“Il Futuro del 5G” che attende tutti noi

Il libro edito da Egea e firmato da Maurizio Decina e Antonio Perrucci ci offre un prezioso approfondimento sulla natura e le prospettive del nuovo e potente standard di trasmissione dati: il 5G
Recensione Libro Il futuro del 5G

I più per ora ne hanno sentito parlare “in accoppiata” con qualche nuovo smartphone, l’ennesima miglioria tecnologica per rendere più appetibile il device del momento. Ma mai come in questo caso si può dire che si tratta soltanto della punta di un iceberg, poiché in realtà il 5G rappresenta molto di più del “solito” standard di trasmissione dati più veloce del suo predecessore. Siamo infatti di fronte ad una tecnologia, ancora agli albori commerciali, che in poco tempo diverrà pervasiva e decisiva come poche altre. A raccontarci come e perché c’è un libro firmato da Maurizio Dècina e Antonio Perrucci, “Il Futuro del 5G Mercato ed evoluzione tecnologica” (edizioni Egea).

Un volume che raccoglie i risultati del gruppo di ricerca Astrid-LED, coordinato dai due autori, con l’obiettivo di rispondere alle principali domande che accompagnano, appunto, la transizione verso la rete di quinta generazione. Ed a calarci nel tema, nelle prime pagine ci sono due contributi importanti: la prefazione di Franco Bassanini e la postfazione di Pietro Guindani, entrambi concordi nell’indicare il 5G come un autentico cambio di paradigma che lo rende diverso da tutti gli standard precedenti.

Argomento suddiviso in due parti

Libro il futuro del 5G edizioni Egea

Il libro, come testimonia anche il grande numero di pagine, affronta l’argomento con dovizia, forte, naturalmente, dell’ampia documentazione raccolta da Astrid-LED. La sua articolazione comprende innanzitutto un’introduzione con la descrizione della tecnologia 5G. L’argomento viene poi suddiviso in due parti, ognuna delle quali comprendente vari capitoli. La prima parte è intitolata “Le prospettive di mercato dei principali «verticali» 5G”, mentre la seconda si occupa de “Il ruolo delle politiche pubbliche: i principali interventi degli ultimi anni”. Se vogliamo, una divisione fra privato e pubblico, che poi tale non è perché addentrandosi nella lettura ci si rende conto degli effetti omnicomprensivi di questa tecnologia, molti dei quali ancora da definirsi e realizzarsi.

5G: settori d’applicazione e politiche pubbliche

Tutta la prima parte è curata da Maurizio Decina, professore di Telecomunicazioni al Politecnico di Milano, che ci accompagna in un viaggio articolato attraverso i principali settori d’applicazione del 5G: la Digital Education, l’Industria 4.0, i servizi di Pubblica Sicurezza, la Sanità, i Trasporti e la Mobilità, smart city.

Analogo schema nella seconda parte, curata da Antonio Perrucci, il direttore del LED (Laboratorio sull’Ecosistema Digitale) operante all’interno di Astrid. In particolare, il ruolo delle politiche pubbliche viene analizzato per macro aree quali la politica industriale per la banda ultra-larga, l’evolversi della regolamentazione delle comunicazioni elettroniche, la regolazione economica dei verticali, l’estensione del golden power al 5G e le misure in materia di cyber-security.

Standard parte integrante degli ecosistemi digitali

“L’analisi delle caratteristiche costitutive del 5G conduce a ritenere che la parola chiave sia «ecosistema»… L’attivazione di tali ecosistemi è l’occasione per ripensare i processi di produzione di beni e servizi e adattare conseguentemente regole settoriali eventualmente obsolete all’ambiente digitale, in modo prospettico”. Sono alcuni dei passaggi chiave nelle conclusioni del capitolo introduttivo, parole che mai si sarebbe potuto usare nel caso dei precedenti standard di trasmissione dati, a riprova dell’unicità del 5G.

