Rinnovabili protagoniste, ora o mai più, degli obiettivi di sviluppo sostenibile: se il fotovoltaico contribuirà sostanzialmente alla spinta di cui abbiamo bisogno, le tecnologie che compongono gli impianti – pannelli fotovoltaici, inverter, batterie – restano un tassello fondamentale del percorso. Viene in aiuto la maturità del mercato, con prezzi più accessibili e grande varietà di componenti per massimizzare l’autoproduzione in ogni contesto applicativo. Così come la digitalizzazione sta trasformando l’architettura degli impianti e la loro connessione con case, edifici e mobilità sostenibile.
Anche gli esperti interpellati per lo studio “Filiere del futuro – 10 visioni sul futuro delle energie rinnovabili”, presentato da Fondazione Symbola e IEGroup a KEY – The Energy Transition Expo 2024, non hanno dubbi nel decretare l’energia solare come vincente nel paradigma della decarbonizzazione. Perché è una FER ormai “nota”: si progetta, si installa e si allaccia alla rete con investimenti che ritornano e competenze diffuse. Il fotovoltaico, insomma, mostra ottimi margini sia sul fronte di efficienza e rendimento, sia per riduzione dei costi operativi e risparmi in bolletta. Alla luce di ciò, abbiamo selezionato alcune proposte di pannelli fotovoltaici in scena a KEY 2024.
Proprio perché il dibattito sulla crescita delle rinnovabili è costellato di timori sulla dipendenza dalla Cina e sulla sovranità produttiva, il nostro viaggio inizia dall’Italia. Nello specifico dall’azienda cuneese Omnia Solar, che ha portato all‘appuntamento di Rimini quattro soluzioni con garanzia dai 30 ai 40 anni. Pannelli fotovoltaici di alta qualità per case, aziende e grandi installazioni, totalmente made in Italy.
A cominciare da Silver 410 Wp, modulo fotovoltaico ad alta efficienza per installazioni civili e commerciali che ospita 108 celle monocristalline con configurazione “half-cell”, tecnologia PERC e saldature fino a 11 busbar. Elegance 405 Wp, sempre monocristallino con 108 celle, è invece dedicato a installazioni sensibili dal punto di vista estetico. Si prosegue con Performance 660 Wp, pannello bifacciale a elevate prestazioni con 132 celle mono cristalline. Infine, i moduli fotovoltaici colorati frameless Iride, personalizzabili in tutta la gamma Ral.
Visitando KEY 2024, abbiamo anche notato l’interessante cambio di prospettiva di alcune aziende “storicamente” votate a tutt’altro tipo di produzione. È il caso di Unical, che tutti noi conosciamo per le soluzioni legate al comfort e che ha lanciato alcune novità dedicate alle rinnovabili. Ovvero, moduli fotovoltaici per soluzioni domestiche e professionali, inverter di stringa o ibridi monofase e trifase e sistemi di accumulo. Soffermandoci in questa sede sulla prima voce, ecco Multivolt 430 W-MF, soluzione monofacciale con finitura black frame e celle N-Type multi-busbar a semicella, che aumentano la riflettanza garantendo una maggiore potenza in uscita.
Grazie a queste caratteristiche, la superficie della cella offre ottime prestazioni di passivazione ed efficienza del limite fino al 28,7%. La tecnologia avanzata dei pannelli Unical ne massimizza le prestazioni anche in caso di scarsa illuminazione. I prodotti sono affidabili e resistenti, nonché certificati per resistere a 5400 Pa di carico di neve e 2400 Pa di vento.
Passiamo alle soluzioni bifacciali con Canadian Solar e il suo modulo N-type TOPBiHiKu6. Il quale offre potenza da 490 a 515 W, efficienza prossima al 23% e bifaccialità all’85. Inoltre, il basso coefficiente di bassa temperatura (Pmax), – 0,29%/°C, consente una produzione ideale anche in climi caldi. Anche qui, massima affidabilità con la resistenza ai carichi di neve fino a 5.400Pa e di vento fino a 2.400Pa. Nonché con la riduzione al minimo dell’impatto delle microfessure sul modulo.
Allo stand di Sunova Solar abbiamo invece trovato il pannello bifacciale in vetro, senza cornice, Zosma S Pro 260-275 W, con il 45% di trasmittanza. Anche in questo caso, si garantiscono ottime prestazioni in caso di basso irraggiamento, design elettrico ottimizzato e bassi coefficienti di temperatura. Il test triplo EL al 100% certifica la notevole riduzione del tasso di fessurazione.
Al 20° anno di attività, l’azienda slovena Bisol produce interamente in Europa, e commercializza anche in Italia, un’ampia gamma di pannelli fotovoltaici. Tra i best seller, anche i modelli premium Bisol Spectrum. Questi moduli leggeri e compatti sono dotati di celle o vetro colorati per soddisfare particolari esigenze estetiche. Le potenze da 255 a 350 Wp e le colorazioni Deep Red, Forest Green, Terracotta Orange e Alabaster White si affiancano idealmente a ogni requisito progettuale, in risposta a vincoli paesaggistici o altri limiti applicativi.
Altra miglioria tecnica, che riguarda tutti i prodotti Bisol, la cornice rinforzata. Il reparto R&D dell’azienda l’ha infatti riprogettata per renderla più sottile, aumentandone però al contempo resistenza e stabilità. Il lato posteriore allargato di 3mm e la sezione rinforzata garantiscono infatti la conformità alle norme IEC. Mentre la sezione ribassata ottimizza i costi di trasporto e riduce l’impatto ambientale del ciclo di vita del pannello.
Concludiamo la nostra panoramica con una tecnologia fondamentale per l’implementazione dei moduli fotovoltaici negli impianti di natura agricola. Parliamo dei Convert Trackers di Valmont: sistemi automatizzati, dal design robusto, che consentono ai pannelli di inseguire il sole nell’arco della giornata per massimizzarne la resa. In particolare, l’inseguitore solare monoassiale Convert-1P si adatta agilmente alla geografia e alla topografia del territorio, riducendo i costi di installazione e aumentando le prestazioni dell’impianti agrivoltaico. Il sistema monoassiale Convert-2P, seconda proposta Valmont, consente invece di ridurre il numero di pali per megawatt, aumentando l’accessibilità del sito. Riducendo, al contempo, i costi di manutenzione e di gestione dei motori e del sistema di controllo.