La pioggia pressoché ininterrotta di notizie sul Superbonus non deve farci dimenticare che nel settore dell’edilizia, definizione che comprende anche gli interventi effettuati all’interno delle abitazioni, ci sono molte altre agevolazioni. A ricordarcelo c’è l’annuale report di ENEA sulle detrazioni fiscali, la cui ultima edizione contiene un approfondimento relativo all’andamento nel 2021 di alcuni dei bonus più importanti.
Cominciamo dall’Ecobonus, ovvero l’agevolazione, confermata fino al 2024, che prevede il recupero fino al 65% delle spese sostenute per interventi di risparmio energetico effettuati sia su edifici singoli che condomini. L’analisi di ENEA evidenzia che nel 2021 c’è stato un raddoppio degli interventi rispetto all’anno precedente, superando la soglia del milione (1,04 milioni), con un risparmio complessivo di 2.652 GWh/anno.
La maggior parte degli interventi che sono stati effettuati in regime di Ecobonus riguarda l’installazione di impianti di riscaldamento più efficienti (3,5 miliardi di euro) e la sostituzione dei serramenti (2,4 miliardi di euro), mentre 725 milioni di euro sono stati investiti per l’isolamento termico dell’edificio, 513 milioni per le schermature solari e 164 milioni per la riqualificazione globale degli immobili.
In particolare, nel 2021 sono pervenute all’ENEA oltre 680mila richieste per la sostituzione dell’impianto di climatizzazione invernale, più di 210mila per la sostituzione dei serramenti e circa 120mila per l’installazione di schermature solari. In termini di investimenti, nel 2021 sono stati mobilitati circa 7,5 miliardi di euro, con un incremento del 126% rispetto al 2020.
Con riferimento all’andamento storico dell’agevolazione, gli investimenti attivati a partire dal 2007, anno di introduzione dell’Ecobonus, ammontano a circa 53 miliardi di euro, di cui 31,2 miliardi dal 2014. E ancora, dall’avvio della misura il numero di interventi incentivati dall’Ecobonus risulta pari a circa 5,5 milioni con un risparmio complessivo di oltre 21.600 GWh/anno, derivanti soprattutto da interventi parziali su singole unità immobiliari.
Il report ENEA sulle detrazioni fiscali si sofferma poi sull’andamento del Bonus Casa, anch’esso confermato fino a tutto il 2024, che prevede il recupero fiscale del 50% delle spese sostenute per un’ampia gamma di interventi edilizi compiuti all’interno dell’abitazione. E anche in questo caso si tratta di un’agevolazione che nel 2021 ha registrato una crescita decisa.
Sulla base delle schede descrittive che vengono trasmesse a ENEA attraverso il Portale Bonus Casa, sono stati realizzati in totale 882.007 interventi che comportano risparmio energetico e/o utilizzo di fonti energetiche rinnovabili, in netto aumento rispetto all’anno 2020 in cui il numero totale degli interventi era stato pari a 614.547.
Un incremento degli interventi, e del risparmio energetico conseguito, che viene spiegato principalmente con l’introduzione (nel corso del 2020) dell’opzione della cessione del credito e dello sconto in fattura. Va anche detto che il Bonus Casa ha subito più di altri la “concorrenza” del Superbonus, che risulta di gran lunga più vantaggioso soprattutto per gli interventi più complessi e costosi rivolti al risparmio energetico e/o l’utilizzo di fonti energetiche rinnovabili.
Nel dettaglio, l’andamento del 2021 evidenzia una leggera flessione per gli interventi sull’involucro opaco (pareti verticali, pavimenti e coperture), mentre si ha una significativa crescita nella sostituzione degli infissi. I dati sugli impianti sono invece molto simili a quelli del 2020 con l’eccezione delle pompe di calore che passano da 204.575 a 333.563 interventi.
Sempre in relazione al Bonus Casa, il report sottolinea come gli interventi relativi agli impianti di climatizzazione invernale siano quelli che danno il contributo maggiore in termini di risparmio annuo di energia primaria non rinnovabile con un’incidenza di circa il 77,8% rispetto alle altre tipologie di intervento. E all’interno della categoria degli impianti di riscaldamento, il peso più alto è dovuto alle pompe di calore per il 45% e alle caldaie a condensazione per il 25%.
Meno ingenti, per quantità e relativo valore economico, gli interventi effettuati nel 2021 con il beneficio del Bonus Facciate. Si tratta, peraltro, di una agevolazione – con detrazione fiscale legata agli interventi sulle superfici esterne degli edifici, come la tinteggiatura o la semplice pulitura – che è stata eliminata proprio a partire dal 1 gennaio di quest’anno.
Nel 2021 sono stati 7.125 gli interventi che hanno usufruito di questo incentivo, con lavori su più del 10% della superficie lorda disperdente. Nel complesso, sono stati investiti circa 830 milioni di euro, con oltre la metà delle risorse che è stato destinato a edifici costruiti recentemente. per un risparmio complessivo di circa 195 GWh/anno.