Nel capitolo dedicato alla scuola (il più ampio del libro) è importante l’assunto di partenza, ovvero come una nuova gestione dell’istruzione e una più ampia adozione di modelli didattici innovativi possano trovare delle risposte efficaci grazie al cambio di paradigma abilitato dal 5G, “in grado di contribuire in modo sostanziale alla costruzione di un sistema scolastico aperto e inclusivo e di generare una crescita sostenibile del nostro Paese”.

lo standard di comunicazione 5G

Carte in regola per accompagnare l’evoluzione industriale

Quanto all’industria 4.0, ci si sofferma soprattutto sull’evoluzione del settore manufatturiero, tradizionale asse portante del sistema produttivo italiano, sottolineando come il 5G possiede il potenziale per fornire le prestazioni necessarie aprendo nuove importanti prospettive. Lo standard, infatti, ottimizza gli strumenti per migliorare l’efficienza e orientarsi verso il futuro, vale a dire la raccolta e analisi dei dati, la connettività e il cloud.

Il capitolo sui servizi di Pubblica Sicurezza è fra quelli più “a misura” della realtà del nostro Paese. “I servizi di comunicazione impiegati per la sicurezza e la protezione pubblica – si legge nel libro – rappresentano uno degli ambiti che possono maggiormente trarre beneficio, sia in termini prestazionali che funzionali, dalla disponibilità delle infrastrutture 5G e dalla realizzazione di soluzioni a supporto delle forze dell’ordine e in generale per offrire maggiore sicurezza ai cittadini“.

I benefici del 5G sul sistema sanitario

Cruciale, poi, l’impatto del nuovo standard sulla sanità di una nazione che, è bene tenerlo a mente, ha la popolazione più vecchia d’Europa. In questo contesto viene evidenziato come il 5G si pone come abilitatore tecnologico fondamentale dell’evoluzione del sistema sanitario “a supporto della gestione del paziente lungo tutto il Patient Journey, dal momento in cui si verifica un’emergenza/urgenza, durante la degenza con un più efficiente uso delle risorse mediche, per dare continuità di cura post-ricovero”.

Un altro ambito di intuitiva e colossale importanza è quello dei trasporti e della mobilità. Il processo in corso relativo alla digitalizzazione delle infrastrutture di trasporto rappresenta – si sottolinea nel volume – la possibilità di migliorare la qualità, la sicurezza, la sostenibilità e l’inclusività, nonché quella di creare nuove catene del valore a partire dalla disponibilità e dalla elaborazione dei dati. Al riguardo il 5G rappresenta la tecnologia ideale in ambiti quali la connettività dei veicoli elettrici e la guida autonoma. Stesso discorso per la raccolta dei big data relativi alla mobilità, indispensabili a nuovi e più efficienti modelli di gestione degli spostamenti urbani, realizzati con l’ausilio dell’Intelligenza Artificiale.

5G e ruolo delle politiche pubbliche

Last but non least, la parte seconda del libro affronta un argomento assai delicato come il ruolo delle politiche pubbliche nello sviluppo di reti e servizi 5G. È la parte del volume più indicata per la lettura degli addetti ai lavori, partendo dalla ricostruzione degli interventi di politica industriale che si sono susseguiti negli ultimi anni, con riferimento a reti e servizi a banda ultra-larga, distinguendo tra le misure di incentivo dell’offerta e quelle di sostegno alla domanda.

C’è poi un focus sulla regolazione dei servizi radiomobili, con attenzione alle novità introdotte dal Codice Europeo delle Comunicazioni Elettroniche, e in particolare ai profili che possono riguardare reti e servizi 5G. Infine, di sicuro interesse è l’analisi di due strumenti di intervento pubblico che stanno assumendo particolare rilievo in tempi relativamente brevi: da un lato si è assistito all’estensione ai servizi 5G dei poteri speciali previsti dal cosiddetto golden power, dall’altro lato il nuovo standard ha propiziato l’introduzione di misure in materia di cyber-security.

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Marco Ventimiglia

Giornalista professionista ed esperto di tecnologia. Da molti anni redattore economico e finanziario de l'Unità, ha curato il Canale Tecnologia sul sito de l'Unità
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