La pandemia gela i consumi elettrici, ma non quelli da rinnovabili

Elettricità Futura ha illustrato durante un webinar i primi dati legati all'impatto del lockdown: consumi giù del 20,7% ma la produzione da rinnovabili cresce del 4,5%

Si comincia a far di conto. Anche perché di calcoli da compiere ce ne saranno parecchi, con una larga maggioranza di risultati, purtroppo, preceduta dal segno meno. Nel mondo della green economy, fra le prime associazioni a confrontarsi sull’impatto del coronavirus in Italia (su consumi energetici, efficienza, rinnovabili) c’è Elettricità Futura che ha organizzato un webinar dal titolo eloquente: “La transizione energetica in Italia ed Europa: quali gli effetti del Covid-19?”.

Molto articolato il lotto dei partecipanti, a coprire l’articolato mondo delle rinnovabili, da Nigel Hawkins (moderatore) e Alessio Cipullo dell’Area Affari europei e Ufficio Studi di Elettricità Futura, a Gilda Amorosi, Senior Advisor di Sustainability Eurelectric, e Giulia Cancian, Policy Director di Bioenergy Europe, ed ancora Raffaele Rossi, Policy Analist di SolarPower Europe, e Diletta Zeni, Advisor Energy & Climate Change di WindEurope.

I consumi elettrici in Italia durante il lockdown

L’occasione, dunque, per un primo confronto su impatto ed effetti della pandemia nonostante, come hanno rimarcato un po’ tutti i partecipanti, la situazione sia ancora troppo carica di incognite per poter effettuare delle previsioni precise, specie sulle conseguenze a medio e lungo termine. E non sono mancate alcune interessanti rilevazioni statistiche legate ai consumi elettrici durante il periodo del lockdown generale appena concluso. Dati che hanno riservato anche una sorpresa…

In particolare sono due i raffronti legati all’attualità che compaiono nell’indagine di Elettricità Futura, entrambi con un esito tutto sommato prevedibile. Il primo prende in considerazione l’andamento della domanda elettrica globale nel nostro Paese relativa al mese di marzo, periodo nel quale l’infezione da coronavirus ha dispiegato progressivamente i suoi effetti. Ebbene, rispetto allo stesso periodo del 2019 si è registrato un calo dei consumi pari al 10,2%.

Scheda consumi elettrici convegno Elettricità Futura

Trend fortemente negativo dalla seconda metà di marzo

Assai più sensibile, invece, l’arretramento dei consumi elettrici andando a considerare il secondo raffronto, ovvero quello relativo al periodo del lockdown, quando il governo ha decretato la chiusura di molte attività industriali e commerciali. Nel periodo dal 22 marzo al 20 aprile la flessione rispetto al medesimo lasso di tempo del 2019 è stata di ben il 20,7%, un trend che peraltro è sicuramente continuato fino al termine di aprile poiché l’inizio della Fase 2, con la riapertura di molte attività, è datato 4 maggio.

Produzione energetica da rinnovabili in netta controtendenza

In questo contesto si è però sviluppata, come anticipato, una dinamica per certi versi sorprendente, a cominciare dal segno più che la descrive. Ad aumentare, infatti, è stata la produzione di energia elettrica da fonti rinnovabili nel periodo del lockdown. Un incremento niente affatto trascurabile: + 4,5% rispetto all’analogo periodo del 2019. Nel dettaglio, a fronte di una sostanziale stabilità nella produzione energetica da biomasse e risorse geotermali, si è registrato un significativo rialzo nella quota di elettricità garantita dall’idroelettrico e dal fotovoltaico, mentre l’unico settore delle rinnovabili in controtendenza è risultato l’eolico.

Dall’illustrazione dei numeri, nel corso del webinar, alla sottolineatura dell’incoraggiante resilienza del settore delle rinnovabili il passo è stato ovviamente breve, anche se non basta questo per indurre ad un ottimismo assoluto per il futuro. Infatti, se il buon andamento durante la pandemia è legato anche alla naturale incomprimibilità della produzione energetica green rispetto a quella derivante dal fossile, nei prossimi mesi e anni entreranno in gioco ulteriori fattori.

Scheda produzione elettrica da rinnovabili Convegno Elettricità Futura

Futuro incerto con il nodo degli investimenti da sciogliere

Non a caso la principale preoccupazione espressa da tutti i partecipanti all’incontro virtuale di Elettricità Futura è legata all’andamento futuro degli investimenti nelle rinnovabili, resi probabilmente più problematici dalla concorrenza del fossile a basso prezzo. Una situazione che rischia di penalizzare particolarmente l’Italia, che nonostante l’ottima posizione attuale occupata nello scacchiere internazionale della green economy, ha bisogno già ora di un cambio di passo, ad esempio nel fotovoltaico, per centrare senza affanni i target europei per il 2030.

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Marco Ventimiglia

Giornalista professionista ed esperto di tecnologia. Da molti anni redattore economico e finanziario de l'Unità, ha curato il Canale Tecnologia sul sito de l'Unità
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