È una delle definizioni più importanti, fra quelle che ci accompagneranno a lungo nel cammino verso una società ad impatto zero, ma nonostante questo le comunità energetiche sono ancora sconosciute, o perlomeno incomprese, dalla maggior parte della popolazione italiana. Per questo è sicuramente meritevole la recente iniziativa dell’ENEA che ha reso disponibile il vademecum “La Comunità Energetica“, realizzato in collaborazione con l’Agenzia per l’Energia e lo Sviluppo Sostenibile di Modena (AESS) e l’Università di Bologna.
L’obiettivo della pubblicazione è appunto divulgativo, ovvero “illustrare il mondo delle comunità energetiche come strumento di transizione ecologica e di contrasto ai cambiamenti climatici, in grado di favorire un approccio più consapevole nel processo di produzione, gestione e scambio dei flussi energetici, con la possibilità da parte del cittadino di agire non da mero consumatore, ma da prosumer, ossia da protagonista”.
Disponibile sul sito “www.pubblicazioni.enea.it”, il vademecum è scaricabile gratuitamente, di facile consultazione ed accompagnato da qualche efficace illustrazione grafica. Nelle sue 24 pagine vengono spiegate le finalità ed il funzionamento delle comunità energetiche.
Per rendere più immediato il processo divulgativo sono state individuate delle domande chiave relative all’argomento, che poi danno il titolo ai diversi capitoli:
E lungo il percorso delle relative risposte anche i più informati avranno modo di allargare le proprie conoscenze. Ad esempio, il vademecum spiega i benefici ambientali di una comunità energetica basata sulle fonti rinnovabili: secondo le stime più recenti, in Italia una famiglia tipo consuma circa 2.700 kWh di energia elettrica all’anno e con un impianto fotovoltaico si eviterebbero le emissioni di circa 950 kg CO2/anno corrispondenti all’attività di assorbimento di circa 95 alberi.
Un ulteriore elemento d’interesse della pubblicazione consiste in una preziosa mappatura delle comunità energetiche a livello italiano, europeo e mondiale. Inoltre, vengono messe a disposizione del lettore una panoramica delle tecnologie esistenti, le normative aggiornate sia in Italia che nell’Unione europea, un focus sulla povertà energetica e anche un decalogo con le parole chiave.
Il vademecum è stato sviluppato nell’ambito del progetto GECO (Green Energy COmmunity), finanziato dal fondo EIT Climate-KIC e coordinato da AESS, un’iniziativa di cui ENEA è partner assieme all’Università di Bologna, con l’obiettivo di favorire il coinvolgimento della popolazione e dare vita a una comunità energetica nel quartiere Pilastro-Roveri di Bologna.
In particolare, sottolinea ENEA, il progetto GECO “si ispira ai concetti di smart city ed economia circolare per contrastare la povertà energetica e si basa sull’uso condiviso dell’energia e delle fonti rinnovabili per favorire la riduzione delle bollette dei cittadini”. Sono circa 900 le aziende che operano nell’area interessata attraverso un mix di fonti rinnovabili, generazione distribuita, stoccaggio di energia e ottimizzazione dei consumi.