Guerra e pandemia non intaccano la ripresa dei consumi energetici

L’analisi trimestrale ENEA evidenzia la tenuta del trend di risalita dopo lo shock della pandemia. Ancor più forte, purtroppo, l’aumento delle emissioni di CO2
riduzione emissioni co2: analisi trimestrale ENEA sui consumi energetici

Il primo trimestre del 2022 ha tutte le carte in regola per rappresentare negli anni a venire un caso eccezionale, di quelli segnalati con l’asterisco rosso, all’interno della lunga sequenza temporale relativa all’andamento del sistema energetico italiano. Di sicuro la pensa così ENEA che ha da poco rilasciato la sua consueta analisi trimestrale.

“Nella prima parte del 2022 – si legge nell’introduzione del report – le tensioni sui mercati dell’energia, che già nell’ultimo trimestre del 2021 avevano portato ad aumenti senza precedenti dei prezzi sui mercati all’ingrosso del gas e dell’elettricità, sono state ulteriormente rafforzate dalla guerra in Ucraina e dalle sanzioni imposte dai Paesi occidentali alla Russia”.

Andamento eccezionale dei prezzi

Il risultato di eventi così eccezionali è stato un andamento dei prezzi delle materie prime altrettanto eccezionale: “I prezzi del gas, che a metà febbraio erano scesi del 40% rispetto alla media di dicembre, sono stati sospinti a nuovi massimi storici a marzo, tanto che nella media del primo trimestre risultano in ulteriore aumento congiunturale del 4%. Nel contempo si è riavvicinato ai massimi storici anche il petrolio, che a marzo è tornato a superare i 100 dollari per barile, e nuovi record ha raggiunto anche il carbone, così da determinare una crisi dei prezzi dell’energia senza precedenti per intensità e ampiezza”.

Va detto che, con queste premesse, l’andamento dei consumi energetici nel nostro Paese ha seguito un andamento fin troppo lineare. Infatti, dopo le quattro variazioni tendenziali positive del 2021, anche nel primo trimestre dell’anno in corso i consumi di energia primaria sono stimati da ENEA in aumento di oltre il 2% rispetto allo stesso periodo dello scorso anno. Si tratta, però, di un livello ancora inferiore di oltre 1 Mtep (-3%) rispetto al risultato del primo trimestre 2019, periodo peraltro precedente alla pandemia.

andamento prezzo del petrolio e del gas

Consumi: la previsione per il secondo trimestre

Allargando l’orizzonte previsionale, il report spiega che “il proseguire della ripresa dei volumi di traffico (tornati ormai ai livelli pre-pandemia per passeggeri e merci su strada, a differenza del traffico aereo, ancora inferiore del 30%) porta a stimare una crescita dei consumi di energia ben superiore al 2% anche nel secondo trimestre, per cui anche per l’insieme del primo semestre 2022 si stima una crescita superiore al 2% sullo stesso periodo 2021”.

Una tendenza importante emerge dal raffronto con quanto avviene al di là delle Alpi: come già registrato l’anno scorso, anche nel primo trimestre del 2022 la crescita dei consumi energetici italiani risulta maggiore di quella che si stima per l’insieme dell’Eurozona, dove l’incremento è soltanto di poco superiore all’1%.

consumi finali energia

Ripresa del fossile, calano le rinnovabili

Come per quanto accaduto nel 2021, buona parte della ripresa dei consumi energetici di inizio 2022 è purtroppo da ascriversi all’utilizzo del petrolio, ancora in netto aumento (+14%), sebbene resti su livelli inferiori a quelli pre-Covid (-5%). Più modesto, invece, il maggior contributo del gas naturale (+1%) mentre sono in forte aumento i combustibili solidi (+25%), tornati quasi ai livelli pre-Covid grazie alla forte domanda nella termoelettrica.

Per quanto attiene all’andamento delle fonti rinnovabili, il primo trimestre dell’anno non porta delle buone notizie. Il risultato complessivo indica una forte contrazione (-10%), anche se va opportunamente scomposto. Infatti, a fronte del risultato positivo di solare ed eolico (+11%) c’è invece il dato fortemente negativo della produzione idroelettrica, che si è fermata ad appena 5,8 TWh, quasi la metà dei 10 TWh del primo trimestre 2021.

emissioni trimestrali di CO2

Emissioni CO2 in risalita dell’8%

Tenuto conto della menzionata ripresa dei consumi energetici legati all’impiego dei combustibili fossili, non sorprende un altro dato che emerge dall’analisi trimestrale ENEA, ovvero la risalita delle emissioni climalteranti. In particolare, secondo la stima le emissioni di CO2 del sistema energetico nazionale sono aumentate di oltre l’8% rispetto allo stesso periodo del 2021.

Il rapporto sottolinea che si tratta di una variazione più che tripla rispetto a quella della domanda di energia primaria, appunto dovuta all’aumento del consumo di fonti fossili. E così come per i consumi, anche nel caso delle emissioni l’aumento registrato in Italia nel primo trimestre 2022 è maggiore di quello dell’insieme dell’Eurozona, per la quale si stima un aumento di poco superiore al 5%.

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Marco Ventimiglia

Giornalista professionista ed esperto di tecnologia. Da molti anni redattore economico e finanziario de l'Unità, ha curato il Canale Tecnologia sul sito de l'Unità
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