Che cos’è l’APE, l’attestato di prestazione energetica

L’attestato di prestazione energetica, APE, è un documento utile a comprendere quanto è efficiente un edificio, in base alla quantità di energia consumata
APE Classe di efficienza energetica edificio

L’attestato di prestazione energetica, in breve APE, è un certificato che ha lo scopo di comunicare le prestazioni energetiche di un edificio o anche di una sola unità immobiliare, considerando il suo comportamento nel periodo invernale e in quello estivo. Anche se per le compravendite l’obbligo era già in essere dal 2009, questo documento, come lo conosciamo oggi, è stato introdotto con il Decreto Legge 63/2013, convertito dalla Legge 90/2013, sostituendo il precedente Attestato di Certificazione Energetica, noto come ACE. I successivi decreti sull’efficienza energetica, di giugno 2015, hanno poi definito le modalità di calcolo per la redazione dell’APE e le linee guida da seguire per stendere la relazione tecnica.

Chi è abilitato a redigere l’APE? Il documento viene compilato da un tecnico abilitato, chiamato generalmente “certificatore energetico”, con comprovate competenze in materia di efficienza energetica degli edifici. È necessario sostenere un preciso percorso di formazione e sono le Regioni a gestire l’elenco dei professionisti accreditati.

Perché è importante l’APE

L’attestato di prestazione energetica è importante per conoscere le prestazioni energetiche di un edificio e, in generale, del patrimonio immobiliare italiano. L’APE è il documento tramite cui si calcola la classe energetica dell’edificio, in una scala che va dalla meno efficiente G alla migliore A4.

classe energetica edificio

Questo documento favorisce acquisti consapevoli e si pone l’attenzione sul tema dell’efficienza energetica, ormai di primaria importanza per l’intero settore, anche in relazione agli obiettivi di sostenibilità fissati per i prossimi decenni, che puntano alla decarbonizzazione dell’economia.

Cosa contiene l’attestato di prestazione energetica e come si legge

L’attestato di prestazione energetica, come detto, contiene le informazioni necessarie per descrivere il comportamento energetico dell’edificio.

Elementi di input al calcolo, generalmente eseguito mediante apposito software, sono la geometria dell’edificio, le caratteristiche dell’involucro, gli impianti presenti per la climatizzazione, la produzione di acqua calda sanitaria, la ventilazione e l’eventuale produzione di energia rinnovabile. Da qui deriva il risultato del fabbisogno energetico dell’edificio per il proprio funzionamento, sia durante l’estate, che durante l’inverno.

Un APE si compone di più pagine, che partono con i dati relativi all’immobile, agli impianti presenti e alla sua ubicazione. In prima pagina è presente anche l’indice di prestazione globale (EPgl,nren), che esprime il fabbisogno di energia primaria non rinnovabile per il funzionamento dell’edificio, tramite il quale si definisce anche la classe energetica. Proprio questa, infatti, è il dato più semplice da comprendere, anche per i non addetti ai lavori.

Altri dati riguardano l’indice di prestazione energetica rinnovabile (EPgl,ren) e le emissioni di CO2 imputabili all’edificio. In aggiunta ci sono gli indici di prestazione energetica degli impianti, i relativi consumi stimati e ulteriori dati di dettaglio relativi agli impianto (come anno di installazione, potenza nominale ed efficienza media stagionale).

Infine, ci sono anche spunti per il miglioramento dell’efficienza energetica, possibili interventi ritenuti anche economicamente convenienti, con un indicazione sul tempo di recupero dell’investimento proposto.

Scorrendo il documento, poi, è possibile trovare due date: una relativa alla data di emissione del certificato e una che ne indica la scadenza. Il certificatore energetico, il cui nome è indicato dell’attestato, dovrà anche specificare che metodo di calcolo ha utilizzato, come ha recuperato i dati di input (considerando che un sopralluogo è obbligatorio per legge) e che software è stato usato.

Quali sono i documenti che servono per redigere l’APE?

La documentazione necessaria è composta da:

  • planimetria catastale dell’immobile o, se in possesso, una planimetria in scala.
  • visura catastale aggiornata dell’immobile;
  • libretto impianto (impianti autonomi);
  • libretto di centrale (impianti centralizzati);
  • documento di identità del proprietario.

Quando è obbligatorio l’APE?

L’attestato di prestazione energetica è obbligatorio per tutti gli atti di compravendita e locazione di un immobile. È necessario anche nel caso in cui si tratti di una donazione. Inoltre, viene redatto anche per le nuove costruzioni ed è uno dei documenti obbligatori da presentare per ottenere il certificato di agibilità dell’edificio. Stesso discorso per tutti gli interventi di ristrutturazione che riguardano più del 25% della superficie dell’immobile in oggetto o nei casi di demolizione e ricostruzione.

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Gaia Mussi

Laureata in Progettazione Tecnologica e Ambientale, da sempre appassionata ai temi della sostenibilità e della tecnologia. Collabora come copywriter con portali, magazine e aziende per la creazione di contenuti inerenti il campo dell’edilizia, della sostenibilità e del risparmio energetico
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