Passaporto di ristrutturazione ed efficienza energetica

Il passaporto di ristrutturazione è un documento che riporta tutte le informazioni relative al processo di riqualificazione di un edificio. È una delle novità della nuova EPBD
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Il passaporto energetico di ristrutturazione è un documento che accompagna l’edificio nel suo percorso di efficientamento energetico, auspicato dall’Europa e in relazioni agli obiettivi di sostenibilità posti per i prossimi decenni. Questo strumento, infatti, è frutto dell’evoluzione normativa europea in materia di edifici ed efficienza energetica, che nel tempo ha assunto un valore sempre più significativo, fino alla più recente direttiva “case green”. Lo scopo è sempre quello di ridurre i consumi energetici ed aumentare la sostenibilità, attraverso diverse misure che rientrano nel pacchetto “Fit for 55”, ossia un insieme di proposte per ridurre le emissioni di gas a effetto serra di almeno il 55% entro il 2030. In questo contesto il ruolo giocato dall’edilizia è significativo. Gli edifici sono ancora a causa di un elevato consumo energetico e di risorse, oltre che di emissioni in atmosfera. Proprio la nuova EPBD introduce il passaporto di ristrutturazione, una delle più recenti novità introdotte a livello europeo.

La nuova direttiva EBD e le novità introdotte

La Energy performance of buildings directive (EPBD) è nata proprio con lo scopo di favorire la riqualificazione del parco immobiliare europeo, migliorandone l’efficienza energetica.
Si tratta del principale strumento giuridico a disposizione dell’Unione Europea in materia ed è stata oggetto di diverse revisioni e modifiche nel corso degli anni.

Già la Direttiva UE 2018/844 modificava testi del 2010 e del 2012, in un momento in cui gli edifici europei erano responsabili del 40% del consumo energetico totale ed è il 36% delle emissioni. La necessità di definire una strategia forte era evidente. Esigenza riconfermata con la nuova EPBD, nota come direttiva case green, che apporta diverse novità a quanto previsto in precedenza. È di marzo, infatti, il via libera del Parlamento europeo, dando vita ad uno strumento utile a mappare gli edifici e le loro performance, ma anche per fornire tutte le informazioni necessarie a comprendere cosa ogni governo dovrebbe fare per migliorare le prestazioni energetiche del patrimonio immobiliare.

APE Classe di efficienza energetica edificio

In sostanza, lo scopo ultimo è quello di ridurre sempre di più gli edifici inefficienti, soprattutto attraverso degli interventi di riqualificazione adeguati. Le novità introdotte sono diverse, la più nota riguarda sicuramente la soglia minima di efficienza energetica per gli edifici residenziali, che dovranno passare prima alla classe E e poi alla D, entro il 2030. Ma non è l’unica e ne è un esempio il passaporto di ristrutturazione.

Che cos’è il passaporto di ristrutturazione

Il passaporto di ristrutturazione è un documento che ogni stato membro deve adottare entro il 31 dicembre 2024, con lo scopo di disporre di uno strumento necessario a delineare gli interventi energetici necessari per migliorare le performance di un edificio.

Si tratta di un percorso specifico per ogni immobile, che a tendere dovrebbe riuscire a raggiungere l’obiettivo zero emissioni. Il passaporto di ristrutturazione permette di vedere il processo di riqualificazione come un qualcosa che riguarda l’edificio durante il suo intero ciclo di vita, con la consapevolezza che tutte le azioni da mettere in campo possono essere pianificate o svolte in un unico intervento di ristrutturazione profonda.

Ciò permette di stimare tutti i vantaggi ambientali che ne deriverebbero, espressi in termini di risparmio energetico. Una valutazione che interessa direttamente gli utenti anche perché i risultati si possono esprimere anche in termini di vantaggi economici.

Come deve essere il passaporto di ristrutturazione

La nuova direttiva EPBD fornisce tutte le informazioni relative alle caratteristiche che deve avere un passaporto di ristrutturazione, redatto da un esperto qualificato e certificato, come avviene ad esempio oggi con l’APE (Attestato di prestazione energetica). Dovendo definire una sorta di road map per una ristrutturazione efficace, è fondamentale che contenga tutte le informazioni relative ai potenziali interventi da realizzare, stimandone sia i benefici attesi, che i costi, eventualmente valutando le differenze tra una suddivisione in più fasi o in un unico intervento di ristrutturazione profonda.

In aggiunta, si possono inserire anche opportunità in ambito fiscale e supporti finanziari, facendo riferimento a possibili incentivi o sgravi previsti per gli interventi.

Oltre a definire gli interventi e le fasi di ristrutturazione, è necessario che vi siano anche dati relativi ai materiali utilizzati e alla loro sostenibilità, con riferimento alla circolarità e all’impatto che possono avere sulla salute, sul benessere, sul comfort e sulla sicurezza. In conclusione, va sottolineato che il passaporto di ristrutturazione sarà rilasciato in formato digitale.

Gli impatti del passaporto di ristrutturazione

Il passaporto di ristrutturazione, come detto, dovrebbe mappare e definire l’entità degli interventi di riqualificazione eseguiti su un edificio, tracciandone il processo di miglioramento.

Si tratta di uno strumento che integrerà tutte le informazioni tecniche e giuridiche relative agli immobili. Una richiesta contenuta nella direttiva che, però, non convince tutti, soprattutto in Italia, dove il parco immobiliare è particolarmente vetusto e la direttiva case green avrà un importante impatto anche economico. Il passaporto, da alcuni esponenti del settore, viene visto come un appesantimento burocratico. Inoltre, la redazione del documento in modo adeguato avrà probabilmente un costo abbastanza significativo.

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Gaia Mussi

Laureata in Progettazione Tecnologica e Ambientale, da sempre appassionata ai temi della sostenibilità e della tecnologia. Collabora come copywriter con portali, magazine e aziende per la creazione di contenuti inerenti il campo dell’edilizia, della sostenibilità e del risparmio energetico
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