Da alcuni anni a questa parte, si sente parlare con crescente diffusione di Comunità Energetiche, una modalità innovativa di produrre, di consumare e, nel contempo, di condividere energia pulita. Oltre a concetti quali l’autosufficienza e l’autoconsumo, alla base di questa importante novità emerge anche la figura del cosiddetto “Prosumer”. Ma che cosa si intende più esattamente con questo termine? E quale ruolo occupa nelle Comunità Energetiche? Approfondiamolo insieme.
Partiamo dalle basi, definendo che cosa significa Prosumer. Il termine è una crasi tra le due parole di origine inglese “Consumer” e “Producer”, ossia consumatore e produttore. Difatti, il Prosumer è una particolare figura che riassume nelle propria persona entrambi i ruoli. Utilizzando questo termine si mira a dare una definizione a una tipologia di utente che non si limita a occupare il ruolo di semplice utilizzatore di un bene o di un servizio, ma partecipa anche alla rispettiva produzione e al suo miglioramento, contribuendo inoltre a diffonderlo tra altri potenziali fruitori.
Malgrado il termine Prosumer sia balzato sulla cresta dell’onda da alcuni anni a questa parte, si tratta di un concetto che trae origine dagli anni ‘70. Il primo a parlarne ufficialmente fu il saggista statunitense Alvin Toffler, tra le pagine del suo The Third Wave.
In questo testo, l’autore poneva in evidenza come la crescita economica globale si sarebbe in breve tempo arrestata per la saturazione dei mercati di massa. Toffler suggeriva allora che l’unica maniera per far sì che le aziende continuassero a incrementare i propri profitti consisteva per l’appunto nella partecipazione dei consumatori nello stesso processo produttivo, in modo da personalizzare i beni e i servizi e di conseguenza i guadagni. Di qui, la nascita del termine “Prosumer” per indicare una nuova epoca all’interno dell’ambito produttivo e del consumo di massa.
Alvin Toffler ha dimostrato di essere un vero visionario. Allo stato attuale, ciò che ha descritto nel suo saggio si sta di fatto realizzando in diversi settori, in cui la figura del Prosumer è già presente. Un primo ambito in cui il Prosumer è una realtà consolidata è certamente rappresentato dal web, soprattutto da alcuni anni a questa parte. Basti pensare alla diffusione su larga scala dei Social Network, piattaforme in cui lo spirito di condivisione è all’ordine del giorno. In questi spazi virtuali, i contenuti possono essere infatti generati e condivisi direttamente dagli utenti, tanto che si parla di Users Generated Content.
Altro settore in cui il ruolo del Prosumer è centrale è per l’appunto rappresentato dalle Comunità Energetiche.
Le Comunità Energetiche costituiscono una sorta di punto di rottura rispetto al metodo tradizionale di produrre e di distribuire energia. Con questo termine, si indica un gruppo di soggetti di varie entità (dai singoli cittadini passando per i condomini, fino agli enti) che, unendosi e sfruttando le tecnologie odierne, si dimostrano in grado di produrre, di consumare e di condividere energia da fonti interamente rinnovabili.
Come risulta ben chiaro dalla breve definizione appena data, in questo modello il ruolo di Prosumer risulta in primo piano. Siamo dinanzi a un paradigma del tutto nuovo, in cui anche il semplice cittadino può partecipare in maniera diretta, condividendo energia autoprodotta e superando così il vecchio modello produttivo e distributivo.
In tal senso, il Prosumer può essere anche considerato protagonista per eccellenza della transizione energetica che ci sta via via traghettando verso un nuovo sistema più efficace e più efficiente. Siamo solo agli inizi di quello che si prospetta un cambiamento epocale, indispensabile per salvaguardare il nostro futuro. Attendiamo tutti gli interessanti e proficui sviluppi.
