Il solare è uno dei comparti che sta registrando la crescita maggiore in UE. Nel corso dell’ultimo decennio, infatti, l’energia prodotta dal sole ha subìto una diminuzione dei costi dell’82%, diventando la fonte di elettricità più competitiva in diverse zone dell’Unione Europea. Molti dei report pubblicati – Renewable 2022 di IEA o l’European Electricity Review di Ember – negli ultimi mesi evidenziano la crescita delle rinnovabili e in particolare del fotovoltaico.
L’UE ha attribuito un ruolo chiave a questo comparto nel suo percorso di Transizione Ecologica, valorizzandolo al massimo all’interno del Green Deal e del piano REPowerEU. Questa scelta è ancora più importante se la si contestualizza nel quadro dell’attuale scenario geopolitico, caratterizzato dalla necessità di ridurre la dipendenza dell’UE dall’importazione dei combustibili fossili e dalla volontà di mettere al riparo i consumatori dalla volatilità dei prezzi dell’energia.
Uno degli ultimi strumenti messi in campo per accelerare il più possibile lo sviluppo e la diffusione dell’energia solare è stata l’adozione della Strategia Solare (EU solar energy strategy), adottata il 22 maggio del 2022 e inserita nel quadro più ampio del piano REPowerEU. L’obiettivo è quello di fornire una fotografia delle opzioni a disposizione in UE per potenziare la diffusione di questa fonte energetica, arrivando ad aumentare di ben quattro volte l’attuale potenza installata entro il 2030.
Entrando più in dettaglio, la strategia sull’energia solare punta a integrare in modo efficace tre distinti obiettivi: la diffusione capillare del solare fotovoltaico; la promozione di soluzioni tecnologiche all’avanguardia in UE; e il rafforzamento e la cooperazione internazionale in questo settore.
Questi tre obiettivi si concretizzano, a loro volta, in modo speculare, in altrettante iniziative:
Per quanto riguarda, in particolare, il fotovoltaico sui tetti, si punta a dispiegare appieno il potenziale di queste sistemi – attualmente sottoutilizzati – per aumentare la produzione di energia pulita, arrivando a un incremento di 58 TWh entro il 2025.
Tra le misure volte a favorire questo percorso viene ad esempio, citata la proposta di introdurre gradualmente, nei prossimi anni, l’obbligo di installare moduli fotovoltaici sui tetti di diverse tipologie di edifici. Nello specifico l’obbligo riguarderebbe:
Un altro tema chiave per promuovere in modo capillare l’energia solare è quello di intervenire in modo mirato per potenziare le competenze professionali richieste in questo comparto. In quest’ottica la partnership citata nella strategia europea sul solare punta a colmare la carenza di competenze tecniche nell’UE, promuovendo lo sviluppo di una forza lavoro altamente qualificata. Ciò, nella visione della Commissione Europea, avrà importanti ricadute in campo occupazionale, rappresentando un’opportunità per creare nuovi posti di lavoro legati all’energia pulita.
Nell’ambito della strategia sul solare dell’UE è inoltre stata prevista la creazione della nuova European Solar PV Industry Alliance, approvata a ottobre 2022 e lanciata dalla Commissione Europea lo scorso 9 dicembre.
In concreto si tratta di un forum, uno spazio di confronto dedicato agli stakeholders del settore solare che punta a favorire opportunità di investimento nel comparto a livello europeo. Il tutto contribuendo a rafforzare l’economia interna in quest’ambito, a favorire la fornitura di tecnologie efficienti per la produzione di energia solare in UE, e a diversificare le catene di approvvigionamento.
L’alleanza supporterà il raggiungimento dell’obiettivo di 30 GW di capacità produttiva europea entro il 2025 lungo l’intera catena del valore. Un target che, se centrato, consentirebbe la creazione di 60 miliardi di euro di nuovo PIL all’anno in Europa e di oltre 400.000 nuovi posti di lavoro.