Le energie rinnovabili continuano a registrare a livello globale numeri da record. Nel primo semestre del 2023 i nuovi investimenti nel settore si sono attestati a quota 358 miliardi di dollari, con una crescita del 22% rispetto allo stesso periodo del 2022. Il dato rappresenta inoltre il massimo storico mai registrato dal comparto in un periodo di 6 mesi consecutivi.
A segnare una forte crescita sono anche gli impegni di investimento in Venture capital e private equity verso società di energia rinnovabile. In questo caso il dato raggiunto è 10,4 miliardi di dollari nella prima metà del 2023, in aumento del 25% rispetto alla prima metà del 2022.
A tracciare questo quadro è il Renewable Energy Investment Tracker di BloombergNEF, pubblicato a fine agosto.
Lo studio conferma ancora una volta il ruolo da protagonista della Cina, che ha continuato a rappresentare il mercato più importante nel primo semestre del 2023 con 117 miliardi di dollari di nuovi investimenti, cifra in crescita del 16% rispetto allo stesso periodo del 2022.
Gli Stati Uniti, invece, hanno registrato 36 miliardi di dollari di investimenti, mentre per la Germania il dato si è fermato a quota 11,9 miliardi di dollari.
Una crescita senza precedenti, dunque, quella che ha interessato il comparto delle rinnovabili nel primo semestre di quest’anno. A contribuire in modo determinante a questo trend positivo è stato in particolare il comparto dell’energia solare che ha visto, come sottolinea il report, “numeri stellari”.
Nello specifico, parliamo di un totale di 239 miliardi di dollari di investimenti in sistemi su larga e piccola scala, pari a due terzi degli investimenti totali globali in energie rinnovabili. Il tutto con “uno sbalorditivo aumento” del 43% rispetto al primo semestre del 2022.
Anche in questo caso a primeggiare è stata la Cina, che ha rappresentato circa la metà di tutti gli investimenti nel settore solare su larga e piccola scala nella prima metà del 2023. Ciò, secondo BloombergNEF, è dovuto principalmente ai prezzi più bassi dei moduli fotovoltaici, alla solidità del mercato degli impianti fotovoltaici sui tetti e alla messa in servizio delle cosiddette “megabasi energetiche”, che si pongono l’obiettivo di sviluppare impianti eolici e solari su larga scala, principalmente in aree desertiche.
Subito dopo la Cina troviamo invece gli Stati Uniti che, nel primo semestre del 2023, hanno investito nel settore solare 25,5 miliardi di dollari per impianti su larga e piccola scala. Questo dato rappresenta un record storico nel Paese, segnando una crescita del 75% rispetto alla prima metà del 2022. Il principale responsabile di questa accelerazione è l’Inflation Reduction Act (IRA), la misura introdotta da Biden che è diventata uno dei perni attorno a cui ruota il processo di transizione ecologica del Paese.
Analizzando invece la situazione di Europa, Medio Oriente e Africa, lo studio evidenzia come diversi Paesi abbiano registrato investimenti da record nel fotovoltaico, tra cui Germania, Polonia e Paesi Bassi. A trainare la domanda è stata in particolare la crisi energetica in Europa legata al conflitto russo – ucraino.
Numeri positivi hanno caratterizzato anche il Sudafrica e l’Arabia Saudita. In particolare, in Sudafrica gli investimenti in energia solare hanno raggiunto livelli record sulla scia dei blackout elettrici e dei nuovi incentivi fiscali, mentre in Arabia Saudita il progetto Neom Green Hydrogen Solar PV Park ha contribuito a generare cifre da record per lo sviluppo delle energie pulite.
In netto contrasto con la crescita degli investimenti nel solare sono invece i dati relativi agli investimenti nell’energia eolica, che comunque possono vantare numeri importanti. Il settore ha registrato nel 2022 un calo dell’8% rispetto al primo semestre del 2022, raggiungendo quota 94 miliardi di dollari nella prima metà del 2023.
Nello specifico i dati in calo sugli investimenti nell’eolico onshore si inseriscono nel quadro più ampio di un trend negativo che ha interessato quattro trimestri consecutivi. “Questo comparto ha visto 64,5 miliardi di dollari di investimenti nella prima metà del 2023, con un calo del 21% rispetto alla prima metà dello scorso anno”.
Secondo BloombergNEF un ruolo chiave nella riduzione di progetti è stato giocato dalle criticità in ambito autorizzativo e da un sostegno politico non particolarmente solido.
Anche nell’eolica onshore la Cina ha giocato un ruolo centrale, rappresentando due terzi degli investimenti, con 38 miliardi di dollari nella prima metà del 2023.