Obiettivi net zero: l’agenda ABB come esempio di concretezza

Il sustainability ambassador italiano di ABB Francesco Modanese ci aiuta a capire come le grandi realtà manifatturiere e innovative possano contribuire al raggiungimento degli obiettivi net zero, sia nella propria filiera industriale sia nei mercati di destinazione dei prodotti
Gli obiettivi net zero di abb

In che modo una multinazionale con 110mila dipendenti, 20 divisioni e un fatturato di 32 miliardi di euro può fare la differenza nella transizione energetica e negli obiettivi net zero? A KEY – The Energy Transition Expo si è parlato anche di questo. Per andare oltre i dettagli tecnici e le avanguardie di prodotto per trattare con concretezza argomenti di alta sensibilità quali la decarbonizzazione dei settori più energivori.

Ed ecco perché Francesco Modanese, Sustainability Ambassador di ABB Italy & LSO Electrification, ha dedicato un intero workshop all’agenda sostenibile dell’azienda. E alle opportunità, anche per le big del settore, di ridurre l’impatto ambientale e di aiutare clienti e fornitori a fare altrettanto.

Primo, accelerare la transizione energetica

Tutto muove dati dell’Agenzia Internazionale dell’Energia (IEA). “Le tecnologie ABB sono al centro dell’accelerazione della transizione energetica, in quanto coprono tutti i settori rilevanti per ottimizzare, elettrificare e decarbonizzare le attività più rilevanti – spiega il relatore -. Soprattutto, possiamo abilitare il raggiungimento del target 2030 di triplicare le rinnovabili e di raddoppiare l’efficienza energetica. Così come siamo in prima linea sugli obiettivi net zero al 2050 circa il consolidamento dei nuovi paradigmi di generazione dell’energia”.

ABB per la transizione energetica: settori e tecnologie disponibili

I prodotti e le soluzioni ABB, dunque, sono già dedicati a sviluppare soluzioni green ed efficienti nell’energia, nell’industria, nei trasporti e negli edifici. Ma questo percorso richiede anche una precisa consapevolezza di sé.

3 passaggi degli obiettivi net zero

Come e dove intervenire per supportare attivamente la transizione energetica e tutti i parametri ESG? ABB ha individuato 3 percorsi interni di azione e miglioramento:

  • consentire una società a basse emissioni: raggiungere il net zero entro il 2050 attraverso la riduzione dell’80% delle emissioni di scopo 1 e 2 rispetto al 2019 e del 25% di quelle di scopo 3 rispetto al 2022
  • conservare le risorse: integriamo la circolarità, ridurre i rifiuti, risparmiare acqua, proteggere la biodiversità coinvolgendo in questa responsabilità l’80% dei prodotti in portfolio, oltre al target zero rifiuti in discarica entro il 2030;
  • promuovere il progresso sociale: avere cura di dipendenti, clienti e comunità locali, aumentando parità di genere e presenza di donne in posizioni apicali al 25% entro 2030.

A che punto siamo? Secondo gli highlights 2023 presentati a Rimini, la riduzione delle emissioni di scopo 1 e 2 si attesta al 76% rispetto al 2019. I rifiuti in discarica il 6,3% dei rifiuti totali e le donne in posizioni di senior management il 21%.

Come intervenire sui siti produttivi?

“Questi obiettivi net zero globali possono sembrare lontani, ma siamo già in grado di metterli a terra. Lo dimostrano le azioni attuate in tanti siti produttivi nel mondo per azzerare le emissioni Scope 1 e 2”, aggiunge il sustainability ambassador.

Riduzione emissioni scopo 1 e 2 negli stabilimenti produttivi di ABB

In particolare, le strategie di ABB per aumentare la sostenibilità delle fabbriche riguardano:

  • efficienza energetica;
  • corretto dimensionamento degli asset;
  • building management ed energy monitoring;
  • soluzioni con motori ad alta efficienza;
  • elettrificazione del riscaldamento e recupero dell’energia
  • infrastruttura di ricarica per auto elettriche;
  • energie rinnovabili.

Obiettivi net zero: l’esperienza di ABB Frosinone

Un esempio concreto, non l’unico, in Italia, è l’efficientamento dello stabilimento di ABB a Frosinone. “Una visione lungimirante, a cominciare dall’accordo con Enel Green Power per l’utilizzo di energia pulita certificata – continua Francesco Modanese -. Sul fronte rinnovabili, stiamo ultimando l’installazione sul tetto della fabbrica di un impianto fotovoltaico da 1,6 MW, a coprire circa il 30% del fabbisogno. Questo ci permetterà di evitare emissioni per 275 tonnellate di CO2, che equivalgono a 360 giri della Terra con un veicolo a gasolio. Altrettanto importante, la consapevolezza dei consumi energetici: l’interconnessione di 120 sensori ci consente di monitorare gli impianti e comprendere le eventuali inefficienze. Nasce così anche la scelta di riqualificare l’illuminazione con lampade a LED, che ogni anno ci fanno risparmiare 86.000 kwh”.

Gli obiettivi net zero riguardano anche la mobilità elettrica, con 16 colonnine di ricarica per la flotta aziendale e il recupero del 40% del calore dei compressori, usato per riscaldare l’acqua. Infine, tutti i prodotti realizzati in ABB Frosinone seguono un LCA (Life Cycle Assessment) e lo stabilimento ha ottenuto la certificazione Platinum UL 2799A sui rifiuti in discarica. “Questo grande impegno alla sostenibilità e alla digitalizzazione ci è valso il riconoscimento di Lighthouse Plant dal MiSe. I progetti continuano anche sugli altri siti italiani ABB di Dalmine e Santa Palomba”, precisa il relatore.

Il ruolo della sostenibilità sociale

Insieme ai progressi tecnologici, prosegue l’impegno sul lato sociale e comunitario della sostenibilità. I principali obiettivi globali, applicati anche in Italia, riguardano:

  • salute e sicurezza sul lavoro: zero infortuni causati al personale e agli appaltatori;
  • diversità e inclusione: raddoppiare il numero di donne in ruoli di alta dirigenza, portandolo al 25%, aumentare l’indice di coinvolgimento dei dipendenti e dei vertici aziendali;
  • coinvolgimento della comunità: sostegno concreto alle iniziative del territorio, partnership sulla formazione, aiuti in caso di emergenza e calamità,
  • tutela dei diritti umani: zero casi di schiavitù moderna e condizioni di lavoro dignitose garantite a dipendenti, fornitori e appaltatori e nessuna partecipazione a violazioni dei diritti umani dovute all’uso dei prodotti ABB o agli impatti dei progetti.

Le iniziative dell’agenda ABB si riflettono sulla supply chain – conclude Modanese -. Abbiamo individuato precisi target per la decarbonizzazione e per la sostenibilità sociale e di governance lungo tutta la filiera. E siamo pronti ad aiutare i nostri partner in questo percorso, per ottenere insieme tutti gli standard necessari”.

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Maria Cecilia Chiappani

Copywriter e redattore per riviste tecniche e portali dedicati a efficienza energetica, elettronica, domotica, illuminazione, integrazione AV, climatizzazione. Specializzata nella comunicazione e nella promozione di eventi legati all'innovazione tecnologica.
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