Grazie all’Inflaction Reduction Act gli Usa sempre più vicini al Net Zero

Obiettivo Net Zero: secondo lo studio di BloombergNEF gli Stati Uniti arriverebbero a una riduzione del 40% di emissioni nel settore energetico entro il 2035 e del 55% entro il 2050
Inflaction Reduction Act: Usa sempre più vicini al Net Zero

L’Inflaction Reduction Act (IRA) ha tutte le carte in regola per dare una vera e propria sterzata al processo di decarbonizzazione degli Stati Uniti, rendendo sempre più concreto per il Paese il raggiungimento dell’obiettivo del Net Zero, ovvero un valore di emissioni di gas a effetto serra il più vicino possibile allo zero. Il tutto con il riassorbimento delle emissioni rimanenti dall’atmosfera, dagli oceani e dalle foreste.

Nello specifico grazie alle misure previste dal provvedimento si potrebbe arrivare a ottenere un calo del 40% delle emissioni generate nel settore energetico entro il 2035, rispetto al valore registrato nel 2021, per poi alzare ulteriormente l’asticella e raggiungere quota 55% entro il 2050.

A tracciare questo quadro è un recente studio realizzato da BloombergNEF che sottolinea in particolare come gli Stati Uniti debbano muoversi in parallelo su due fronti: da un lato, puntare su energie rinnovabili, cattura del carbonio ed elettrificazione; dall’altro, integrare gli incentivi previsti dall’IRA con regolamenti ad hoc per dispiegare appieno il potenziale del provvedimento, accelerando così la decarbonizzazione di settori ad alta intensità energetica, come l’industria e i trasporti pesanti, i cosiddetti comparti “hard to abate”.

Il ruolo chiave dell’elettrificazione

Da un punto di vista economico la transizione energetica degli USA verso il vero il target delle zero emissioni nette rappresenta un’opportunità di investimento di 30 trilioni di dollari nel sistema energetico del Paese. Per accelerare il più possibile questo percorso virtuoso di decarbonizzazione, la strada maestra da seguire è quella della massiccia elettrificazione del settore energetico, sostengono gli esperti di Bloomberg NEF.

Nello specifico è necessario potenziare gli investimenti nell’energia eolica e solare. In particolare, in uno scenario in cui si raggiunge il Net Zero, le installazioni eoliche e solari devono raggiungere i 3.292 gigawatt entro il 2050, rispetto ai 288 gigawatt del 2022. La sola capacità solare installata deve invece arrivare a quota 2.065 gigawatt entro il 2050, suddivisa tra impianti su tetti e progetti su larga scala.

In generale in tutti gli scenari analizzati dallo studio (quello in cui si raggiunge il Net Zero; quello che valuta solo l’impatto di decarbonizzazione delle disposizioni chiave dell’Inflation Reduction Act e quello che vede l’impiego delle tecnologie energetiche più economiche) la produzione di carbone si interromperà nel corso del decennio che parte dal 2030, anche se il gas naturale continuerà a essere utilizzato fino al 2050.

concetto di net zero

Se invece si prende in considerazione solo lo scenario Net Zero, il report di BloombergNEF precisa come tutta la produzione di gas sarà abbinata alla cattura delle emissioni grazie a tecnologie CCS (Capture carbon Storage).

Elettrificazione e aumento del consumo energetico

Ma quali effetti avrà la massiccia e trasversale elettrificazione dei consumi energetici prevista nello scenario più ottimistico analizzato dal report, che vede il raggiungimento del Net Zero? Secondo gli studiosi di BlombergNEF si avrà il raddoppio del consumo energetico su base annua, arrivando a una domanda di 8.660 TWh nel 2050 rispetto ai 3.946 TWh nel 2021.

Per il Net Zero gli incentivi non bastano

Se da un lato lo studio di Bloomberg NEF fa emergere in modo netto la forza propulsiva dell’Inflaction Reduction Act, dall’altra sottolinea come gli incentivi previsti dal provvedimento debbano essere inseriti in un contesto propizio più ampio che faccia da catalizzatore al loro ruolo di strumento chiave nel percorso di raggiungimento dell’obiettivo cruciale del Net Zero entro il 2050.

In quest’ottica, sarà necessario affiancare alle misure dell’IRA, che hanno iniziato a far muovere in modo importante l’economia USA in ottica green, anche altre iniziative, in uno scenario che renda le politiche di decarbonizzazione ancora più chiare e strutturate.

In concreto, in tutti gli scenari delineati dallo studio, circa la metà dei finanziamenti necessari fino al 2050 dovrà, ad esempio, coinvolgere incentivi per gli acquisti di veicoli elettrici e investimenti nelle infrastrutture elettriche. Solo per dare qualche numero, secondo le stime di BloombergNEF, potrebbero essere necessari 3,8 trilioni di dollari da adesso fino al 2050 per rendere il sistema energetico adatto a soddisfare la crescente domanda di energia. Sarà inoltre necessario un investimento di 5,6 trilioni di dollari in fonti di energia low carbon.

Il ruolo degli investimenti privati

Lo studio evidenzia inoltre come la capacità dell’IRA di colmare il gap finanziario cruciale per la buona riuscita del percorso degli Usa verso il Net Zero dipenda dalla quantità di investimenti aggiuntivi provenienti dal settore privato che gli incentivi pubblici saranno in grado di attrarre sul mercato.

Per raggiungere questo scopo, l’Inflaction Reduction Act, dovrà agire in sinergia con altre politiche mirate, creando lo scenario propizio a stimolare trilioni di dollari di ulteriori investimenti. Sarà questa la partita cruciale da vincere per concretizzare la neutralità climatica a cui gli Stati Uniti puntano.

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Monica Giambersio

Giornalista professionista e videomaker. Da anni si occupa di energia e transizione ecologica
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