Dalle comunità energetiche un apporto fondamentale alla transizione green

Un approfondimento dell’IEA illustra i molteplici vantaggi legati allo sviluppo delle comunità energetiche. Non soltanto benefici legati alla produzione e consumo locale dell’energia, ma anche l’impatto sulle persone coinvolte
Comunità energetiche locali per la transizione green

“Mettere le persone al centro di tutte le transizioni verso l’energia pulita non soltanto migliora la vita delle persone, ma è anche fondamentale per attuare con successo le politiche energetiche e climatiche”. È guardando da questa prospettiva che gli analisti dell’Agenzia Internazionale per l’Energia (IEA) si sono occupati del ruolo delle comunità energetiche locali nella transizione verso l’energia pulita.

“Le comunità energetiche locali – si legge nell’approfondimento dell’IEA – stanno mostrando chiari vantaggi in tutto il mondo nell’implementazione di tecnologie rinnovabili, nel miglioramento dell’efficienza, nel supporto di una fornitura elettrica affidabile, nella riduzione delle bollette e nella creazione di posti di lavoro locali. Allo stesso tempo, queste iniziative stanno guadagnando maggior credito come veicoli efficaci verso sistemi energetici più inclusivi, equi e resilienti”.

Aiuto prezioso per i sistemi energetici

Insomma, e torniamo al concetto di partenza, se è giusto concentrare l’attenzione sulle persone, le comunità energetiche sono lo strumento ideale per rappresentarle in una transizione che si pone l’obiettivo di accelerare la decarbonizzazione e mitigare gli impatti della crisi energetica su famiglie e imprese. Comunità energetiche che, in particolare, possono fornire un aiuto in numerose sfide affrontate dai sistemi energetici, comprese le congestioni delle reti e la necessità di soddisfare i crescenti picchi di domanda.

Fra i problemi a cui porre rimedio c’è anche quello delle perdite di rete. Infatti, l’IEA ha stimato recentemente che una gigatonnellata di emissioni di anidride carbonica deriva proprio da perdite di rete, pari a quasi il 3% delle attuali emissioni globali di CO2 legate all’energia. Ebbene, “la generazione, la condivisione e il consumo di elettricità a livello di comunità locale possono evitare in modo significativo queste perdite e migliorare così l’efficienza energetica”.

Il ruolo degli strumenti digitali

Nell’ambito delle comunità energetiche, un aspetto da non sottovalutare è quello della trasparenza di funzionamento grazie agli strumenti digitali. L’Agenzia Internazionale per l’Energia sottolinea come il fornire agli utenti l’accesso ai dati sulla produzione e sul consumo di energia è fondamentale per il successo delle comunità energetiche, aumentando la consapevolezza sugli impatti del comportamento individuale e sottolineando i vantaggi economici derivanti dall’essere parte della comunità stessa.

Anche i software basati sull’apprendimento automatico sono ampiamente utilizzati per ottimizzare l’efficienza energetica e garantire risparmi finanziari. “Recentemente – si legge nell’analisi -, è stato testato il commercio digitale peer-to-peer su piattaforme blockchain per consentire ai cittadini di scambiare energia all’interno della comunità. Tali iniziative promuovono la collaborazione e la fiducia tra prosumer e consumatori”.

L’effetto “formativo” delle comunità energetiche locali

Un altro elemento da tenere in considerazione è quello per così dire formativo. Sviluppate da persone per le persone, le comunità energetiche locali sono un mezzo efficace per massimizzare la consapevolezza socioeconomica degli aderenti. Poiché dipendono dalla fiducia, questi sistemi coinvolgono ed educano persone che altrimenti sarebbero escluse o passive nella transizione green. Inoltre, le comunità contribuiscono a superare le disuguaglianze sociali storiche nei sistemi energetici.

Comunità energetica

L’approfondimento IEA cita il caso di “RevoluSolarEnergy Initiative”, ovvero la prima comunità fotovoltaica fondata in una favela brasiliana, che ha consentito l’accesso all’energia rinnovabile a 30 famiglie. Comunità che ha deciso di reinvestire i profitti dei progetti in enti di beneficenza e formazione professionale per contrastare l’aumento dei tassi di disoccupazione locale. “Tutto ciò ha migliorato il benessere generale dei cittadini nella favela e ha permesso di proteggerli dall’aumento dei prezzi dell’energia”.

La creazione di valore a livello locale

L’Agenzia Internazionale per l’Energia evidenzia poi come le comunità energetiche locali aiutano anche a sviluppare catene di valore, posti di lavoro e competenze locali. “Tali iniziative contribuiscono a garantire la sostenibilità e la longevità dei progetti, dimostrando al tempo stesso il valore di rafforzare il coinvolgimento dei cittadini nelle transizioni localizzate all’energia pulita”.

Al riguardo si fa l’esempio del progetto di microrete della comunità residenzialeLyndoch”, che ha interconnesso oltre 30 case tramite un sistema di griglia a più livelli (da famiglia a famiglia, al villaggio, alla rete nazionale) ed ha rappresentato la prima microrete residenziale integrata intelligente in Sud Africa. Il progetto pilota è di proprietà e gestito dall’azienda di servizi pubblici (Eskom), ma i membri della comunità sono stati istruiti e certificati per assumere ruoli nello sviluppo, installazione, manutenzione, funzionamento e proprietà del sistema energetico.

Come dare più supporto alle comunità energetiche locali

Dunque, le comunità energetiche possono essere meccanismi molto efficaci nella transizione verso l’energia pulita. Non solo portano benefici in ambito locale legati agli interventi specifici, ma evidenziano anche il valore aggiunto degli approcci inclusivi incentrati sulle persone. Senonché, un migliore accesso ai finanziamenti e al sostegno, alle riforme normative e alla condivisione di esperienze potrebbe consentire in tutto il mondo un maggiore sviluppo dell’energia locale, pulita e conveniente.

In quest’ottica il Parlamento europeo ha recentemente stanziato finanziamenti per la creazione di un centro di consulenza e di un servizio di supporto. Il tutto “per aiutare a raccogliere e diffondere le migliori pratiche e fornire assistenza tecnica in tutta l’Unione europea al fine di favorire la creazione e il funzionamento delle comunità energetiche”.

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Leonardo Barbini

Copywriter ed editorialista di Elettricomagazine.it, appassionato di tecnologia. Da anni segue le tematiche della mobilità elettrica, della transizione energetica e della sostenibilità
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