Auto elettrica: i dubbi degli italiani sono superabili?

Oltre un italiano su due sarebbe interessato ad acquistare un’auto elettrica: l'Osservatorio Continental Mobilità e Sicurezza 2021 ha indagato il vissuto, le percezioni, le aspettative dei consumatori
Auto elettrica: i dubbi degli italiani

L’Osservatorio Continental Mobilità e Sicurezza 2021 nasce per fotografare l’attuale situazione del settore automotive da un determinato punto di vista. Quest’anno il focus è sull’auto elettrica e su come questa viene percepita dalla popolazione italiana.

Il 1990 può essere considerato l’anno zero delle emissioni: è da allora, infatti, che vengono misurate in modo scientifico e costante. Il primo obiettivo, e forse il più ambizioso, è quello di abbattere entro il 2030 il 55% delle emissioni nocive. Per il 2035 si punta ad azzerare le emissioni dalle nuove automobili e nel 2050 si cerca la neutralità dell’effetto dell’uomo per quanto riguarda la mobilità.

Ma gli italiani sono pronti a questo cambiamento? Sono informati e si interessano alla nuova mobilità? Per rispondere a queste domande è stata effettuata una ricerca da Euromedia Research su un campione di 3.000 italiani maggiorenni. Sono stati indagati il vissuto, le percezioni, le aspettative dei consumatori relativamente all’auto elettrica.

Osservatorio Continental 2021: gli italiani sono pronti all'auto elettrica?

Alessandra Ghisleri, direttrice della società che ha eseguito i rilevamenti ha evidenziato che gli italiani sono propensi e incuriositi dalla svolta elettrica ma non ancora pronti ad affidarsi completamente a questa nuova frontiera. I tempi non saranno brevi perché il salto diretto verso l’elettrico è e sarà molto complicato.

“Abbiamo suddiviso i dati per generazioni, partendo dai più giovani (la cosiddetta Generazione Z, nel nostro caso dai 18 ai 26 anni per includere solo quelli potenzialmente patentati), per salire alle Generazione Y (fra i 27 e i 41 anni), la Generazione X (tra i 42 e i 55 anni) e infine i Baby Boomers (dai 57 ai 72 anni). Si tratta di dati utili per comprendere al meglio la complessità dei parametri in gioco e capire le proporzioni nelle diverse fasce di popolazione”.

“Un’altra informazione importante riguarda la distribuzione della popolazione. – aggiunge Alessandra Ghisleri – Più di 30 milioni di italiani risiedono in provincia, in pratica circa 17 milioni di famiglie. Si tratta di un dato utile per valutare al meglio il rapporto con il tessuto sociale italiano in base alla ripartizione in città metropolitana, capoluogo e provincia”.

I numeri dell’Osservatorio Continental 2021

Le prime risposte alle domande dell’Osservatorio Continental evidenzia che il 66,1% degli intervistati sarebbe interessato ad acquistare un’auto elettrica, il 12,1% ha provato a guidarne una, l’86,2% possiede un’auto personale ma solo lo 0,8% di queste è elettrica.
Si ritiene informato il 63,7% degli intervistati, mentre gli interessati sull’argomento sono quasi il 77%. I più attenti risultano essere quelli che desiderano comprare un’auto elettrica e che magari ne hanno già guidata una.
“Ma il dato fondamentale è un altro: abbiamo posto alcune domande per capire il livello di conoscenza delle tecnologie alla base delle auto di nuova generazione, e il 76,7% ha identificato correttamente un’auto ibrida definendola una automobile con una alimentazione elettrica e a benzina o a gasolio che si attivano a seconda delle circostanze. Ben il 74,7% ha identificato correttamente un’auto elettrica, mentre solo il 47% ha identificato una auto ibrida plug-in, cioè ricaricabile anche attraverso una presa di corrente.

Qui iniziamo a capire che manca un certo livello di conoscenza utile per incentivare non solo l’acquisto, ma anche la diffusione delle auto elettriche”.

