Crescita continua per la smart home ma il bello deve ancora venire

Una ricerca Omdia evidenzia un rallentamento momentaneo nella diffusione dei dispositivi intelligenti ma già nel 2023 si ritornerà all’espansione impetuosa precedente alla pandemia
Continua crescita dei dispositivi smart home per Omdia

Si chiama smart home ed è una definizione che si sta diffondendo nel linguaggio comune degli italiani, come testimonia il suo uso, talvolta abuso, sempre più frequente. Del resto, basta una rapida frequentazione di un negozio di elettronica, piuttosto che dei siti di vendita nel Web, per rendersi conto del proliferare, per tipologia e per numero, dei dispositivi “intelligenti” destinati all’impiego delle abitazioni.

Al riguardo, un’estesa indagine condotta da Omdia, società di ricerca globale nell’ambito dell’ecosistema tecnologico, prende in esame l’andamento recente del mercato della “casa intelligente”, evidenziando il superamento nel 2022 della quota di due miliardi di dispositivi smart funzionanti, e ricavando una serie di previsioni per il futuro. E se la parola d’ordine della ricerca è sicuramente “crescita”, non mancano dei segnali in controtendenza dovuti però all’attuale difficile situazione geopolitica e non a difficoltà specifiche del settore.

I fattori che frenano lo sviluppo della smart home

In particolare, Omdia evidenzia che a partire dal 2021 il mercato globale della smart home è entrato in una fase prolungata di crescita attenuata che viene attribuita “a una combinazione di fattori tra cui la stagnazione salariale, l’aumento della disoccupazione e il forte calo delle vendite al dettaglio che sta caratterizzando soprattutto il 2022”.

Per quanto importante, il rallentamento della crescita è ritenuto però un fenomeno transitorio, tanto è vero che per i dispositivi domestici intelligenti si prevede un ritorno ad una crescita forte, alla pari dei livelli pre-pandemia, già a partire dall’anno prossimo. E da quel momento la tendenza accelerata all’espansione dovrebbe rivelarsi duratura.

Lo studio indica che la ripresa forte del 2023 sarà trainata dall’aumento della domanda di soluzioni di gestione dell’energia e dal previsto rilascio di “Matter” (conosciuto come Project CHIP Connected Home over IP) . Quest’ultimo è il nuovo standard per i dispositivi smart home frutto della collaborazione fra colossi del settore quali Amazon, Google, Samsung e Apple. L’obiettivo di Matter è quello di rendere compatibili fra loro gli ecosistemi domestici più disparati per farli comunicare e funzionare insieme.

gli smart speaker sono il primo dispositivo connesso

Altoparlanti smart al top delle vendite

La ricerca di Omdia fornisce una serie di indicazioni specifiche relative all’andamento delle principali tipologie di dispositivi destinati alla casa intelligente. Gli altoparlanti smart sono quelli che hanno registrato il maggior numero di spedizioni globali nel 2021, con 195 milioni di pezzi, seguiti nella classifica da dispositivi per l’illuminazione, prese/interruttori.

Un quadro che si presenta ancor più articolato andando a vedere la previsione relativa al quinquennio che si concluderà nel 2026. In questo caso i dispositivi attesi ad una crescita più rapida sono i sensori di perdite d’acqua/valvole di intercettazione, gli elettrodomestici connessi, nonché prese/interruttori, monitor della qualità dell’aria e serrature intelligenti. Tutte tipologie di dispositivi per i quali è stimato un tasso di crescita annuale superiore al 30% fino al 2026.

Nell’indagine non manca un focus dedicato all’andamento territoriale del mercato della smart home. Omdia indica che nel 2021 circa il 55% delle famiglie dotate di connessione a banda larga negli Stati Uniti aveva installato dei dispositivi per la casa intelligente. Invece, nella macro regione composta da Europa, Medio Oriente e Africa, circa il 21% delle famiglie che si trovavano nella stessa condizione di connettività disponeva di almeno un dispositivo intelligente.

Nel 2023 il debutto dello standard Matter

Interessante il capitolo dello studio dedicato all’impatto annunciato di Matter, che dovrebbe essere più graduale di quanto inizialmente previsto. Per l’anno prossimo la stima indica la presenza di 424 milioni di dispositivi venduti che saranno compatibili con la versione 1.0 di Matter. Un numero che equivale a circa il 44% delle spedizioni globali di dispositivi smart nel 2023.

Un impatto importante, quello del nuovo standard, ma anche limitato considerando – come sottolinea lo studio Omdia – che dispositivi come elettrodomestici, telecamere di sicurezza e aspirapolvere robot (solo per citarne alcuni) non saranno inizialmente compatibili con Matter, cosa che avverrà progressivamente negli anni successivi con l’obiettivo dichiarato di raggiungere la compatibilità di tutti i dispositivi smart in commercio con il nuovo standard.

“È un momento entusiasmante per il settore della casa intelligente – ha affermato Blake Kozak, senior principal analyst di Omdia – poiché i marchi innovano e producono rapidamente dispositivi che combinano funzionalità avanzate, come il riconoscimento facciale e l’analisi video per le serrature delle porte, o l’inclusione della tecnologia radar per gli altoparlanti e i termostati smart. Il mercato si sta muovendo anche in termini di partnership e acquisizioni, mentre i progressi negli standard di connettività apriranno ulteriori orizzonti per la smart home”.

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Marco Ventimiglia

Giornalista professionista ed esperto di tecnologia. Da molti anni redattore economico e finanziario de l'Unità, ha curato il Canale Tecnologia sul sito de l'Unità
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