dell’autoconsumo, spinto dall’incremento dei prezzi dell’elettricità. Per i progetti fotovoltaici più grandi le sfide da affrontare sono invece quelle legate ai procedimenti di autorizzazione e all’identificazione delle zone idonee alla realizzazione degli impianti, ma secondo lo studio il nostro Paese sta facendo comunque passi in avanti nell’ottica della semplificazione.
Fin qui, dunque, lo scenario delineato a livello UE da Solar Power Europe nell’ultimo biennio. Ma in generale quali saranno le prospettive per il comparto dell’energia solare nel 2023 nel nostro Paese? Tanti sono gli elementi che bisogna monitorare per comprendere le possibili evoluzioni di questo comparto:
Tra queste uno è sicuramente un trend registrato in Ue, legato al reshoring, ovvero alla volontà di riportare le filiere produttive del comparto solare in Europa. In questa cornice va inserita, ad esempio, la recente iniziativa della Commissione Europea per la creazione dell’Alleanza europea dell’industria solare fotovoltaica, finalizzata proprio a rafforzare il mercato UE dell’energia prodotta dal sole.
Altro aspetto chiave è poi la necessità di affrontare in modo mirato le criticità del mercato nel gestire la domanda legata alle tecnologie per il fotovoltaico. Questa problematica potrebbe entro quest’anno essere superata per i moduli fotovoltaici, ma potrebbe invece continuare a caratterizzare il mercato di inverter e sistemi di storage.
Oltre a questi elementi per il 2023 sarà poi opportuno non sottovalutare:
Infine altre questioni da affrontare in modo mirato saranno una valutazione adeguata dell’impatto che un possibile aumento dei grandi impianti potrà avere sulla rete elettrica nazionale, dovrà essere sempre più resiliente.
A cui si aggiungono i tempi troppo lunghi di autorizzazione per le connessioni degli impianti e la diffusione dell’autoconsumo. Su quest’ultimo punto, in particolare, le premesse sono buone: dopo la conclusione a dicembre della consultazione pubblica avviata dal Ministero dell’Ambiente e della Sicurezza Energetica è stato infatti annunciato l’arrivo dei decreti attuativi. Un elemento in più che contribuirà allo sviluppo del comparto dell’energia solare nel nostro Paese.