Ogni euro investito sul Superbonus ne ha generati più di tre

Il Superbonus è una strategia irrinunciabile all'interno della transizione ecologica nazionale. Un’analisi di Nomisma evidenzia gli effetti positivi della maxi-agevolazione:124,8 miliardi di valore economico ma anche benefici ambientali e occupazionali.
Riqualificazione edilizia: i benefici derivanti dal superbonus

C’è ancora in Italia qualcuno disposto a parlar bene pubblicamente del Superbonus? Domanda purtroppo lecita dopo mesi trascorsi a leggere di risorse finite, complicazioni burocratiche, correttivi di legge, cessione del credito bloccata e truffe assortite. Eppure, nonostante tutto, la risposta è positiva, c’è chi è ancora disposto a spendersi a favore del Superbonus, rendendo in qualche modo giustizia ai tanti italiani che hanno comunque deciso di sfruttare la maxi-agevolazione fiscale per rendere più efficienti e compatibili con l’ambiente i propri immobili.

Meglio, poi, se questo qualcuno è un soggetto autorevole come Nomisma che ha voluto misurare, appunto, i benefici arrecati dal Superbonus. Ha preso così forma il primo “Bilancio Sociale e Ambientale del Superbonus 110%”, una ricerca i cui risultati sono stati recentemente presentati in occasione del convegno “C’è transizione senza Superbonus?”, promosso da Nomisma e ANCE Emilia Area centro.

Risparmio in bolletta di 500 euro

E fra i tanti numeri contenuti nello studio ce ne sono almeno un paio destinati a catturare l’attenzione anche di coloro che della maxi-agevolazione non si sono mai interessati. Un primo dato è quello che segnala come ogni euro investito dallo Stato sul Superbonus ha generato un ritorno economico più che triplicato. Ed ancora, chi ha effettuato i lavori edilizi utilizzando l’agevolazione fiscale beneficerà di un risparmio medio annuo in bolletta pari a 500 euro.

Per quanto riguarda la triplicazione dei fondi, messi a disposizione prima dal governo Conte e poi da quello Draghi, il calcolo contenuto nello studio di Nomisma parte dai 38,7 miliardi di euro fino ad ora investiti dallo Stato per arrivare ad un valore economico generato pari a 124,8 miliardi di euro, vale a dire circa il 7,5% del prodotto interno lordo.

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Superbonus: volano economico in vari settori

In particolare, la spesa aggiuntiva derivante dal Superbonus genera un autentico volano economico, relativo innanzitutto “alla produzione nel settore stesso ed in tutti i settori che devono attivarsi per produrre semilavorati, prodotti intermedi e servizi necessari al processo produttivo, generando un valore diretto di 56,1 miliardi”.

A questa cifra si aggiungono 25,3 miliardi di euro “generati dalla catena di azioni e reazioni indotte dalla produzione del prodotto costruzioni. In ultimo, le produzioni dirette e indirette remunerano il fattore lavoro con redditi che alimentano una spesa in consumi finali che richiede maggiori produzioni, comportando così un valore indotto di 43,4 miliardi di euro”.

L’effetto sulle emissioni di CO2

Fin qui il calcolo meramente economico, ma nell’analisi viene anche valutato l’impatto ambientale generato dal Superbonus e in che modo l’investimento abbia contribuito e possa contribuire fattivamente alla politica di transizione ecologica. Il tutto senza dimenticare che il settore delle costruzioni è uno dei maggiori produttori globali di CO2, responsabile di circa un terzo delle emissioni.

Ebbene, i cantieri conclusi del Superbonus hanno già consentito una riduzione di quasi un milione di tonnellate di CO2, pari ad un risparmio del 46,4% delle emissioni grazie ad una media di 3 salti di classe energetica per gli immobili coinvolti. Inoltre, la misura sta rappresentando quasi il 50% dell’incremento di potenza rinnovabile installata sul parco immobiliare italiano in termini di numero di interventi.

Più di 100 milioni di kW annui

Nuovi impianti fotovoltaici che hanno consentito l’immissione in consumo di ben 106 milioni di kW annui di energie rinnovabili – con una previsione di inserimento di ulteriori 37 milioni per i cantieri ancora in attivazione -, “dimostrando così che il Superbonus è una strategia irrinunciabile all’interno della transizione ecologica nazionale”.

Nomisma sottolinea poi come “il Superbonus opera esclusivamente sul patrimonio immobiliare esistente, producendo effetti positivi sul contenimento di consumo di suolo e minori investimenti sulla realizzazione di servizi e infrastrutture collegate: il vantaggio generato dall’investimento immobiliare legato al Superbonus, rispetto al nuovo, è quantificabile in 15,3 miliardi di euro complessivi”.

Maggior valore degli immobili grazie al Superbonus

Inoltre, va tenuto conto che la riqualificazione immobiliare effettuata fino ad oggi, con 147.242 cantieri conclusi, ha consentito un incremento del valore pari ad almeno 4,8 miliardi, nell’ipotesi che tutte le unità immobiliari riqualificate partissero dalle classi energetiche peggiori.

L’analisi si conclude evidenziando il valore sociale della maxi-agevolazione. Infatti, le attività legate al Superbonus hanno comportato nel settore delle costruzioni un aumento di occupati pari a 410mila unità, mentre nei settori collegati si è registrato un incremento di 224mila unità, quindi con un totale di 634mila occupati in più.

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Marco Ventimiglia

Giornalista professionista ed esperto di tecnologia. Da molti anni redattore economico e finanziario de l'Unità, ha curato il Canale Tecnologia sul sito de l'Unità
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