In che modo una multinazionale con 110mila dipendenti, 20 divisioni e un fatturato di 32 miliardi di euro può fare la differenza nella transizione energetica e negli obiettivi net zero? A KEY – The Energy Transition Expo si è parlato anche di questo. Per andare oltre i dettagli tecnici e le avanguardie di prodotto per trattare con concretezza argomenti di alta sensibilità quali la decarbonizzazione dei settori più energivori.
Ed ecco perché Francesco Modanese, Sustainability Ambassador di ABB Italy & LSO Electrification, ha dedicato un intero workshop all’agenda sostenibile dell’azienda. E alle opportunità, anche per le big del settore, di ridurre l’impatto ambientale e di aiutare clienti e fornitori a fare altrettanto.
Tutto muove dati dell’Agenzia Internazionale dell’Energia (IEA). “Le tecnologie ABB sono al centro dell’accelerazione della transizione energetica, in quanto coprono tutti i settori rilevanti per ottimizzare, elettrificare e decarbonizzare le attività più rilevanti – spiega il relatore -. Soprattutto, possiamo abilitare il raggiungimento del target 2030 di triplicare le rinnovabili e di raddoppiare l’efficienza energetica. Così come siamo in prima linea sugli obiettivi net zero al 2050 circa il consolidamento dei nuovi paradigmi di generazione dell’energia”.
I prodotti e le soluzioni ABB, dunque, sono già dedicati a sviluppare soluzioni green ed efficienti nell’energia, nell’industria, nei trasporti e negli edifici. Ma questo percorso richiede anche una precisa consapevolezza di sé.
Come e dove intervenire per supportare attivamente la transizione energetica e tutti i parametri ESG? ABB ha individuato 3 percorsi interni di azione e miglioramento:
A che punto siamo? Secondo gli highlights 2023 presentati a Rimini, la riduzione delle emissioni di scopo 1 e 2 si attesta al 76% rispetto al 2019. I rifiuti in discarica il 6,3% dei rifiuti totali e le donne in posizioni di senior management il 21%.
“Questi obiettivi net zero globali possono sembrare lontani, ma siamo già in grado di metterli a terra. Lo dimostrano le azioni attuate in tanti siti produttivi nel mondo per azzerare le emissioni Scope 1 e 2”, aggiunge il sustainability ambassador.
In particolare, le strategie di ABB per aumentare la sostenibilità delle fabbriche riguardano:
Un esempio concreto, non l’unico, in Italia, è l’efficientamento dello stabilimento di ABB a Frosinone. “Una visione lungimirante, a cominciare dall’accordo con Enel Green Power per l’utilizzo di energia pulita certificata – continua Francesco Modanese -. Sul fronte rinnovabili, stiamo ultimando l’installazione sul tetto della fabbrica di un impianto fotovoltaico da 1,6 MW, a coprire circa il 30% del fabbisogno. Questo ci permetterà di evitare emissioni per 275 tonnellate di CO2, che equivalgono a 360 giri della Terra con un veicolo a gasolio. Altrettanto importante, la consapevolezza dei consumi energetici: l’interconnessione di 120 sensori ci consente di monitorare gli impianti e comprendere le eventuali inefficienze. Nasce così anche la scelta di riqualificare l’illuminazione con lampade a LED, che ogni anno ci fanno risparmiare 86.000 kwh”.
Gli obiettivi net zero riguardano anche la mobilità elettrica, con 16 colonnine di ricarica per la flotta aziendale e il recupero del 40% del calore dei compressori, usato per riscaldare l’acqua. Infine, tutti i prodotti realizzati in ABB Frosinone seguono un LCA (Life Cycle Assessment) e lo stabilimento ha ottenuto la certificazione Platinum UL 2799A sui rifiuti in discarica. “Questo grande impegno alla sostenibilità e alla digitalizzazione ci è valso il riconoscimento di Lighthouse Plant dal MiSe. I progetti continuano anche sugli altri siti italiani ABB di Dalmine e Santa Palomba”, precisa il relatore.
Insieme ai progressi tecnologici, prosegue l’impegno sul lato sociale e comunitario della sostenibilità. I principali obiettivi globali, applicati anche in Italia, riguardano:
“Le iniziative dell’agenda ABB si riflettono sulla supply chain – conclude Modanese -. Abbiamo individuato precisi target per la decarbonizzazione e per la sostenibilità sociale e di governance lungo tutta la filiera. E siamo pronti ad aiutare i nostri partner in questo percorso, per ottenere insieme tutti gli standard necessari”.