L’illuminotecnica è la disciplina che si occupa dello studio e dello sviluppo delle soluzioni di illuminazione per gli edifici, al di là di quale sia la loro funzione. La luce, infatti, è un elemento essenziale per la fruibilità di uno spazio e, come tale, deve essere attentamente progettata, garantendo comfort, funzionalità e anche sicurezza. Il progetto illuminotecnico si sviluppa secondo alcuni step e caratteristiche. Gli ambiti di intervento sono davvero molti, dal residenziale, agli ambienti di lavoro, dai negozi agli edifici scolastici, fino alle installazioni artistiche e ai parchi e giardini.
Come sempre quando si parla di progettazione, anche nel caso dell’illuminotecnica il punto di partenza è una valutazione del contesto e uno studio di fattibilità. Si tratta di un’attività che dovrebbe includere una serie di considerazioni, a partire dalle richieste del Cliente, fino al sopralluogo presso lo specifico spazio che si deve illuminare. In sostanza, lo scopo di uno studio di fattibilità è quello di definire i requisiti progettuali, frutto di una combinazione equilibrata di desiderata degli utenti, di soluzioni tecnologiche a disposizione e di caratteristiche fisiche del luogo.
Incidono chiaramente anche la funzione di ciascun ambiente, lo scopo dell’illuminazione stessa, il budget a disposizione. La capacità del progettista, quindi, risiede nel definire obiettivi concreti e coerenti, delineando una proposta di massima che permetta al Cliente di confermare quanto proposto, di stimare i costi e di porre le basi per un progetto illuminotecnico efficace e corretto. Si delineano, in sostanza, i contorni principali del progetto, ponendo le basi per il lavoro successivo.
Una volta definiti i criteri progettuali nella fase di studio iniziale, è possibile procedere con la progettazione illuminotecnica vera e propria. Si procede nel dettaglio con la valutazione di tutte le caratteristiche che dovrebbero avere i corpi illuminanti, anche in base alla loro disposizione spaziale.
Si possono e si devono considerare tutti i parametri che determinano la resa finale, tra cui:
Si selezionano i corpi illuminanti e si valuta la loro migliore distribuzione, sulla base degli obiettivi prefissati e delle condizioni luminose desiderate.
È chiaro, però, che una valutazione precisa e affidabile risulti essere complessa, proprio per il fatto che è necessario prendere in considerazione ed incrociare differenti parametri. I progettisti, pertanto, ricorrono a specifici software per l’effettuazione dei calcoli. In conclusione al lavoro svolto, si avranno elaborati grafici e relazioni tecniche che descrivono in modo puntuale i calcoli effettuati, tutte le caratteristiche degli elementi illuminanti e le normative rispettate.
Il calcolo illuminotecnico è complesso in quanto per ottenere risultati affidabili e realistici è necessario considerare tutte le caratteristiche e la posizione di ciascun singolo corpo illuminante selezionati, ma anche la luce diretta e riflessa di ciascuno degli altri presenti nell’ambiente. I calcoli, quindi, riguardano la somma di più componenti, tanto che il discorso si complica e rende pressoché impossibile procedere con calcoli manuali.
Una volta definiti i principali aspetti dei vari corpi illuminanti, quindi, si progetta mediante l’uso di specifici software che permetto di effettuare i calcoli e anche di simulare le condizioni di illuminamento che si otterrebbero. Si stimano l’illuminamento per ogni superficie presente nell’ambiente, la resa dei colori, la quantità di luce riflessa. Esistono diversi software, con costi e funzionalità differente, validi sia nel caso si debba progettare per l’interno, che per gli esterni.
In tutte queste fasi di progettazione e studio si possono distinguere tre principali questioni: il soddisfacimento delle richieste del Cliente, il contributo creativo del progettista e l’estetica, infine il rispetto della normativa, sempre essenziale. Le norme a cui fare riferimento quando si parla di illuminazione e progettazione illuminotecnica, infatti, sono diverse.
Una delle prime norme da citare, probabilmente, è la UNI 11630 “Luce e illuminazione – Criteri per la stesura del progetto illuminotecnico”, oltre alla UNI EN 12665 “Luce e illuminazione – Termini fondamentali e criteri per i requisiti illuminotecnici”.
Si trovano riferimenti anche in ambito di normativa per la sicurezza, considerato che il D.Lgs. 81/08 sulla sicurezza dei luoghi di lavoro fa riferimento all’illuminazione come ad un elemento significativo per la sicurezza dei lavoratori.
A questo, si aggiungono altre norme tecniche per specifiche funzioni, come la UNI EN 12464, sempre sui posti di lavoro, la UNI EN 10840 per gli edifici scolastici o la UNI 12193 per gli impianti sportivi.
Vi sono, poi, anche norme specifiche relative alle prestazioni dei prodotti e alla misurazione di determinati parametri, come quelle della serie UNI EN 13032, per la misurazione e presentazione dei dati fotometrici di lampade e apparecchi di illuminazione.
O ancora, norme sull’efficienza energetica e altre norme CEI sui prodotti LED. Infine, da prendere in considerazione anche i CAM, i Criteri Ambientali Minimi, da valutare in fase di selezione e acquisto dei corpi illuminanti. Il quadro normativo, perciò, è molto ampio e un buon progettista deve necessariamente avere un’approfondita conoscenza dello stesso.
