I migliori sistemi domotici siamo noi. La nostra consapevolezza, i nostri comportamenti virtuosi, le nostre decisioni e la scelta di affidarci a system integrator qualificati possono massimizzare (o penalizzare) gli esiti della migliore tecnologia al mondo. Un concetto che racchiude anni di impegno per creare una “cultura” della domotica, ripreso dal KNX Professional Alessio Vannuzzi in occasione di MCE 2022.
E allora a cosa serve la building automation, nel panorama della transizione energetica? Lo abbiamo chiesto direttamente a lui, durante la visita allo stand di KNX Italia. “Produrre energia da fonti rinnovabili – esordisce – è certamente una priorità per la decarbonizzazione degli edifici e delle città. Ma bisogna pensare anche a come gestire questa energia in modo intelligente, per migliorare le performance degli impianti e il benessere delle persone”. Insomma, conoscere tecnologie e sistemi, saperli integrare negli smart building, progettare un’operatività efficiente che porti vantaggi concreti. Da qui cresce la fiducia dell’utente finale, che metterà in atto comportamenti ancora più virtuosi e consapevoli.
“Invece di ricevere bimestralmente delle “sorprese” in bolletta – continua il progettista -, grazie alla building automation i clienti possono conoscere la situazione e adoperarsi per razionalizzare l’uso dell’energia. Inoltre, l’obbligo di monitorare i consumi, previsto anche tra i requisiti di accesso al Superbonus 110%, è la chiave per aumentare i benefici concreti della domotica negli edifici”. La questione, secondo Alessio Vannuzzi, va oltre l’efficienza energetica. Si tratta di vedere l’automazione non come un vezzo ma come un imprescindibile strumento di sicurezza, comfort e sostenibilità. In poche parole, benessere abitativo.
“La domotica, quella vera, è bella proprio perché agisce – aggiunge Vannuzzi -. Una volta raccolti e analizzati i dati mette in campo delle azioni ben precise. Un esempio, per tornare all’efficienza energetica, è quello della schermatura solare, in mostra anche allo stand di KNX. Questi sistemi consentono di far entrare in casa più luce possibile durante l’inverno, risparmiando sul riscaldamento. In estate, invece, evitano l’eccessiva esposizione degli ambienti interni ai raggi solari. Accendiamo le luci (tanto sono a LED), ma non i condizionatori!”
Cosa manca, dunque, perché il mercato italiano acquisisca piena consapevolezza dei vantaggi dei sistemi domotici? Probabilmente, la sinergia professionale sui progetti. “Un aspetto fondamentale del mio lavoro è chiedere informazioni a tutte le figure tecniche coinvolte – conclude Alessio Vannuzzi -. Al fine di conoscere tutti i dettagli di ogni sistema che andrò a integrare. Questo difficilmente avviene nella gestione “tradizionale” della costruzione di una casa o di un edificio”.
KNX Italia sta lavorando anche sul fronte della sensibilizzazione, per far conoscere le opportunità dei sistemi domotici a tutta la filiera. E per confrontarsi con gli installatori e gli altri professionisti dell’edilizia e del settore dell’efficienza energetica. La svolta, secondo il KNX Professional, potrebbe arrivare con la tanto attesa adozione dello Smart Readiness Indicator degli edifici. Accompagnata dal varo di una certificazione energetica più completa e inclusiva.
