Gli Stati Uniti puntano sull’idrogeno e varano la loro Hydrogen Strategy

L’amministrazione Biden ha presentato l’Hydrogen Strategy, il piano nazionale per espandere l’utilizzo del “vettore energetico versatile e flessibile che può essere prodotto con emissioni di carbonio basse o nulle”
La strategia di sviluppo dell'idrogeno in USA

Di quanto sta accadendo in Europa, compresa l’Italia, nello sviluppo della filiera dell’idrogeno vi abbiamo riferito più volte nel corso degli ultimi anni. Ma trattandosi di uno dei temi strategici nell’ambito della transizione energetica globale, le notizie arrivano ovviamente anche da altri fronti. In particolare, va sottolineato quanto accaduto di recente negli Stati Uniti con il varo di un importante provvedimento governativo, che riassume quella che sarà l’Hydrogen Strategy da parte della prima potenza economica mondiale.

Il documento approvato dall’amministrazione Biden si chiama “US National Clean Hydrogen Strategy and Roadmap” e rappresenta un quadro completo per accelerare la produzione, la lavorazione, la consegna, lo stoccaggio e l’utilizzo dell’idrogeno verde, definito come “un vettore energetico versatile e flessibile che può essere prodotto con emissioni di carbonio basse o nulle”.

Economia forte basata sull’energia pulita

Raggiungere la diffusione dell’idrogeno su scala commerciale è una componente chiave dell’agenda Investing in America dell’amministrazione Biden ed è quindi “fondamentale per costruire una forte economia basata sull’energia pulita, consentendo al contempo il raggiungimento dei nostri obiettivi di decarbonizzazione a lungo termine”.

Sviluppata dal Dipartimento dell’Energia degli Stati Uniti (DOE), in collaborazione con altre agenzie federali, la strategia americana dell’idrogeno si inserisce nel contesto della “crisi climatica e mira a raggiungere una rete senza emissioni di carbonio entro il 2035 e un’economia a zero emissioni nette entro la metà del secolo”.

Roadmap produzione idrogeno verde USA

Per quanto di primaria importanza, l’abbattimento delle emissioni climalteranti non è l’unico effetto atteso dall’espandersi della filiera dell’idrogeno negli Stati Uniti. Infatti, le stime indicano che la crescente economia dell’idrogeno americana ha il potenziale per aggiungere 100.000 nuovi posti di lavoro diretti e indiretti già entro il 2030.

Idrogeno: incredibile risorsa energetica versatile

“Accelerare la diffusione dell’idrogeno è la chiave per realizzare la visione del presidente Biden per un futuro di energia pulita accessibile e sicura – ha affermato il segretario all’Energia degli Stati Uniti, Jennifer M. Granholm -. Ecco perché il DOE ha lavorato a fianco dei nostri partner federali per sviluppare la Strategia e la Roadmap nazionali per l’idrogeno pulito degli Stati Uniti che getteranno le basi per una partnership forte e produttiva tra il settore pubblico e quello privato e guideranno il governo e l’industria a realizzare il pieno potenziale di questa incredibile risorsa energetica versatile”.

Nella “US National Clean Hydrogen Strategy and Roadmap” si parte dallo stato dell’arte relativo alla produzione, al trasporto, allo stoccaggio e all’uso attuale dell’idrogeno negli Stati Uniti per fornire una visione di come l’idrogeno pulito contribuirà agli obiettivi di decarbonizzazione nazionali in più settori nel prossimo futuro.

Hydrogen Strategy USA

In particolare, le stime contenute nel documento governativo relative all’andamento della domanda futura, indicano “opportunità strategiche per la produzione nazionale di 10 milioni di tonnellate metriche (MMT) di idrogeno pulito all’anno entro il 2030, 20 MMT all’anno entro il 2040 e 50 MMT all’anno entro il 2050”.

I tre punti chiave dell’Hydrogen Strategy

Nel Hydrogen Strategy varata dall’amministrazione Biden vengono indicati tre elementi fondamentali per garantire che l’idrogeno pulito sia sviluppato e adottato come efficace strumento di decarbonizzazione:

  1. Puntare sugli usi strategici e ad alto impatto per l’idrogeno pulito in modo che venga utilizzato nelle applicazioni con i maggiori benefici, dove esistono alternative limitate (come il settore industriale, i trasporti pesanti e lo stoccaggio di energia a lunga durata).
  2. Ridurre il costo dell’idrogeno pulito puntando sull’innovazione e le economie di scala, stimolando gli investimenti del settore privato e sviluppando la filiera della distribuzione.
  3. Concentrarsi su reti regionali che permettano la produzione di idrogeno pulito su larga scala con utilizzo finale nelle immediate vicinanze, in modo da trarre il massimo vantaggio dagli investimenti infrastrutturali, sfruttando al contempo opportunità locali legate all’equità, all’inclusione e alla giustizia ambientale.

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Leonardo Barbini

Copywriter ed editorialista di Elettricomagazine.it, appassionato di tecnologia. Da anni segue le tematiche della mobilità elettrica, della transizione energetica e della sostenibilità
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