“Watts to Wheels” è il suggestivo incipit di un recente approfondimento di Irena (l’Agenzia internazionale per le energie rinnovabili) sull’evoluzione della mobilità green. “Energia alle ruote”, perché nella visione dell’Agenzia l’innovazione delle batterie dedicate ai veicoli elettrici rappresenta la vera chiave per innescare l’attesa rivoluzione nei trasporti.
L’analisi di Irena inizia con una considerazione che bisogna sempre tenere bene a mente: aumentare la diffusione dei veicoli elettrici (EV) è un fattore fondamentale per accelerare la transizione energetica basata sulle energie rinnovabili e portarci sulla strada del contenimento al grado e mezzo di temperatura dell’innalzamento climatico.
Da qui un’altra riflessione importante: la progressiva diffusione dei veicoli elettrici non soltanto riduce le emissioni globali sostituendo i mezzi alimentati con i combustibili fossili, ma rende maggiormente flessibile l’intero sistema energetico consentendo una più ampia integrazione e sfruttamento della produzione da rinnovabili, anche in questo caso con un impatto significativo sulle emissioni.
Secondo lo scenario dell’Agenzia, per arrivare al menzionato obiettivo del grado e mezzo di temperatura, il numero di autovetture elettriche dovrà crescere vertiginosamente da qui fino alla metà del secolo. In particolare, già entro la fine del 2030 il target è quello di raggiungere 360 milioni di unità entro la fine del 2030, per poi arrivare a quota 2,1 miliardi entro il 2050.
Una transizione imponente che sarà innescata, agevolata e velocizzata da una serie di componenti. Elementi che Irena identifica nei divieti previsti sulla vendita di nuovi veicoli alimentati a combustibili fossili, negli obiettivi di emissioni nette zero per i veicoli, nelle politiche climatiche e nelle altre normative legate al contenimento dell’inquinamento.
Naturalmente non è tutto qui, nel senso che limitandosi a questa esposizione la sostituzione dei mezzi “fossili” con quelli elettrici apparirebbe un evento già largamente predeterminato. In realtà, l’analisi Irena evidenzia che esistono delle barriere significative da superare. Ad esempio, per concretizzare lo scenario di 1,5 gradi è necessario un colossale investimento globale in infrastrutture di ricarica elettrica pari a 9mila miliardi di dollari fino al 2050.
Ma un problema ancora maggiore, che però allo stesso tempo rappresenta una gigantesca opportunità, è legato alla tecnologia delle batterie, con la necessità di estenderne la potenzialità d’utilizzo andando ben oltre il loro ruolo “naturale”, che è quello di generare l’energia elettrica necessaria allo spostamento dei veicoli su strada.
“Un’innovazione chiave – si legge nell’approfondimento “Energia alle ruote –Watts to Wheels” dell’Agenzia – è la conversione delle batterie per la mobilità in sistemi di accumulo dell’energia che possono consentire di integrare più elettricità eolica e solare fotovoltaica nelle reti elettriche. Questa innovazione sblocca un potente circolo virtuoso, in cui più elettricità rinnovabile può essere integrata nelle reti elettriche, proprio mentre tale elettricità pulita viene anche utilizzata per alimentare i veicoli elettrici, un vero scenario vantaggioso per tutti”.
Al riguardo, si cita l’esempio della California, attualmente una delle regioni leader a livello mondiale nella transizione verso i veicoli elettrici e a emissioni zero, che ha già adottato questo approccio sulle batterie come parte della sua strategia di elettrificazione intelligente.
“Al giorno d’oggi – sottolinea Irena -, la California sta implementando sia la ricarica unidirezionale che bidirezionale, con diversi progetti e progetti pilota che stanno testando l’integrazione tra veicolo e rete. L’operatore di sistema indipendente dello stato (CAISO) consente ai veicoli elettrici di partecipare come risorsa di risposta alla domanda nel mercato energetico all’ingrosso dello Stato”.
Parallelamente, la California Public Utilities Commission ha preparato nuove regole che consentono un più rapido utilizzo delle risorse energetiche distribuite. “Tutto ciò – è la conclusione – rappresenta un esempio riuscito di applicazione dell’approccio di innovazione sistemica per realizzare un’elettrificazione intelligente del sistema energetico”.
Ci sono poi gli aspetti, se vogliamo più tradizionali, legati all’innovazione tecnologica delle batterie dedicate alla mobilità elettrica. L’Agenzia internazionale per le energie rinnovabili evidenzia come in tema di autonomia e durata delle operazioni di ricarica sono già stati compiuti dei significativi progressi che vanno però ulteriormente ampliati.
“Le batterie per i nuovi veicoli elettrici – si legge nell’analisi Watts to Wheels – forniscono già una buona autonomia, con i modelli più performanti che offrono 800 km, mentre alcuni modelli possono essere caricati in un’ora. Allo stesso tempo, i prezzi sono scesi drasticamente, da 1.200 dollari/kWh nel 2010 per le batterie agli ioni di litio a 132 dollari/kWh nel 2021. La priorità continua a essere la riduzione dei costi, l’aumento dell’autonomia e l’abbreviazione dei cicli di ricarica”.