Osservatorio continental emobility

È una questione di cambio di mentalità

Sempre secondo i dati raccolti dall’Osservatorio Continental, per 1 italiano su 3 l’auto elettrica è quella che cambierà il mondo dell’automobile e degli automobilisti. Il 19,7% è convinto che sia uguale alle altre automobili, mentre il 17,7% afferma si tratti di una auto di lusso e che solo pochi potranno permettersela. Infine, per il 16,5% cambierà il modo di viaggiare e di organizzare i viaggi, mentre per l’11,8% è alternativa a quella endotermica.

La Generazione Z (18-26 anni in questo caso) e la Generazione X (tra i 42 e i 55 anni) si sono concentrati nella prima risposta, in particolare per è interessato all’acquisto e guarda con attenzione il mondo dell’automobile elettrica. Di questi, il dato importante è che molti sono residenti in una città o in un’area metropolitana.
Di questi, il 19,7% di chi afferma che si tratti di un’auto come le altre, appartiene alla Generazione Z: una fascia d’età molto attenta a cambiamenti climatici, come dimostrano attivisti come Greta Thunberg.

I Baby Boomers sono tra i più restii nei confronti dell’elettrico; anche chi ha provato a guidarne una, le considera auto di lusso e quindi alla portata di pochi. Quelli che invece pensano che cambieranno il modo di viaggiare e la pianificazione dei viaggi abitano nei capoluoghi e appartengono in particolare alla Generazione Y (27-41 anni).
Alla domanda se viaggiare con una auto elettrica sia uguale a quanto avviene con un modello tradizionale, il 52,4% pensa sia maggiormente indicata per viaggi brevi, come spostamenti in città o all’interno di aree metropolitane. La Generazione Z interessata all’acquisto pensa di guidarla proprio all’interno delle città metropolitane.

La mobilità elettrica è un’ottima soluzione, ma cambia il modo di viaggiare perché occorre programmare i viaggi extra-urbani, in particolare per quelli più lunghi. Questo lo pensa il 40% circa degli intervistati.

“Tra questi contiamo principalmente le persone che risiedono nei capoluoghi di provincia e che hanno già provato a guidarle, – aggiunge Alessandra Ghisleri – ma sono soprattutto i Baby Boomers ad essere più scettici nei confronti delle auto elettriche. L’80,6% dice infatti che per intraprendere un viaggio extra-urbano è necessario pianificare nei minimi dettagli tutto il percorso, le tempistiche, le cariche e anche dove ci si può fermare”.

Osservatorio Continental: auto elettrica costosa

Opinioni contrastanti: colpa della poca conoscenza?

È stato chiesto agli intervistati se fossero d’accordo o meno con alcune frasi. Le risposte sono interessanti perché mostrano un certo margine di miglioramento in termini di conoscenza del settore.
L’affermazione “la gestione di una auto elettrica è più economica di quella di una auto con motore a scoppio” mostra due dati interessanti: innanzitutto il 42,8% la condivide, ma circa 1 italiano su 5 non sa rispondere. Si torna quindi al livello di conoscenza del settore, che deve essere incrementato.
“L’auto elettrica risolverà i problemi di mobilità nei prossimi 5 anni”: questa affermazione non viene condivisa da 1 italiano su 2.
“L’auto elettrica risolverà i problemi di inquinamento ambientale”: affermazione condivisa dal 60% degli italiani.
“I costi di manutenzione di una auto elettrica sono superiori a quelli di una auto endotermica”: ne è convinto il 51,6% degli intervistati, ma ancora c’è un 20% circa che non sa rispondere.
“L’auto elettrica ha prezzi adeguati in base al budget pianificato per cambiare la propria vettura”: in questo caso il 63% degli interpellati non condivide l’affermazione.

I punti di forza dell’auto elettrica

Tra i punti di forza riconosciuti dal campione intervistato, il 43,8% segnala si tratti di dispositivi che non inquinano l’ambiente. Al secondo posto ci sono il comfort e la silenziosità, seguite dal fatto che possono essere utilizzate anche nelle aree a traffico limitato (25%), che nel momento dell’acquisto si possa usufruire di un incentivo (23,8%), che possono essere caricate completamente tramite una fonte elettrica a piacere (22,9%), e che non siano soggette al pagamento del bollo.
Importante anche la questione economica legata all’utilizzo: il 17,6% è d’accordo sul fatto che una vettura elettrica abbia un costo inferiore per km percorso rispetto alle auto tradizionali.

