I big data a servizio della transizione ecologica

Barcellona, Glasgow, Roma, Rotterdam, Stoccolma e Dortmund sono le sei città europee impegnate nei progetti data-driven sulla lotta al climate change e finanziate con 7 milioni di euro da ICLEI Action Fund
Progetti data-driven: scelte 6 città europee

La transizione ecologica e quella digitale sono processi estremamente interconnessi tra loro. Si tratta di due facce della stessa medaglia che, grazie alla creazione di sinergie virtuose tra innovazione tecnologica e tutela ambientale, rappresentano le due direttrici principali lungo cui muoversi per favorire un modello di sviluppo sostenibile vincente.

L’importanza dei dati per la transizione ecologica

Nello specifico, un settore ad alto potenziale – che sfrutta il connubio vincente tra tecnologia e sostenibilità ambientale traducendolo in azioni efficaci e innovative contro il riscaldamento globale – è quello dei big data. Grazie a un’adeguata valorizzazione della grandissima mole di informazioni messe a disposizione tramite tecnologie di ultima generazione è, infatti, possibile realizzare progetti mirati, che consentano di avere quadro preciso degli obiettivi da raggiungere e soprattutto degli strumenti e delle strategie più efficaci per massimizzare i risultati. Il tutto in un contesto dove le informazioni creano un terreno di condivisione e confronto, oggettivo e concreto, dei percorsi legati ai diversi progetti realizzati.

Per questo motivo è fondamentale supportare le città – veri e propri centri propulsori dello sviluppo sostenibile – nell’accesso e nell’utilizzo dello sconfinato patrimonio di dati messi a disposizione dalle diverse soluzioni tecnologiche disponibili attualmente sul mercato. È importante, infatti, che le realtà urbane sfruttino al meglio queste informazioni, fornite in tempo reale, e sappiano incasellarle all’interno di modalità operative nuove, incentrate su uno sguardo lungimirante che vada a sostituire modalità di intervento emergenziali con strategie basate invece su logiche di tipo predittivo.

Proprio per favorire questo modus operandi l’ICLEI Action Fund – il programma di sovvenzioni promosso da ICLEI Local Governments for Sustainability con Google.org (braccio filantropico di Google) – ha concesso 7 milioni di euro a diverse organizzazioni della società civile e istituzioni accademiche di sei città europee. Queste risorse saranno destinate a finanziare progetti green su base locale che sappiano abbinare la lotta al climate change alla valorizzazione dei dati.

Aiutare i governi locali nella lotta al climate change

Nello specifico il focus del programma di sovvenzioni è quello di fare da catalizzatore a iniziative data-driven volte a supportare i governi locali nella realizzazione di progetti per ridurre le emissioni di gas a effetto serra e mettere in atto azioni di adattamento al cambiamento climatico.

Le 6 città coinvolte

I progetti verranno portati avanti a

  • Barcellona (Spagna),
  • Glasgow (Regno Unito),
  • Roma (Italia),
  • Rotterdam (Paesi Bassi),
  • Stoccolma (Svezia),
  • Dortmund (Germania).

Ogni città sfrutterà queste risorse per realizzare iniziative in cui la valorizzazione dei big data sarà messa a servizio di azioni mirate in svariati ambiti: dalla riduzione della povertà energetica, allo sviluppo di edifici ad alta efficienza energetica, alla diffusione delle energie rinnovabili, fino ad arrivare al miglioramento della qualità dell’aria e alle azioni di adattamento climatico.

Questi progetti, realizzati tramite Paternariati Pubblico-Privati, renderanno le città coinvolte i centri propulsori di un percorso virtuoso incentrato sull’innovazione sostenibile, che sfrutterà i dati raccolti in diversi ambiti per contrastare il cambiamento climatico, una problematica su cui è fondamentale agire in modo rapido e mirato.

Le diverse iniziative prenderanno il via nella primavera del 2023, avranno una durata biennale e verranno presentate ufficialmente a livello locale nel corso di eventi ad hoc.

La prima fase del fondo ICLEI Action Fund

Le risorse stanziate attualmente per progetti data driver dedicati alla promozione di modelli di sviluppo sostenibile rappresentano il secondo step di un percorso già iniziato nel biennio 2020-2022. Nella prima fase dell’iniziativa erano stati concessi 2,5 milioni di euro a sei organizzazioni non profit e accademiche di Berlino (Germania), Copenaghen (Danimarca), Amburgo (Germania), Nantes (Francia), Birmingham e Oldham (Regno Unito).

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Monica Giambersio

Giornalista professionista e videomaker. Da anni si occupa di energia e transizione ecologica
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