Sostenere la costruzione e la gestione in Italia di nuovi impianti agrivoltaici, per raggiungere una capacità totale di 1,04 GW e una produzione di energia elettrica di almeno 1 300 GWh/anno. E’ quanto prevede il nuovo regime di aiuti italiano che la Commissione Europea ha approvato ai sensi delle norme UE in materia di aiuti di Stato.
La misura rientra nella strategia italiana per ridurre le emissioni di gas a effetto serra e aumentare la quota di energie rinnovabili, in linea con gli obiettivi strategici dell’UE relativi al Green Deal europeo.
Il regime – spiega una nota della Commissione Europea – durerà fino al 31 dicembre 2024 e sarà parzialmente finanziato tramite il dispositivo per la ripresa e la resilienza (RRF), in seguito alla valutazione positiva del piano per la ripresa e la resilienza dell’Italia effettuata dalla Commissione e adottata dal Consiglio.
Ma nello specifico cosa prevede questa misura?
Nell’ambito del regime sull’agrivoltaico, l’aiuto sarà concesso ai produttori agricoli, cumulativamente, nelle seguenti modalità:
Le tariffe – precisa la nota della Commissione Europea – saranno determinate mediante una procedura di gara competitiva secondo il principio “pay-as-bid” (pagamento in base al prezzo di offerta), e assumeranno la forma di contratti bidirezionali per differenza. Il sostegno coprirà la differenza tra le tariffe incentivanti e i prezzi dell’energia.
In caso di prezzi elevati dell’energia interviene un meccanismo di recupero che consente il rimborso di qualsiasi importo superiore alle tariffe di incentivazione”.
“I progetti – prosegue la nota – saranno selezionati mediante una procedura di gara competitiva trasparente e non discriminatoria in cui i beneficiari concorreranno per l’importo più basso della tariffa di incentivazione necessaria per la realizzazione di un singolo progetto. Per beneficiare del regime, i fruitori devono diventare operativi prima del 30 giugno 2026”.
La Commissione ha valutato il regime sulla base delle norme dell’UE per gli aiuti di Stato, in particolare l’articolo 107, paragrafo 3, lettera c), del trattato sul funzionamento dell’Unione europea (“TFUE”), che consente agli Stati membri di sostenere lo sviluppo di talune attività economiche a determinate condizioni, e della disciplina in materia di aiuti di Stato a favore del clima, della tutela dell’ambiente e dell’energia 2022 (“disciplina CEEAG” – Climate, Energy and Environmental Aid Guidelines).
Nello specifico il via libera della Commissione è arrivato dopo aver valutato positivamente una serie di aspetti:
Secondo il commissario UE Didier Reynders, responsabile della politica di concorrenza il nuovo regime da 1,7 miliardi di euro, parzialmente finanziato dal dispositivo per la ripresa e la resilienza, consentirà al nostro Paese di sostenere un uso più efficiente dei terreni, abbinando agricoltura e produzione di energia rinnovabile. La misura, precisa in nota Reynders, contribuirà a rendere più green il settore agricolo e favorirà la transizione verso la neutralità climatica, in linea con gli obiettivi del Green Deal europeo”.