Punti di Forza auto elettrica - Osservatorio Continental

Fonte Osservatorio Continental Mobilità e Sicurezza 2021

I punti deboli dell’auto elettrica

Diversi anche i punti negativi rilevati durante le interviste.
La prima e più evidente è legata al prezzo di acquisto: per il 43,9% le auto elettriche costano troppo. A seguire, vengono segnalati l’autonomia limitata (38,7%), la quota di diffusione delle colonnine di ricarica (37,4%), il potenziale inquinamento dovuto allo smaltimento delle batterie esauste (28%) e il tempo di ricarica troppo lungo (27,3%).
Infine, circa 1 italiano su 5 segnala che l’utilizzo di un’auto elettrica implica troppe pianificazioni per gli spostamenti extra-urbani e che non sempre sia possibile installare una wall box nella propria abitazione.

punti deboli auto elettrica Osservatorio continental

Un potenziale importante

Il 55% degli intervistati si dice realmente interessato all’acquisto di un’auto elettrica. Il 10,6% non solo si è già informato, ma è andato da un concessionario o ha parlato con qualcuno che ne possiede una. Il 33,9%, invece, non la comprerebbe assolutamente.
Gli interessati sono i più giovani, che vivono perlopiù in provincia e che hanno già parlato anche con un concessionario.
I meno interessati sono i più anziani, i Baby Boomers, e quelli che abitano nelle città metropolitane soprattutto del nord. Ma perché non sono interessati a comprare un’auto elettrica?
In primo luogo il costo, ma anche l’autonomia, le batterie, la ricarica e la scarsa disponibilità di colonnine. Tutte voci già viste nell’elenco dei punti di debolezza delle auto elettriche.
Con gli incentivi il 30% di persone che al momento non sono interessate prenderebbero in considerazione l’acquisto. Stiamo parlando di un potenziale di circa 4 milioni e mezzo di persone, in particolari giovani e che risiedono in provincia.
Quasi il 70% non ha ancora avuto l’occasione di provarne una: un dato che mostra quanto la mancata conoscenza di questi prodotti possa influenzare le decisioni dei consumatori.
Chi l’ha provata cosa ne pensa? Innanzitutto stupisce la silenziosità, mentre al secondo posto si piazzano l’accelerazione e lo stupore nello scoprire le prestazioni di un’auto elettrica.

emobility e ricarica Elettrica

Auto elettrica: le opportunità per il futuro

Tra 10 anni il parco macchine sarà del 37,2% ancora di tipo ibrido o ibrido plug-in, l’endotermico al 16,5%, l’elettrico a batteria il 16,4%, le celle a combustibile rappresenteranno l’8,6% del parco circolante e quelle a gas naturale il 5,2%.
Alla domanda diretta “secondo voi il mercato dell’auto sarà pronto?”, il 55% ha risposto affermativamente. Certo, chi vive in una città è più abituato a imbattersi in colonnine di ricarica; in valori assoluti, 11 milioni di persone non hanno mai fatto caso alla presenza di colonnine, ma il 60% degli intervistati valuta che il PNRR potrà sbloccare questa situazione.

La maggior parte dei consumatori è potenzialmente pronta, ma deve essere rassicurata non solo sul tema dei costi, ma anche su come funzionano le batterie, come e dove ricaricare ecc. Da questo punto di vista, la rete dei concessionari ha la grande opportunità di poter “istruire” le persone anche attraverso dei test drive.
“Visto il notevole salto tecnologico, ci si aspetta tempistiche non certo brevi. – ha concluso Alessandra Ghisleri – Ma una cosa è certa: se conosci un prodotto, puoi prenderlo in considerazione con maggiore consapevolezza”.

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Alessia Varalda

Ingegnere elettrotecnico con esperienza come Project Manager presso un'importante multinazionale attiva nel settore dell'energia e dell'automazione. La curiosità verso le tecnologie innovative e le soluzioni all'avanguardia nel mondo delle energie (tradizionali e rinnovabili) mi ha portata a lavorare per 14 anni presso un importante editore di riviste tecniche di settore scrivendo di home&building automation, illuminazione, comfort, efficienza energetica e sostenibilità.
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