Sostenibilità è una delle parole chiave del momento, con ogni probabilità la più importante. A ricordarcelo sono gli eventi climatici estremi a cui stiamo assistendo da alcuni anni a questa parte. Basti pensare, a mero titolo di esempio, al periodo di temperature record che stiamo attraversando nel nostro Paese in questa torrida estate, con picchi di calura da veri record. Per poter far fronte in maniera concreta alla lotta contro i mutamenti del clima, noi tutti possiamo offrire un valido aiuto, partendo dalle nostre scelte di ogni giorno. Sotto questo punto di vista, anche l’illuminotecnica occupa un ruolo di primo piano. Nei prossimi paragrafi vedremo quindi insieme alcune idee su come illuminare in modo sostenibile.
Tra le diverse tecnologie che negli ultimi anni hanno permesso di mutare il volto dell’illuminotecnica, virando sempre più verso la sostenibilità, il LED occupa certamente uno dei primi posti, se non il primo. Ormai quasi tutte le abitazioni sono dotate di impianti che fanno uso di questa tecnologia.
Tra i maggiori vantaggi del LED c’è innanzitutto la durata. Una lampadina di questo tipo può prolungare la propria vita fino a quasi 100.000 ore di utilizzo effettivo. Una simile caratteristica si traduce prima di ogni altra cosa in un minore numero di rifiuti da smaltire.
Il LED, inoltre, è a bassissimo dispendio energetico, dettaglio estremamente rilevante. Il risparmio di energia è infatti uno dei punti chiave nella lotta contro il surriscaldamento globale, correlato alla sovra-emissione di gas serra in atmosfera.
Parlando della sostenibilità delle lampadine LED vale infine la pena ricordare che esse non contengono sostanze inquinanti ed emettono poco calore, contribuendo così a una migliore abitabilità all’interno dei contesti in cui le si utilizza, siano essi case, ambienti lavorativi o edifici pubblici.
La vera rivoluzione degli ultimi anni nell’ambito della illuminotecnica è stata l’illuminazione smart. Il concetto di illuminazione intelligente è strettamente interdipendente da quello di IoT o Internet of Things. Grazie allo sviluppo di Internet, le nostre case stanno diventando sempre più connesse, permettendo di utilizzare dispositivi di uso comune anche da remoto.
Tra questi sono inclusi gli impianti di illuminazione. Lampade che si gestiscono attraverso semplici comandi vocali, possibilità di tenere sotto controllo l’efficienza energetica degli elettrodomestici e dei vari apparecchi destinati a illuminare gli ambienti mediante App dedicate sono alcuni degli esempi più noti dell’applicazione dell’Internet of Things nell’illuminotecnica.
Illuminare in modo sostenibile diviene così più semplice, consentendo di abbattere i consumi e di creare nel contempo dei contesti abitativi ancor più confortevoli.
Nel momento in cui si parla di come illuminare in modo sostenibile è opportuno soffermarsi sul design dei prodotti. L’attuale mercato propone un ampio ventaglio di lampade, lampadari e altri dispositivi destinati all’illuminazione che si rivelano ecologici a tutti gli effetti. Il caso tipico è rappresentato da prodotti realizzati con materiali di recupero, in piena linea con un concetto di economia circolare in cui “nulla si crea, nulla si distrugge, tutto si trasforma”, come intuiva il fisico Lavoisier già nel XVIII secolo.
Tra i prodotti che sono pensati in ottica green rientrano anche le lampade in legno che, oltre a favorire la sostenibilità, offrono un tocco di eleganza agli ambienti in cui sono introdotte come soluzione per illuminare.
Ultimo ma non meno importante è il concetto di luce naturale. L’architettura contemporanea cerca di sfruttare in maniera ottimale questa componente totalmente eco-friendly in fase di progettazione di una casa. Come? Posizionando i diversi serramenti in modo tale da far sì che l’abitazione goda il più possibile dell’esposizione alla luce naturale. La massima resa in termini di energia risparmiata e di riduzione di CO2 immessa in atmosfera.