È stato pubblicato nei giorni scorsi in Gazzetta Ufficiale il Decreto del MiSE di “individuazione della tariffa incentivante per la remunerazione degli impianti a fonti rinnovabili inseriti nelle configurazioni sperimentali di autoconsumo collettivo e comunità energetiche rinnovabili, in attuazione dell’articolo 42-bis, comma 9, del decreto-legge n. 162/2019, convertito dalla legge n. 8/2020”, ossia il Milleproroghe.
La pubblicazione dà il via libera ai nuovi incentivi per l’autoconsumo e per le comunità rinnovabili disciplinando, all’atto pratico, la tariffa con cui remunerare la produzione elettrica verde dei piccoli gruppi di auto-consumatori e delle comunità dell’energia.
Siamo di fronte a un provvedimento volto a implementare l’adozione di fonti energia rinnovabile, favorendo la transizione energetica del sistema elettrico italiano.
La tariffazione agevolata stabilita dal Decreto sarà pari a:
I nuovi incentivi sono riconosciuti per un periodo di venti anni e saranno gestiti dal Gestore dei Servizi Energetici (GSE), società per azioni interamente controllata dal Ministero dell’Economia e delle Finanze (MEF), a cui sono attribuiti diversi incarichi nel settore energetico.
Gli incentivi andranno inoltre a sommarsi ad altre agevolazioni in corso, come il Superbonus 110%, che stanno offrendo un impulso significativo alla promozione di tecnologie green finalizzate al raggiungimento di una maggiore efficienza energetica, a partire dall’edilizia ma non solo.
Il provvedimento mira a raggiungere diversi obiettivi, che possono essenzialmente riassumersi:
Analizzati nel loro complesso, gli obiettivi dell’iniziativa promossa dal MiSE si pongono perfettamente in linea con quanto previsto nell’Agenda 2030 per lo Sviluppo Sostenibile. Anche queste disposizioni focalizzate sul tema dell’efficienza energetica cercano infatti di motivare la collettività a compiere scelte consapevoli, da cui deriveranno importanti benefici ambientali, economici e sociali per l’intero paese.