Tecnologie per la ricarica di veicoli elettrici in mostra a E-Charge

In occasione di E-Charge a Bologna abbiamo apprezzato diverse soluzioni per la ricarica di veicoli elettrici. Ecco un resoconto di quanto visto in fiera.
Ricarica auto elettrica

Dopo le batterie, il tema più dibattuto in merito alla mobilità elettrica riguarda l’infrastruttura di ricarica, più comunemente definita colonnine di ricarica. Cruciale per assicurare l’autonomia necessaria ai veicoli elettrici durante i tragitti più lunghi, soffre da sempre di atrofia congenita: non sono mai abbastanza, né sufficientemente potenti.

Ma è davvero così? Le più recenti statistiche (settembre 2023) di Motus-E, associazione italiana costituita da operatori industriali, filiera automotive e mondo accademico nel settore della mobilità elettrica, parlano di circa 47.000 punti di ricarica a uso pubblico, 3.400 dei quali ad alta potenza (superiore a 100 kW DC), 2.400 a media potenza (tra 44 e 99 kW DC) e i rimanenti 41.000 sotto la soglia dei 43 kW in corrente alternata. Ben 850 di questi (il 60% dei quali con potenza superiore ai 150 kW) sono collocati sulla rete autostradale.

Costante la crescita nel corso degli anni, con una accelerazione negli ultimi mesi che ha portato, appunto, a superare le 47.000 unità. C’è quindi da preoccuparsi e farsi prendere dalla ansia da autonomia? Difficile dare una risposta obiettiva, ma tecnologia e servizi non si fermano. Ne abbiamo avuto conferma visitando E-Charge, fiera di Bologna dedicata proprio a questa tematica.

Offerta completa e ad alte prestazioni da Phoenix Contact

Il mondo della mobilità elettrica si evolve con una rapidità impressionante sia in termini di prodotti, sia di esigenze che il mercato stesso evidenzia sotto forma di limiti o paure.

Valter Traversa Sales Manager Smart Mobility Phoenix Contact
Valter Traversa, Sales Manager Smart Mobility di Phoenix Contact

“Quello della ricarica elettrica è uno di questi temi. – conferma Valter Traversa, Sales Manager Smart Mobility di Phoenix Contact – Siamo in questo settore dal 2013, abbiamo vissuto a gran parte di questa evoluzione e vi abbiamo contribuito offrendo componenti e soluzioni dedicate. Anche perché, a dirla tutta, buona parte di questi problemi sono ormai superati: oggi possiamo fermarci a fare una sosta in autogrill e nel frattempo ricaricare all’80% una batteria scarica in meno di mezz’ora. Certo le potenze si sono alzate molto, e da questo punto di vista il nostro contributo è stato determinante. Per esempio, offriamo prese di ricarica in grado di lavorare con picchi fino a 500 Ampere. Lo stesso vale per i cavi e per la componentistica presente nelle colonnine. Affidarsi a soluzioni di qualità come le nostre significa poter contare su elevate prestazioni e alta affidabilità: se pensiamo che i costruttori di colonnine forniscono clienti che installano centinaia di punti all’interno di una nazione, di un continente o addirittura in tutto il mondo, l’ultimo problema con il quale vogliono confrontarsi è quello di un guasto e di un richiamo! Inoltre, offriamo anche l’hardware di gestione e il relativo software; in questo modo c’è l’assoluta certezza della compatibilità tra i diversi componenti e l’affidabilità del sistema. Qualunque sia l’esigenza, siamo in grado di aiutare il cliente nello sviluppo della propria soluzione dall’inizio fino al post-vendita. Un dettaglio non comune, merito del gruppo che ho l’onore di coordinare, all’interno del quale ci sono tutte le competenze necessarie e che può contare a sua volta sul supporto del quartier generale in Germania”.

Installazione, gestione e manutenzione? Ci pensa Powy

Powy è un charging point operator nato nel 2018 per volere di Andrea Brentan e Federico Fea e reso pienamente operativo nel 2021. L’obiettivo? Dare vita a una infrastruttura performante, capillare e soprattutto svincolata dai tipici costi sostenuti da chi vuole dotare la propria struttura di un punto di ricarica.

