I progetti di Smart Lighting in ambito pubblico aumentano e sono sempre di più i centri urbani che investono in questa direzione, con la consapevolezza che l’illuminazione intelligente offre diversi vantaggi in termini di risparmio energetico, qualità e sicurezza. I pali della luce intelligenti sono “oggetti” connessi e trasformano la rete di illuminazione in una rete in grado di scambiare informazioni e dati. Si sfrutta la capillarità dei punti di illuminazione, per una gestione del territorio e della luce avanzate.
Inoltre, si parla di illuminazione adattiva, basata su una progettazione che si concentra sull’illuminare solo dove e quando serve, nel modo migliore. In questo modo, la luce non è più una componente fissa, on off, ma diventa dinamica e si adegua al mutare delle esigenze della città. Un palo della luce intelligente può fare tutto ciò e integrare diverse funzioni, anche grazie all’uso di sensoristica, tra cui:
Viste le funzionalità, diventa semplice comprendere perché la Smart Light sia uno degli ingredienti che rendono le città intelligenti e tante città investano in questa direzione. Ecco alcuni esempi di progetti di Smart Lighting già attuati.
La città di Miami, negli Stati Uniti, conta più di 500.000 pali per la luce intelligenti. Sono tutti connessi alla rete e il progetto è nato per assicurare un importante risparmio energetico e, di conseguenza, riduzione delle emissioni di CO2. Infatti, la sostituzione dell’illuminazione pubblica tradizionale era in linea con gli obiettivi posti dal Piano d’azione per il clima della città ed ha permesso il risparmio del 44% dell’energia. Miami risulta essere la città con il numero di punti luce connessi più elevato del mondo.
In Norvegia è stato sviluppato un progetto interessante con sistemi di illuminazione ad elevato risparmio energetico, lungo una strada di circa 9 km vicino ad Oslo. È una situazione molto diversa rispetto a quanto si vive in città, ma è sicuramente un esempio di come la tecnologia possa rispondere in modo adeguato ad esigenze anche molto differenti.
Lungo questa strada le luci a LED si intensificano solo nel momento in cui i sensori installati rilevano pedoni, biciclette o automobili. In assenza di passanti, invece, l’illuminazione si riduce al 20% della potenza totale, evitando comunque il buio completo in qualsiasi momento. Il risparmio ottenuto è di circa 25.000 kWh al mese, durante i 3 mesi più bui dell’anno.
Anche la città di Milano è da anni impegnata in progetti per aumentare l’intelligenza del centro urbano. Nel caso dell’illuminazione pubblica, la sostituzione dei pali della luce è iniziata nel 2014 in modo graduale e ha riguardato 136.000 punti luce. I nuovi sistemi installati assicurano la gestione avanzata dell’illuminazione e, oltre al risparmio energetico, permettono anche di monitorare il funzionamento di ogni dispositivo, rilevare anomalie e picchi energetici. In caso di problemi, è possibile fare una prima analisi da remoto. Le emissioni di CO2 risparmiate sono state pari a 23 tonnellate e il risparmio energetico ha raggiunto il 50%.
L’Olanda è un altro paese particolarmente attento alle tematiche ambientali e al tema delle città intelligenti. Per quanto riguarda lo Smart Lighting, Eindhoven offre sicuramente un esempio virtuoso, con lo sviluppo del progetto “Roadmap for Urban Lighting 2030”, finalizzato a trasformare l’illuminazione pubblica in una rete avanzata in grado di servire il territorio in vari modi. Ad esempio, sono state prese in considerazione funzionalità aggiuntive come servizi di emergenza in caso di incidente o sensori che regolino l’illuminazione in base alle condizioni atmosferiche rilevate.
Nella città indonesiana sono stati installati circa 90.000 lampioni LED connessi, che assicurano elevata efficienza energetica. La sostituzione è avvenuta in meno di un anno, tanto da rendere il progetto una delle più veloci implementazioni di retrofit illuminotecnico messe in atto.
L’intento della città è quello di riuscire sempre di più a vincere le sfide tipiche di un centro urbano altamente popolato. Considerando l’estensione della città, oltretutto, il monitoraggio da remoto di un sistema stradale e di spazi pubblici ampio è sicuramente vantaggioso.