APE e interventi migliorativi: cosa sono e come interpretarli

L’Attestato di Prestazione Energetica comunica la classe energetica di un edificio, ma diventa anche uno strumento utile per la riqualificazione dello stesso. Alla scoperta delle tipologie di interventi migliorativi
Interventi migliorativi per riqualificare

L’Attestato di Prestazione Energetica (APE) è un documento che viene redatto per definire e comunicare in modo semplice le prestazioni energetiche di un edificio, sia durante la stagione estiva, che durante la stagione invernale. È obbligatorio in diverse circostanze, come ad esempio per le nuove costruzioni o le compravendite, e si compone di diverse sezioni, di cui una dedicata agli interventi migliorativi.

Nell’APE, oltre a definire le caratteristiche dell’edificio, il suo fabbisogno energetico, la classe raggiunta (che va dalla peggiore G alla migliore A), è necessario inserire delle raccomandazioni per il miglioramento.

Lo scopo è quello di favorire da un lato la conoscenza e la consapevolezza del mercato in merito ai temi del risparmio energetico e dell’efficienza, dall’altro di incoraggiare l’esecuzione degli interventi di miglioramento. Un’intenzione sicuramente in linea con la direttiva case green, finalizzata ad aumentare il tasso di ristrutturazione e riqualificazione degli edifici esistenti e che entro il 2030, per gli immobili residenziali, prevede l’obbligo di raggiungere almeno la classe E.

Classificazione energetica edifici

In Italia significa intervenire su più del 60% degli edifici e per questo la misura ha sollevato perplessità relative all’effettiva fattibilità. Attualmente si è in fase di attesa dell’approvazione definitiva, ma è chiaro che l’APE sarà un documento essenziale per procedere con le riqualificazioni, in quanto permetterà di definire il punto di partenza, valutare l’effettiva assoggettabilità alla misura, individuare gli interventi economicamente vantaggiosi e poi di verificare i risultati finali ottenuti.

Cosa si intende per interventi migliorativi

All’interno della sezione “Raccomandazioni” si trovano tutte le indicazioni che il responsabile della redazione dell’APE suggerisce per poter migliorare le prestazioni energetiche dell’edificio, rispetto a quanto calcolato al momento. Ogni intervento è descritto in modo completo e, ovviamente, deve essere realizzabile, sia da un punto di vista tecnico, che normativo. Il certificatore energetico, infatti, completa una tabella in cui si possono riportare:

  • la tipologia di intervento migliorativo, tra cui si annoverano tutte le opere per l’efficientamento energetico dell’edificio. A titolo di esempio, si possono indicare la necessità di isolare l’involucro, piuttosto che di sostituire i serramenti o l’impianto di climatizzazione;
  • il fatto che l’intervento rientri nell’ambito della ristrutturazione importante o se invece è una riqualificazione energetica;
  • il tempo di ritorno dell’investimento, calcolando i costi medi dell’intervento e il relativo risparmio energetico ottenibile, senza valutare incentivi o sgravi fiscali;
  • la classe energetica raggiungibile, sia con il singolo intervento, sia in modo complessivo con tutto quanto è stato suggerito.

Inoltre, ogni intervento ha un codice di riferimento, che racconta in quale “ambito” si interviene:

  • REN1: involucro opaco;
  • REN2: involucro trasparente;
  • REN3: impianto di climatizzazione, inverno;
  • REN4: impianto di climatizzazione, estate;
  • REN5: altri impianti;
  • REN6: fonti rinnovabili.

Tutte queste informazioni sono necessarie all’utente per valutare in modo adeguato la possibilità di procedere con gli interventi suggeriti. Infatti, questa sezione andrebbe considerata insieme a quella dedicata alle “Informazioni sul miglioramento della prestazione energetica”, in cui il certificatore può riportare ulteriori informazioni sulle opportunità legate alla riqualificazione energetica o alla possibilità di condurre diagnosi energetiche, considerando eventuali incentivi fiscali in vigore al momento del rilascio dell’attestato.

È sempre obbligatorio?

Le raccomandazioni sono una sezione obbligatoria dell’APE e se non vengono compilate il documento perde di validità. Questo significa che, sempre e comunque, il certificatore energetico deve individuare gli interventi più significativi ed economicamente convenienti. Una questione che non presenta alcuna criticità o difficoltà in caso di edifici molto energivori e, quindi, con ampi margini di miglioramento.

Più complesso, invece, man mano che si sale di classe energetica. Se, ad esempio, un edificio è in classe A o addirittura è un NZEB, trovare interventi economicamente convenienti e migliorativi probabilmente non è tanto semplice. Molto spesso, infatti, si perde il tema della convenienza economica.

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Gaia Mussi

Laureata in Progettazione Tecnologica e Ambientale, da sempre appassionata ai temi della sostenibilità e della tecnologia. Collabora come copywriter con portali, magazine e aziende per la creazione di contenuti inerenti il campo dell’edilizia, della sostenibilità e del risparmio energetico
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