La progettazione BIM che verrà

Il secondo appuntamento con l’analisi di Emanuele Tosatti, specialista di ABB Electrification, rilancia il ruolo della progettazione BIM nelle smart city del futuro
La progettazione BIM cambierà le smart city

Ridisegnare intere città con la progettazione BIM? Piuttosto futuristico, ma fattibile. Dietro i vantaggi più evidenti di questa metodologia integrata – tempo, costi, efficienza, collaborazione – si celano nuove esperienze di tecnologia smart applicata al mondo delle costruzioni e degli impianti. Così come emergono figure professionali e opportunità lavorative nuove.

Nel precedente approfondimento Emanuele Tosatti, Global Channel Manager Smart Buildings di ABB Electrification, ci ha raccontato l’odierno potenziale del Building Information Modeling. Ora è il momento di capire cosa ci riserva il domani. “Concettualmente il BIM rimarrà quello che è, una piattaforma per digitalizzare il mondo delle costruzioni – spiega il manager -. Un po’ come nell’evoluzione di Internet, la differenza verrà fatta dalle applicazioni e dalle nuove prassi legate al suo utilizzo. Siamo solo all’inizio, tanti use case devono ancora essere scritti”. Proviamo a immaginare dove ci porteranno.

Progettazione secondo il BIM

La prossima progettazione BIM: qualche esempio

L’evoluzione di questo strumento digitale schiuderà scenari importanti, nella realizzazione dei singoli edifici come nella pianificazione urbana. Ma la rivoluzione è già in atto: lo testimoniano alcuni esempi pioneristici di progettazione integrata.

Ottimizzare le risorse in ospedale

Una recente “frontiera” riguarda la possibilità di ridurre costi operativi e personale di un ospedale partendo dall’ottimizzazione degli spazi. “Il ragionamento, in questa applicazione high cost, muove dalle risorse in campo – racconta Tosatti -. Ogni medico viene “pagato” sia quando tratta i pazienti sia quando cammina per raggiungere un altro reparto. Grazie alla progettazione BIM è stato possibile considerare gli spostamenti necessari e il costo del personale “al metro”, ottimizzando la distribuzione degli spazi”. Il risultato? A parità di superficie ed esigenze operative, il management ha potuto migliorare e aumentare il tempo che i medici possono dedicare ai pazienti, offrendo servizi aggiuntivi grazie all’ottimizzazione del tempo del personale.

Paperless building con realtà aumentata

Cosa significa paperless building? La sfida è quella di progettare interi edifici senza utilizzare un solo foglio di carta. E si può già vincere, tramite una precisa pianificazione degli oggetti BIM. Ogni operazione viene poi trasformata in realtà aumentata, utilizzando motori grafici mutuati dal mondo del gaming. In fase di realizzazione, troviamo capicantiere dotati di tablet e operai che indossano visori pronti a fornire tutte le informazioni su dove e come installare ogni singolo prodotto.

Ma c’è anche una sorta di esempio nell’esempio. Nello specifico caso raccontato dallo specialista ABB, i componenti dell’impianto di ventilazione sono dotati di QR Code. Una volta giunto nel magazzino del cantiere, il tecnico deve solo preoccuparsi di scansionare il codice: visualizzerà la posizione e le caratteristiche installative direttamente sul proprio visore.

Progettazione BIM e smart building con ABB

Nuvole, droni e dintorni

Infine, si può anche pensare alla digitalizzazione dei building esistenti a partire da nuvole di punti. Attraverso droni e tecnologia laser si acquisiscono i disegni 3D degli edifici, per poi realizzare modelli BIM.
“Visto che non parliamo di fantascienza, per il futuro posso immaginare grandi traguardi – commenta Tosatti -. Presto o tardi, se si uniscono BIM ed e-commerce, potremmo pensare di acquistare un building digitale pronto da costruire? O anche semplicemente un prodotto, come un quadro?”

Una risorsa “vivente” per il building management

Come spiegato nel primo articolo sul tema, il metodo BIM si applica efficacemente a tutto il ciclo di vita dell’edificio, notoriamente più impegnativo a livello di costi. Qui risiede una costellazione di potenzialità pronta a riscrivere anche il futuro del building management.

Le informazioni degli oggetti BIM abilitano anche nuove frontiere nella gestione efficiente e ottimizzata degli edifici

“Le informazioni inserite crescono, si sviluppano, arricchiscono l’oggetto – spiega l’intervistato -, agevolando le attività di manutenzione predittiva e preventiva. Tradotto, meno risorse umane ed economiche spese, più attenzione all’obsolescenza dei componenti e ai relativi ricambi”. Questo perché gli oggetti BIM sincronizzati con i produttori sono in grado di segnalare gli eventuali stock-out o phase-put dei modelli, dando ai manutentori il tempo necessario per organizzarne la sostituzione e la possibilità di creare un piano di manutenzione programmata automatico. Ed è solo un esempio di come il BIM possa diventare il migliore alleato del retrofit e dell’efficienza.

La progettazione BIM toglie o crea lavoro?

Al termine dell’intervista, la domanda sorge spontanea. “Non possiamo negare che la digitalizzazione del building incida sulle risorse umane, soprattutto a livello di cantiere – risponde il manager ABB -. Al contempo, tuttavia, nascono decine di figure professionali nuove, anche di alto profilo”. Ruoli già operativi nei maggiori EPC e costruttori a livello globale, per garantire una visione collaborativa e interoperabile di ogni aspetto progettuale.

I profili di riferimento sono:

  • BIM Specialist: tecnico esperto che si occupa di produzione e sviluppo del modello;
  • BIM Coordinator: coordina i tecnici per garantire l’applicazione di standard e processi;
  • BIM Manager: gestisce e aggiorna il modello BIM per tutte le discipline, coordinando le altre figure e l’intero progetto digitale.

“Il successo di questa metodologia dipende dalla chiara definizione dei ruoli e delle competenze – conclude Tosatti -. Per il futuro delle nostre città possiamo parlare solo di progettazione integrata, frutto di sinergie professionali”. In questa rete di player, ABB è pronta a fare la sua parte, supportando i progettisti e i facility manager, e più in generale tutti gli altri stakeholder del processo BIM, nello sviluppo di edifici efficienti.

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Alessia Varalda

Ingegnere elettrotecnico con esperienza come Project Manager presso un'importante multinazionale attiva nel settore dell'energia e dell'automazione. La curiosità verso le tecnologie innovative e le soluzioni all'avanguardia nel mondo delle energie (tradizionali e rinnovabili) mi ha portata a lavorare per 14 anni presso un importante editore di riviste tecniche di settore scrivendo di home&building automation, illuminazione, comfort, efficienza energetica e sostenibilità.
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