Project Chip, finalmente nella smart home si parlerà la stessa lingua?

Project Chip nasce da un accordo tra Google, Apple, Amazon e Zigbee e promette di rendere compatibili tra loro tutti i dispositivi per la smart home.
Smart home project Chip

La smart home offre tantissimi vantaggi, ma ha anche qualche punto migliorabile.
Tralasciamo i più evidenti (come quando manca la corrente o manca la connessione a internet). C’è anche da segnalare che non tutti i dispositivi sono compatibili tra loro: alcuni produttori si appoggiano a degli standard (ma di standard ce ne sono molti), mentre altri preferiscono il proprio ecosistema chiuso.

Ci sono degli anelli di congiunzione per farli dialogare, ma si tratta pur sempre di passare attraverso un ulteriore fornitore di servizi, con possibili problemi o limiti.

Possibile che non esista una soluzione a questo annoso problema? In realtà ci stanno pensando da tempo alcuni tra i principali protagonisti di questo settore (Google, Apple, Amazon e Zigbee) e si chiama Project Chip.

Cos’è Project Chip

Project Connected Home over IP

In realtà Project Chip (Connected Home over IP) non riguarda solo Google, Apple, Amazon e Zigbee, ma coinvolge circa 170 produttori di soluzioni connesse e IoT.
È dunque un nuovo protocollo che, partendo da quelli esistenti, permette il dialogo tra i diversi dispositivi all’interno del medesimo ecosistema.

Adotta come standard di comunicazione wireless tecnologie già ampiamente utilizzate e apprezzate, come WiFi, Bluetooth LE (Low Energy) e Thread.

Bluetooth LE è una tecnologia di base per la configurazione dei dispositivi connessi, mentre WiFi e Thread per la loro connettività.

Se Thread vi sembra un nome nuovo, non sbagliate: si tratta infatti di uno standard wireless relativamente giovane, presente nell’ultima versione di Google Nest Hub, in alcuni router domestici e negli HomePod Mini di Apple. È però molto promettente, per questo verrà integrato nel nuovo Project Chip.

È probabile che i primi dispositivi certificati Project Chip vedranno la luce entro la fine del 2021 e abbraccerà ogni genere di tecnologia: sistemi di sicurezza, videocamere, luci, regolazione del clima e del comfort, elettrodomestici, TV ecc.

Le buone notizie non finiscono qui: basandosi su protocolli già esistenti, è possibile che molti dei dispositivi in vendita negli ultimi anni risulteranno compatibili con il nuovo Project Chip.

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Alessia Varalda

Ingegnere elettrotecnico con esperienza come Project Manager presso un'importante multinazionale attiva nel settore dell'energia e dell'automazione. La curiosità verso le tecnologie innovative e le soluzioni all'avanguardia nel mondo delle energie (tradizionali e rinnovabili) mi ha portata a lavorare per 14 anni presso un importante editore di riviste tecniche di settore scrivendo di home&building automation, illuminazione, comfort, efficienza energetica e sostenibilità.
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