New Energy Outlook 2021: per azzerare le emissioni serviranno tanti soldi

Il report New Energy Outlook 2021 di Bloomberg NEF stima investimenti globali fino a 173mila miliardi di dollari per raggiungere l’obiettivo nel 2050, decisivi i prossimi dieci anni
New Energy Outlook 2021: investimenti per azzerare le emissioni

Chi si aspettava qualche significativa novità legata agli effetti della pandemia non ha avuto alcuna soddisfazione dal New Energy Outlook 2021 messo a punto come di consueto da Bloomberg NEF. Il report, infatti, ribadisce concetti già noti da anni anche perché i numeri che contano, al di là dell’emergenza sanitaria, sono sempre lì in tutta la loro evidenza. Cifre che ci raccontano quanto sarà impegnativo centrare uno degli obiettivi più ambiziosi nell’ambito dell’Accordo di Parigi, ovvero un mondo ad impatto zero, in termini di anidride carbonica immessa nell’atmosfera, per il 2050.

Ruolo cardine del settore energetico

“Raggiungere il traguardo delle zero emissioni nette nel 2050 – sottolinea il report Bloomberg NEF – significa implementare in questo decennio le tecnologie di abbattimento disponibili in commercio per ogni settore. Più di tre quarti dello sforzo per ridurre le emissioni nei prossimi nove anni ricade sul settore energetico e su una più rapida diffusione dell’energia eolica e solare fotovoltaica”.

Quanto agli ulteriori elementi utili alla riduzione delle emissioni, un altro 14% si otterrà con un maggiore utilizzo di elettricità nei trasporti, nel riscaldamento degli edifici e nella fornitura di calore a bassa temperatura nell’industria. Ed ancora, un maggiore riciclaggio dell’acciaio, dell’alluminio e della plastica contribuirà ad un calo del 2% delle emissioni di anidride carbonica nell’atmosfera.

Il 2030 punto di passaggio fondamentale

Fra gli altri elementi citati nel report figurano una maggiore efficienza degli edifici (0,5% il calo stimato delle emissioni globali), una crescita della bioenergia per il carburante impiegato per l’aviazione sostenibile e il trasporto marittimo (con una riduzione del 2%). Tutti obiettivi, come detto, che dovranno essere raggiunti entro il 2030 per essere sulla buona strada verso il raggiungimento dello zero netto entro la metà del secolo.

E proprio la cronologia, sia globale che divisa per settore, relativa all’andamento delle emissioni da qui fino al 2050 rappresenta una delle parti più importanti dell’analisi BNEF. Per quanto riguarda il dato planetario, lo zero netto a metà secolo dovrà passare attraverso queste due tappe decennali: entro il 2030 le emissioni globali legate all’energia in flessione del 30% rispetto ai livelli del 2019 (con una riduzione annuale del 3,2%), un calo che dovrà diventare del 75% una volta arrivati al 2040.

energia eolica per zero emissioni

Limitare a 1,75 gradi l’innalzamento della temperatura

Al riguardo, il report indica che l’ottenimento dello zero netto alla metà del secolo significherà contenere in 1,75 gradi centigradi l’innalzamento medio delle temperature. Per riuscirci occorrerà innanzitutto una rapida inversione delle tendenze più recenti, se è vero che le emissioni di anidride carbonica sono addirittura aumentate dello 0,9% all’anno dal 2015 al 2020.

Ragionando per settori, il comparto chiamato a compiere i maggiori progressi nel prossimo decennio è quello energetico, con una riduzione delle emissioni entro il 2030 pari al 57% rispetto ai livelli del 2019. Un taglio dell’anidride carbonica immessa in atmosfera che dovrà essere ancor più drastico nel decennio successivo, con un traguardo del -89% fissato per il 2040.

New Energy Outlook 2021: le stime

Le emissioni legate invece al trasporto su strada dovranno diminuire dell’11% entro il 2030, con un’accelerazione molto più vistosa, evidentemente legata all’andamento dell’elettrificazione del trasporto, prevista per la decade seguente: 80% al di sotto dei livelli del 2019 nel 2040. Per quanto riguarda l’industria e l’edilizia, le emissioni sono stimate in calo del 16% e del 12% entro il 2030, valori che diventano il 58% e il 55% ragionando sul 2040.

Naturalmente il lungo e complesso processo di riduzione delle emissioni, per il quale il report Bloomberg NEF indica peraltro tre diversi scenari di realizzazione, comporterà dei costi economici non indifferenti. In particolare, la stima relativa agli investimenti nella fornitura di energia e nelle infrastrutture va dai 92 trilioni ai 173 trilioni di dollari nei prossimi trent’anni.

Ciò significa che gli investimenti annuali dovranno più che raddoppiare per raggiungere questo obiettivo, passando dai circa 1,7 trilioni di dollari all’anno di oggi, a una media compresa tra 3,1 trilioni e 5,8 trilioni di dollari annuali nei prossimi tre decenni.

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Marco Ventimiglia

Giornalista professionista ed esperto di tecnologia. Da molti anni redattore economico e finanziario de l'Unità, ha curato il Canale Tecnologia sul sito de l'Unità
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