Lodovico Cavazza Isolani Chief Business Development Officier Powy
Lodovico Cavazza Isolani, Chief Business Development Officier di Powy

“Ad oggi abbiamo installato più di 450 punti di ricarica e ne abbiamo contrattualizzati più di 1.700 tra Italia e Spagna, ottenendo così importanti risultati in un tempo relativamente breve. – spiega Lodovico Cavazza Isolani, Chief Business Development Officer di Powy – Di fatto ci occupiamo dell’installazione e della gestione dell’infrastruttura di ricarica con nostri capitali, rendendo in tal modo l’operazione svincolata da Capex e Opex per i nostri clienti. Pensiamo ad amministrazioni pubbliche come ospedali o scuole, ma anche a centri commerciali, impianti sportivi, hotel, ristoranti e altri ambienti dotati di spazi adeguati e con una domanda importante dal punto di vista della ricarica di veicoli elettrici. Ci occupiamo dell’installazione e della manutenzione, inclusa l’assistenza clienti 24 ore su 24 multilingue e con una formula di revenue share con chi ci ospita a fronte di una concessione pluriennale dello spazio necessario. Vantiamo anche importanti partnership, come quella con Stellantis: pur mantenendo l’infrastruttura di carica assolutamente aperta a tutti gli utenti, i clienti Stellantis possono contare su un vantaggio economico sulle tariffe. Insomma, una condizione che porta vantaggi per tutti e che è in linea con le aspettative legate alla diffusione della mobilità elettrica”.

La proposta di “strumenti del mestiere” di CalPower

Installare e verificare i punti di ricarica è una attività che richiede una specifica attrezzatura. Per questo CalPower, distributore specializzato in soluzioni innovative per la misura e il controllo, ha portato a E-Charge una selezione della propria offerta dedicata agli installatori elettrici, in particolare a quelli impegnati nel mondo dell’e-mobility.

Franco Zanella Product Manager CalPower
Franco Zanella, Product Manager di CalPower

“Che si tratti di installarla da zero, attivarla, testarla o ripararla, una colonnina necessita di adeguati strumenti. – conferma Franco Zanella, Product Manager di CalPower – Per questo proponiamo in fiera Mini Charger Tester, un tester portatile per stazioni di ricarica EV. È realmente trasportabile, grazie alle dimensioni di una comune valigia e alla presenza di robuste ruote. È inoltre pensato per simulare veicoli elettrici conduttivi con CCS (DIN 70121, ISO 15118) e CHAdeMO 1.2 e, in opzione, in AC o GB/T DC-Cina. La simulazione avviene in automatico sia sulla comunicazione, sia sul circuito di carico; in questo modo non è richiesto un computer aggiuntivo. Su DC-CCS possono inoltre essere eseguiti test di sicurezza EVSE utili per verificare il riconoscimento di potenziali guasti nell’isolamento e di Fault Injection su linee di segnale (PE cut, CP short). Al termine dei test, possono essere stampati report con logo personalizzato”.

Con E-Gap, è la colonnina che va al veicolo

Siamo stati previdenti nel mantenere carica la batteria della nostra vettura ma, come sappiamo, può capitare di trovarsi in difficoltà e di aver bisogno di un “rabbocco” al volo. È un’esigenza che E-Gap ha previsto e risolto con una serie di prodotti e servizi appositamente studiati, insieme a un dispositivo che risolve anche il problema dell’allacciamento alla rete elettrica.

