La filiera italiana delle rinnovabili si consolida sempre di più

Da uno studio di Fondazione Symbola e IEGroup emerge la continua crescita di un settore che ormai conta più di 37mila imprese con oltre la metà dell’attività concentrata in cinque regioni
La filiera italiana delle rinnovabili cresce in imprese e occupati

Del lavoro sulle “Filiere del Futuro” realizzato da Fondazione Symbola e IEGroup vi avevamo già parlato in occasione della sua presentazione durante la fiera KEY di Rimini. In quell’occasione ci si era concentrati sulle visioni del futuro illustrate da dieci protagonisti della transizione energetica. Adesso è invece possibile soffermarsi sul rapporto che è stato realizzato.

La particolarità dello studio consiste nell’analisi di quel che si trova a monte delle performance ottenute dalle fonti rinnovabili nel nostro Paese, il che significa occuparsi soprattutto delle imprese e della forza lavoro. Non senza, comunque, aver prima delineato lo scenario relativo all’andamento del settore nel 2023.

Prevalenza del fotovoltaico

L’anno scorso il nostro Paese ha raggiunto una potenza installata da fonti rinnovabili di circa 70 GW. La suddivisione registra la prevalenza del fotovoltaico (30,28 GW) seguito da idroelettrico (21,73 GW), eolico (12,34 GW), bioenergie e geotermico (4,95 GW). Ed ancora, nel 2023 la capacità rinnovabile in esercizio è aumentata di 5.677 MW, un valore dell’87% superiore a quello analogo dell’anno precedente.

filiera italiana delle rinnovabili suddivisa per tipologia

“L’Italia è dunque in linea con il trend mondiale – si legge nel rapporto – e vede un’accelerazione importante di rinnovabili installate, principalmente per una questione di competitività dei costi e caratteristiche geografiche del nostro Paese. In Italia è cresciuta soprattutto la diffusione di impianti di piccole dimensioni, anticipando un trend che, secondo gli esperti, presto si diffonderà in molte altre nazioni”.

Filiera italiana delle rinnovabili: crescita delle imprese

Dietro i numeri, come detto, c’è una filiera delle rinnovabili che in Italia, per quanto giovane, è già di tutto rispetto. Sono infatti 37.655 le imprese attive o potenzialmente attive rispetto alle 33.257 dell’anno precedente. L’incremento derivante è quindi del 13,2%, con quasi 4.400 imprese in più presenti nella filiera. Quanto alla fonte rinnovabile oggetto dell’attività, prevale il fotovoltaico seguito da eolico, bioenergie e idroelettrico.

Filiera italiana delle rinnovabili: settori

L’analisi offre una visione dettagliata dei vari settori di intervento delle aziende operanti nelle rinnovabili. Settori che includono:

  • l’installazione e la manutenzione (39,2%),
  • la generazione di energia (13,8%),
  • il commercio (12,3%), la produzione manifatturiera (9,6%),
  • l’affitto e la gestione immobiliare (6,4%),
  • le attività di consulenza, collaudo e monitoraggio (6,1%).

Le regioni con più aziende

In relazione alla distribuzione territoriale, oltre un terzo delle aziende ha sede in Lombardia, Lazio e Campania. La Lombardia è in testa con 6.035 imprese, ovvero il 16,0% del totale nazionale, seguita dal Lazio con 4.084 aziende e una quota del 10,8%. La Campania si colloca al terzo posto con 3.490 imprese (9,3%). Troviamo poi Sicilia (3.018 imprese e 8,0%) e Veneto (2.981 e 7,9%). Cinque regioni che raccolgono oltre la metà del totale delle imprese (52,1%).

Andando più nel dettaglio, la provincia di Roma si afferma come la principale nella filiera delle rinnovabili contando ben 3.096 aziende, equivalenti all’8,2% del totale nazionale. Al secondo posto troviamo Milano, con 2.748 imprese (pari al 7,3%), seguita da Napoli (1.569, 4,2%), Bolzano (1.220, 3,2%) e Torino (1.098, 2,9%).

Caratteristiche dimensionali

Le imprese attive nel settore delle energie rinnovabili solitamente evidenziano una presenza occupazionale superiore rispetto alla media. Un’indicazione che si deduce chiaramente dall’analisi della distribuzione delle dimensioni aziendali. Infatti, emerge una presenza minoritaria di aziende con meno di 9 dipendenti con invece una maggiore concentrazione nelle classi dimensionali più ampie.

Dimensione delle imprese della filiera delle rinnovabili

Sono dati, sottolinea lo studio, che “confermano quanto sia attiva la filiera delle rinnovabili in Italia, già un’eccellenza a livello mondiale per l’elevata qualità e il grado di innovazione delle linee di produzione. L’Italia con il 3% dell’export mondiale è il sesto Paese esportatore di tecnologie rinnovabili. Inoltre, circa il 25% della produzione europea di moltiplicatori di velocità e oltre il 30% della produzione di parti elettriche per macchine è realizzata in Italia”.

Sguardo al futuro delle rinnovabili

Nello studio viene inoltre tratteggiato a grandi linee, attraverso numeri e tendenze, il futuro delle rinnovabili con le conseguenti ricadute in termini di competitività, innovazione e lavoro. Un percorso che potrebbe generare, da qui al 2030, oltre 360 miliardi di euro di valore aggiunto e 540.000 nuovi posti di lavoro nel settore elettrico e nella sua filiera industriale.

“La crescita delle rinnovabili – si afferma nel rapporto di Fondazione Symbola e IEGroup –, anche grazie alla diffusione delle Comunità Energetiche che trovano largo interesse nel Paese, permetterà di rafforzare le comunità territoriali, migliorare la nostra indipendenza energetica, aumentare la stabilità finanziaria del Paese, riducendo i costi a medio termine per famiglie e imprese”.

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Leonardo Barbini

Copywriter ed editorialista di Elettricomagazine.it, appassionato di tecnologia. Da anni segue le tematiche della mobilità elettrica, della transizione energetica e della sostenibilità
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