Mal comune mezzo gaudio, si dice per intendere che un problema appare meno difficile se a doverlo affrontare sono in tanti. Ma anche uno dei detti più popolari va incontro a qualche eccezione, perché quanto accaduto a marzo nelle vendite europee di auto elettriche pur configurando, appunto, un mal comune, non lascia spazio a nessuna porzione di gaudio per le nazioni che hanno contribuito a determinare questo risultato, in primis proprio l’Italia.
I dati sono quelli forniti periodicamente da ACEA – l’associazione europea dei produttori di automobili che rappresenta i 15 principali fabbricanti di automobili, furgoni, camion e autobus – ad illustrare l’andamento complessivo del mercato dell’auto nel nostro continente, per poi “vivisezionarlo” mettendo così in evidenza il comportamento delle sue varie componenti.
Ebbene, nel mese di marzo si è verificato un inconsueto calo nelle vendite complessive continentali delle auto elettriche, il che ha comportato una flessione di quasi un punto percentuale della relativa quota di mercato. Risultato invece opposto per le vendite europee delle ibride elettriche, cresciute in modo consistente fino a determinare un aumento di oltre tre punti percentuali della relativa quota di mercato.
Andamenti che vanno inseriti nel contesto generale del mercato automobilistico dell’UE, caratterizzato da un risultato negativo. Infatti, si è registrato il primo calo mensile dell’anno, con una flessione del 5,2% rispetto allo stesso periodo 2023 e circa 1 milione di unità vendute. “La tempistica delle vacanze di Pasqua – si legge nel comunicato ACEA – ha avuto un impatto negativo sulle vendite del mese scorso nella maggior parte dei mercati dell’UE, compresi i quattro maggiori: Germania (‑6,2%), Spagna (-4,7%), Italia (-3,7%) e Francia (-1,5%)”.
Concentrandosi sul segmento delle auto elettriche (BEV), nel mese di marzo le immatricolazioni sono diminuite dell’11,3%, attestandosi a quota 134.397 unità, amplificando quindi la flessione generale del mercato auto. Di conseguenza, come detto, la quota di mercato delle auto elettriche è scesa, dal 13,9% di marzo 2023 fino al 13% nello stesso mese dell’anno in corso.
In realtà, premesso che dell’Italia parleremo a seguire, l’andamento globale delle vendite BEV nel continente è frutto di tendenze a volte contrapposte. Ad esempio, limitandosi ai Paesi dell’Unione Europea con la maggior popolazione, alla forte flessione del mercato registrata a marzo in Germania (-28,9%), fa da contraltare l’aumento della Francia (+10,9%) mentre la Spagna si è mossa in territorio negativo (-2,8%).
Va comunque sottolineato come quello registrato nel mese di marzo, complici le festività pasquali, è fin qui l’unico inciampo del mercato BEV continentale. Lo dimostra il fatto che il primo trimestre del 2024 si è comunque concluso in modo positivo, con un totale di 332.999 nuove auto elettriche immatricolate, in aumento del 3,8% rispetto allo stesso trimestre dell’anno precedente.
Tutt’altra musica, come anticipato, nel comparto delle auto ibride elettriche (HEV) che a marzo ha registrato un aumento delle immatricolazioni del 12,6%, nonostante il calo generale del mercato. Una crescita che ha portato ad incrementare l’incidenza del comparto nel mercato globale dell’auto, che è salita dal 24,4% di marzo 2023 fino al 29% nello stesso mese 2024, con la vendita di 299.426 unità.
Guardando allo specifico nazionale, in Francia a marzo si è registrato un aumento significativo del 29,6%. Sostenuta anche la crescita della Spagna con un +17,6%, mentre è stato opposto il comportamento della Germania che però, rispetto al crollo del segmento BEV, nel caso delle auto ibride ha registrato un calo marginale dello 0,3%.
Nell’ambito dei veicoli con emissioni nulle o ridotte va considerato anche il comparto delle auto ibride plug-in (PHEV) che nel mese di marzo ha anch’esso evidenziato un andamento negativo.
Nel dettaglio, le vendite europee complessive sono diminuite del 6,5%, con Germania e Spagna che hanno registrato cali rispettivamente del 4,5% e del 6,6%. Consuntivo positivo anche in questo comparto per la Francia, seppur con un più modesto aumento del 3,6%. Nel totale, a marzo le PHEV costituivano il 7,1% del mercato auto complessivo (7,2% nello stesso periodo 2023) con 73.029 unità vendute.
Resta da descrivere la situazione del nostro Paese che, tornando all’apertura, pur ritrovandosi a marzo in una situazione di negatività condivisa, non ha davvero alcuna ragione per poter contare su un “mezzo gaudio”. Lo raccontano i dati di Motus-E che indicano un autentico crollo delle immatricolazioni dei veicoli elettrici, nonostante il raffronto avvenga con un mese di marzo 2023 che non era stato certo entusiasmante.
In particolare, a marzo le immatricolazioni delle auto elettriche sono state pari a 5.294 unità contro le 8.169 nello stesso periodo del 2023. Il saldo negativo di 2.875 unità equivale quindi ad una maxi flessione del 35,19%. Minore, inevitabilmente, anche la quota delle BEV nel mercato auto nazionale complessivo, scesa al 3,25% contro il 4,84% registrato nel mese di marzo 2023.
Per quanto attiene l’andamento del primo trimestre dell’anno, anche in questo caso campeggia il segno meno. Infatti, le immatricolazioni BEV hanno registrato una flessione del 19,2%, a 13.226 unità, con un conseguente calo della quota di mercato fino al 2,9% (contro il 3,8% del primo trimestre 2023). Infine, il parco dei veicoli elettrici circolanti in Italia al 31 marzo si è attestato a quota 231.575 unità.
