Sicurezza e comfort sono solo due dei principali vantaggi offerti dalla Smart Home, una casa che assicura anche risparmio energetico e comodità. Quando si parla di intelligenza ed edifici, lo scopo non è quello di introdurre tutta la tecnologia disponibile, ma piuttosto di compiere scelte accurate per far sì che soluzioni innovative permettano di migliorare la qualità della vita delle persone. Le possibilità, oggi, sono davvero molte e la Smart Home si pone come valida alternativa alla domotica. Grazie all’Internet of Things, alla connessione alla rete, ai protocolli di comunicazione come WiFi, Zigbee, Z-Wave e Bluetooth, oggetti e applicazioni possono creare un ecosistema all’interno del quale si rinnovano attività e processi quotidiani. Tra le soluzioni disponibili sul mercato ci sono quelle per la gestione del riscaldamento, gli elettrodomestici, sistemi di illuminazione, Smart Speaker e, con elevata richiesta, sensori e tutto ciò che ruota intorno al mondo della sicurezza.
Del resto, aumentare il livello di sicurezza di un’abitazione è sicuramente un interesse comune ai più e la tecnologie offre diversi modi per farlo. Quando si parla di sicurezza, poi, non si fa riferimento solo ad antifurti e sistemi antintrusione, ma ingenerale ad una serie di applicazioni il cui scopo è prevenire emergenze, situazioni di rischio o pericoli per gli abitanti.
Per soddisfare questo obiettivo e per garantire sempre il massimo comfort in casa, tra le tecnologie che non possono mancare ci sono sicuramente i sensori, dispositivi che rilevano parametri e dati, che possono a loro volta diventare input di precise azioni, come invio di alert o automazione degli impianti.
Se si parla di Smart Home e sicurezza il primo pensiero va ai kit antifurto, composti di dispositivi quali sensori per porte e finestre e sensori di movimento, generalmente abbinati a delle telecamere smart connesse. I primi hanno lo scopo di proteggere il perimetro e gli ingressi dell’abitazione, inviando notifiche direttamente agli smartphone collegati in caso di anomalie o rilevazioni. I secondi, invece, sono in grado di intercettare fenomeni quali avvicinamento all’abitazione, rottura di vetri o manomissione di serramenti. Il posizionamento di questi dispositivi deve essere fatto in modo accurato, coprendo tutti i punti delicati della casa, ma anche senza essere troppo visibili.
Secondo un rapporto redatto dal Comitato Italiano Gas richiesto dall’Arera, nel 2019 ci sono stati in Italia 157 incidenti legati al gas canalizzato, di cui la maggior parte è avvenuto proprio in ambito domestico, anche a causa di problemi con caldaie, scaldabagni e piani cottura. Questi incidenti possono essere molto pericolosi per le persone e, quando gravi, portano a scoppi ed esplosioni. Fare affidamento su un sensore che monitora in tempo reale il funzionamento degli gli impianti, avvisando in modo istantaneo gli utenti alla prima anomalia, aumenta sicuramente la sicurezza dell’edificio. Similmente a quanto avviene con i sensori per rilevare le fughe di gas, anche le perdite d’acqua possono essere rilevate. In questo modo si prevengono allagamenti indesiderati e spesso deleteri per l’abitazione.
La sensoristica può fare la differenza anche in materia di sicurezza antincendio, principalmente rilevando la presenza di fumo. Anche in questo caso, il sensore raccoglie il dato necessario all’invio dell’avviso di pericolo all’utente e, inoltre, può avviare anche una serie di altri dispositivi, come allarmi o sistemi di sicurezza di altra natura.
Misurare la qualità dell’aria all’interno di una stanza è possibile attraverso sensori in grado di rilevare la concentrazioni di diverse sostanze, quali l’anidride carbonica, polveri sottili, pollini e altri inquinanti.
Molto spesso, infatti, l’inquinamento indoor può essere più pericoloso di quello presente all’esterno, compromettendo sia il comfort che il benessere delle persone. Una scarsa qualità dell’aria causa problemi quali affaticamento, difficoltà di concentrazione, problemi alle vie respiratorie. Questi sensori sono in grado di avvisare quando si superano determinate soglie di concentrazione e, oltre, ad inviare notifiche, possono essere direttamente collegati ad un impianto per la ventilazione meccanica controllata.
Infine, un’ultima categoria di sensori è quella finalizzata alla misurazione di differenti parametri ambientali che incidono sul comfort delle persone. Degli esempi possono essere i sensori che rilevano la temperatura, l’umidità o anche il livello di illuminazione. In questo caso l’obiettivo non è tanto quello di inviare avvisi o segnalazioni, ma piuttosto assicurare automazioni degli impianti in grado di mantenere all’interno di un ambiente le migliori condizioni di comfort possibili. Un esempio classico è la regolazione del riscaldamento in base alla temperatura rilevata.