Filippo de Blasio Business Development Manager E-Gap
Filippo de Blasio, Business Development Manager di E-Gap

“Ci sono due elementi che spiccano nel nostro stand in fiera. – evidenzia Filippo de Blasio, Business Development Manager di E-Gap – Un furgoncino e una colonnina di ricarica. Ma le cose non sono esattamente come le vediamo. Il furgone, ad esempio, è un veicolo elettrico che contiene una batteria ad alta capacità; siamo così in grado di raggiungere i clienti abbonati e di occuparci della ricarica del loro mezzo anche in luoghi nei quali non è presente una colonnina tradizionale. Si tratta a tutti gli effetti di una colonnina di ricarica su ruote che, tramite app, può essere prenotata geolocalizzandosi o indicando uno specifico luogo. A quel punto, entro massimo 90 minuti arriva il nostro personale a occuparsi del rifornimento! Al momento siamo operativi a Roma, Milano, Bologna, Torino, Trento e Verona, ma puntiamo a espanderci ulteriormente. Offriamo poi un altro interessante servizio, chiamato E-Gap Fast, che prevede l’installazione di una colonnina di ricarica capace di erogare fino a 150 kW di potenza, anche suddivisi su due veicoli collegati contemporaneamente o 5 wallbox da 22 kW, grazie alla presenza di un sistema di accumulo integrato da 194 kWh. È ideale per chi necessita ad esempio di una infrastruttura temporanea o non ha sufficiente potenza per alimentare colonnine tradizionali. Per l’uso durante periodi prolungati, possiamo inoltre occuparci della sostituzione periodica delle batterie (battery swap). Ultimo dettaglio: può essere fornito con uno schermo led di grandi dimensioni pensato per veicolare messaggi pubblicitari o informativi del cliente. C’è poi E-Gap Trolley, un sistema di ricarica portatile con batteria integrata che fornisce un’autonomia di circa 25 km in 30 minuti. Pensiamo ad esempio a un carro attrezzi o a un veicolo per le emergenze che debba soccorrere un mezzo elettrico rimasto senza energia residua: in questo modo si evita di doverlo trainare alla più vicina stazione di ricarica, con evidente risparmio di tempo e di costi per tutti”.

Focus sulla ricarica elettrica per Carlo Gavazzi

La bontà di una infrastruttura di ricarica è data anche dalla qualità dei componenti utilizzati. Per la Carlo Gavazzi la mobilità elettrica è uno dei settori di riferimento, sui quali investe costantemente per offrire soluzioni affidabili e performanti. Lo dimostra il team al completo presente allo stand a E-Charge, nel quale ci hanno accolti (da sinistra a destra nella foto) Bruno Rebora (General Manager di Carlo Gavazzi SpA), Jean-Marc Théolier (CEO del gruppo), Fabrizio Merz (Director of Control Line) e Alessio Costantini (International Product Manager).

Carlo Gavazzi team e-charge
Il team della Carlo Gavazzi presente a E-Charge

“Sviluppato nel Competence Center italiano della Carlo Gavazzi, DCT1 è la risposta alla crescente richiesta di soluzioni per la misura in DC all’interno di sistemi di ricarica fast, ultrafast e hyperfast, capaci di spingersi ben oltre i 300 kW di potenza e fino a 600 A di corrente. – ci hanno spiegato allo stand – L’alternativa attuale è basata su timer per il pagamento in base al tempo di connessione tra veicolo e colonnina o con contatori CA a monte, che però possono far pagare all’utente finale anche le perdite di potenza del sistema. DCT1 rappresenta invece una soluzione flessibile, semplice, compatta e di facile integrazione per la misurazione dell’energia erogata dai caricabatterie a elevata potenza. Tra l’altro DCT1 consente di certificare l’impianto secondo le leggi statunitensi e tedesche e può dunque essere utilizzato per uso legale in diversi Paesi europei, in attesa di una regolamentazione comunitaria armonizzata e comune. Oltre a soddisfare le applicazioni di ricarica rapida dei veicoli elettrici, DCT1 può essere utilizzato anche per monitorare lo scambio di energia DC nelle microreti e per applicazioni di accumulo, oltre che per fornire informazioni sulla ripartizione dei costi”.

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Andrea Pagani

Giornalista tecnico, da 25 anni mi occupo della realizzazione di prodotti editoriali (carta, video, web) per vari settori applicativi: dal manifatturiero all'impiantistica, fino all'e-mobility.
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