Un consumatore consapevole al centro della comunità energetica

Nel webinar “Il consumatore al centro della transizione energetica” organizzato dal Technology Watch in partnership con CESI si è sottolineato il ruolo cruciale della comunicazione nello sviluppo delle comunità energetiche in Italia

Fra i molti aspetti della transizione energetica, un processo già in atto ma che soprattutto è destinato a caratterizzare sempre più l’economia e gli stili di vita dell’intero continente europeo nei prossimi decenni, quello che probabilmente necessita di maggiore attività informativa e divulgativa è la comunità energetica. Un settore di enormi potenzialità ma il cui sviluppo passa come non mai dalla consapevolezza dei suoi potenziali partecipanti, ovvero cittadini ed aziende.

Un tema di cui si è occupato il recente webinar “Il consumatore al centro della transizione energetica”, organizzato dal Technology Watch di Elettricità Futura in partnership con CESI. Un appuntamento nel quale si è innanzitutto ricordato quello che nel nostro Paese rappresenta il punto di partenza normativo dell’intera materia, ovvero il Decreto di recepimento della “RED II”, la Direttiva europea per la promozione e l’uso dell’energia da fonti rinnovabili che disciplina anche le comunità energetiche.

Un provvedimento legislativo grazie al quale l’Italia ha iniziato a mettersi al passo con le indicazioni della Commissione europea che prevedono lo sviluppo di nuove abilità e competenze del consumatore. Si tratta quindi di avviare un percorso di “capacitazione” verso il nuovo ruolo di produttori di energia, anche nell’ambito delle comunità energetiche.

Innalzamento della potenza massima

E se il concetto di comunità energetica prevede che condomini, negozi, attività produttive possono connettersi per autoprodurre l’elettricità che consumano, questi stessi soggetti sono destinati a divenire attori sempre più rilevanti del sistema energetico perché, tra le novità introdotte, la RED II innalza da 200 KW a 1 MW la potenza massima che una singola comunità energetica può installare.

Con la RED II, inoltre, si allargano le dimensioni possibili di una comunità energetica. Adesso tutti i suoi membri possono collegarsi alla cabina primaria, cioè interconnettersi alla rete elettrica attraverso un collegamento che permette alle comunità di crescere molto di più, eliminando il limite di poter accedere esclusivamente alla cabina secondaria.

Paolo Chighine, dirigente CESI, nel suo intervento ha sottolineato come il consumatore è sempre più “un attore principale della transizione, non soltanto alla luce della nuova possibilità di produrre energia, ma anche perché il prosumer sarà sempre di più parte integrante della gestione della rete e della sicurezza del sistema, coinvolgendo anche aspetti di cyber security”.

Esempio di comunità energetica

Esempio di comunità energetica

Il consumatore consapevole è fondamentale

Significative, poi, le affermazioni dell’onorevole Gianni Pietro Girotto, presidente della 10ª Commissione permanente del Senato (Industria, commercio, turismo) nonché uno dei protagonisti politici nell’introduzione della prima normativa sulle comunità energetiche in Italia. Un intervento nel quale ha posto al centro della questione, appunto, l’aspetto comunicazionale.

“Le comunità energetiche – ha detto Girotto – sono nate in Italia purtroppo in concomitanza all’arrivo della pandemia, rallentando la diffusione delle informazioni. La comunicazione è tutto, bisogna far capire alle persone che un’opportunità prima negata ora è addirittura incentivata. Anche tra i professionisti e il settore pubblico c’è una forte lacuna di informazione. Bisogna invece fare cassa di risonanza mediatica, fare salire di livello lo strumento delle comunità energetiche che deve uscire da una ristretta nicchia per allargare l’informativa a tutti i cittadini”.

Ed ancora, il senatore ha sottolineato come siamo di fronte ad “un passaggio obbligato per fare la transizione. Comunità energetiche e autoconsumo sono delle componenti essenziali del sistema elettrico, in grado di contribuire al bilanciamento dei numerosi impianti a fonti rinnovabili connessi alle reti elettriche e garantirne così la stabilità e sicurezza”.

Invito alle associazioni

Da qui l’invito rivolto da Girotto alle associazioni per fare un fronte comune in grado di esercitare un continuo pressing sulla politica. L’obiettivo suggerito alle associazioni è quello di “interloquire con i leader politici adottando una visione univoca e condividendo proposte tra loro coerenti per lo sviluppo delle comunità energetiche”.

Una situazione, quella delle comunità energetiche in Italia, destinata comunque ad evolversi rapidamente. Ed a fronte delle nuove opportunità, Elettricità Futura, come ha spiegato il suo direttore generale Andrea Zaghi, “promuove l’avvio di misure che permettano di ampliare l’ambito territoriale di applicazione delle comunità rinnovabili, assicurino il rispetto dei diritti dei consumatori coinvolti e consentano anche la partecipazione delle imprese elettriche alle energy community”.

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Marco Ventimiglia

Giornalista professionista ed esperto di tecnologia. Da molti anni redattore economico e finanziario de l'Unità, ha curato il Canale Tecnologia sul sito de l'Unità
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