Zero Carbon Policy Agenda: è ancora possibile?

Per farcela l’Italia dovrebbe tagliare 110 milioni di tonnellate di CO2 in 8 anni, seguendo una visione politico-normativa decisamente più coraggiosa. Riflessioni e azioni secondo la Zero Carbon Policy Agenda 2022
Zero Carbon Policy Agenda 2022: i dati dell'E&S Group

Stimolare il dibattito, imprenditoriale e istituzionale, in un autunno particolarmente caldo sul fronte dell’energia: ci prova l’agenda per la decarbonizzazione italiana proposta dall’Energy & Strategy Group del Politecnico di Milano.

La prima edizione della Zero Carbon Policy Agenda analizza infatti i gap emissivi del nostro Paese, proponendosi anche come guida concreta verso la neutralità climatica. Un percorso, quello della decarbonizzazione, che le imprese non possono trascurare pur nelle difficoltà e nelle urgenze economiche del momento. Perché gli obiettivi al 2030 sono lontanissimi e perché la tanto discussa indipendenza energetica passa anche dall’elettrificazione green di fabbriche, città e trasporti.

Decarbonizzazione italiana tra obiettivi e problemi

Il primo passo per un’efficace Zero Carbon Policy Agenda è l’analisi di quanto ottenuto finora. Dal 1990 a oggi le emissioni di CO2 in Europa sono diminuite del 26%. Negli ultimi anni la curva di riduzione si è fatta anche più ripida, con un -21% rispetto ai livelli del 2005. Altra storia per l’Italia, dove il 2005 è stato l’anno con le maggiori emissioni dal 1990: ben 591 MtCO2eq. Il calo complessivo, inoltre, si è fermato al 20%, 6 punti percentuali al di sotto della media Ue.

La preoccupazione c’è, soprattutto in vista degli obiettivi comunitari e nazionali al 2030. Quelli attualmente “congelati” rispetto alle revisioni dovute alla guerra russo-ucraina e alla crisi energetica sono:

  • riduzione del 55% delle emissioni di CO2 rispetto al 1990;
  • quota rinnovabile al 45% dei consumi;
  • taglio del 55% delle emissioni delle nuove automobili.

L’Italia, dal canto suo, ricalca faticosamente questo cammino. I principali target sono l’uscita dal carbone entro il 2025, il -55% sulle emissioni rispetto al 1990 e il 72% di rinnovabili nella produzione di energia elettrica entro il 2030 (+70-75 GW di potenza). “Nel complesso dei settori analizzati, mancano all’appello 110 milioni di tonnellate di CO2 – spiega Vittorio Chiesa, Energy & Strategy, Politecnico di Milano School of Management -. Non riusciremo a centrare gli obiettivi salvo un cambio di rotta dirompente. Secondo le attuali stime, infatti, l’Italia taglierà solo 44 milioni di tonnellate di anidride carbonica: un quarto del dovuto. Dato poco incoraggiante ma non alienante. Oggi più che mai serve accelerare una serie di interventi che, una svolta smaltita la crisi, potranno garantire l’esito dell’agenda per la decarbonizzazione”.

Agenda per la decarbonizzazione: i 6 punti chiave
I 6 pilastri della strategia di decarbonizzazione italiana – Fonte: E&S Group

I 6 pilastri della Zero Carbon Policy Agenda

In ottica di maggiore trasversalità degli interventi, gli analisti dell’E&S Group hanno identificato alcune aree che permetterebbero di ridurre le emissioni.

Questi 6 pilastri sono:

  • energie rinnovabili;
  • efficientamento energetico;
  • mobilità sostenibile;
  • infrastrutture di rete (elettricità e gas);
  • comunità energetiche;
  • economia circolare.

In realtà, l’Italia si è già mossa lungo ciascuno di questi filoni con investimenti complessivi di circa 15 miliardi di euro nell’ultimo anno. Tuttavia, lo ha fatto – e lo sta facendo – senza visione sinergica e rapidità. La crisi energetica ha aumentato la consapevolezza dell’urgenza, ma anche spostato l’attenzione sul breve termine a discapito dei temi di ampio respiro.

Trasporti, energia e riscaldamento: le sfide

Quanto allo specifico delle applicazioni da decarbonizzare, spiccano i trasporti su strada e la produzione di energia e di calore. Da soli, questi settori contribuiscono al 47% delle emissioni italiane. Qui, tagliare il 55% le emissioni al 2030 vorrebbe dire eliminare 184 MtCO2eq nei prossimi 8 anni. Finora, in più del doppio del tempo ne sono state eliminate solo 172 MtCO2eq. E siamo solo alla prima parte del tragitto, propedeutico al raggiungimento degli obiettivi Net Zero Emissions definiti dalla Long Term Strategy al 2050.

Zero Carbon Policy Agenda 2022: lo scenario dei gap di emissioni
Fonte: E&S Group

Quali gap emissivi colmare

Lo scenario di riferimento BAU (Business as Usual) della Zero Carbon Policy Agenda 2022, che tiene conto di un’azione normativa in continuità con l’attuale, calcola il gap tra target fissato e obiettivo ragionevolmente raggiungibile. Le prestazioni al 2030 miglioreranno in ciascun settore, a partire da produzione di energia e riscaldamento con fonti rinnovabili. Restando tuttavia a 23 MtCO2 dall’obiettivo. Per essere in linea con gli obiettivi definiti dal pacchetto Fit-for-55, infatti, fotovoltaico ed eolico dovrebbero raggiungere rispettivamente una potenza installata di oltre 68 e 23 GW. Nello scenario BAU, purtroppo, si fermano a 28 e 15 GW.

Idem per la mobilità sostenibile. Le emissioni del trasporto su strada si ridurranno grazie al passaggio alle auto elettriche, ma la differenza con l’obiettivo resta di circa 38 MtCO2. Integrando tutte le azioni previste nello scenario si arriva a un risparmio di 44,3 MtCO2, decisamente insufficiente.

Zero Carbon Policy Agenda: agire comunque e subito

Tornando ai calcoli complessivi dello scenario BAU, nel 2030 le emissioni passerebbero da circa 353 MtCO2 a 309 MtCO2. Seguendo i target normativi dovrebbero invece ammontare a circa 199 MtCO2: circa 110 MtCO2 in meno.

Come agire? “Il gap da colmare è estremamente significativo – conclude Vittorio Chiesa -. I principali driver sono efficienza, mobilità e rinnovabili, ma attenzione a non trascurare le comunità energetiche e l’infrastruttura di rete, attualmente al margine degli interventi davvero rilevanti. Se gli obiettivi restano l’indipendenza e la transizione energetica, i policy maker devono alzare drasticamente l’asticella rispetto a quanto stabilito finora”.

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Maria Cecilia Chiappani

Copywriter e redattore per riviste tecniche e portali dedicati a efficienza energetica, elettronica, domotica, illuminazione, integrazione AV, climatizzazione. Specializzata nella comunicazione e nella promozione di eventi legati all'innovazione tecnologica.
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