Elettrico, efficiente, sostenibile: il nuovo volto degli impianti HVAC

Grazie all’evoluzione dei gas refrigeranti green, la pompa di calore è sempre più al centro della strategia di Panasonic per offrire impianti HVAC sostenibili, completi e adatti a tutte le tipologie di edifici
Panasonic a MCE con un ampia gamma di soluzioni per impianti HVAC

Negli ultimi anni, il settore del riscaldamento e quello della climatizzazione hanno subito una profonda trasformazione, con una sempre maggiore integrazione e unificazione. Il tutto guidato principalmente dalla crescente consapevolezza sull’importanza dell’efficienza energetica, della sostenibilità e del comfort ambientale. Una convergenza nel mondo HVAC che comporta nuove sfide per le aziende e i professionisti italiani. Stefania Bracco, Marketing Manager di Panasonic Heating & Ventilation Air Conditioning in Italia, ci racconta i dettagli di questa evoluzione.

“Sentiamo molto la convergenza dei due mercati – spiega -. Prima, si combattevano due battaglie distinte, quella del freddo e quella del caldo, con interlocutori ed esigenze differenti. Oggi, tutti i player si incontrano sullo stesso terreno. Paradossalmente, questo significa affrontare più competitor e, dunque, dinamiche inedite per noi produttori di tecnologia. Ecco perché Panasonic ha fatto una scelta: credere nelle pompe di calore elettriche e nella loro capacità di fornire in modo efficiente e decarbonizzato tutto il comfort necessario agli edifici”.

Una strategia adatta a qualunque tipo di building, per accelerare il percorso verso la neutralità climatica del comparto.
Panasonic la segue, passo dopo passo, con una roadmap precisa che va dall’R&D al prodotto finito.

Impianti HVAC con pompa di calore: il refrigerante fa la differenza

Per affrontare, dunque, le sfide del cambiamento climatico e ridurre le emissioni di gas serra, l’elettrificazione è di vitale importanza e le pompe di calore giocano un ruolo fondamentale nella transizione verso sistemi di riscaldamento e raffrescamento più efficienti ed ecologici. Ma non solo, per raggiungere gli obiettivi imposti dall’Europa, entra in gioco anche un altro fattore: il gas refrigerante. L’industria, infatti, si sta sempre più orientando verso l’adozione di gas refrigeranti a basso impatto ambientale.

Tra questi, l’R290 (propano), un refrigerante naturale con un GWP pari a 3 e che consente di sviluppare un’elevata efficienza energetica. Caratteristiche che lo rendono un’alternativa a basso impatto adatta sia a progetti residenziali sia commerciali. E non solo di nuova costruzione!

“Il parco immobiliare esistente è, appunto, la grande sfida e opportunità della decarbonizzazione. Abbiamo lavorato intensamente per studiare una efficace e sicura applicazione di questo refrigerante nelle pompe di calore. Oggi possiamo dire di essere pronti: nel residenziale, con le pompe di calore Aquarea, e nelle applicazioni commerciali, con i chiller Aqua-G-Blue da 50-80 kW”, aggiunge Stefania Bracco.

Stefania Bracco, Marketing Manager di Panasonic Heating & Ventilation Air Conditioning in Italia a MCE 2024

Le nuove pompe di calore con gas refrigerante R290 sono al servizio di tutte le possibili esigenze impiantistiche. Inclusa la riqualificazione degli impianti termici in contesti che richiedono un’elevata temperatura di mandata dell’acqua, fino a 75°C. Finalmente ottenibile grazie alle caratteristiche di questo refrigerante naturale.

“L’integrazione del refrigerante R290 nelle nuove soluzioni si allinea perfettamente con l’iniziativa Green Impact di Panasonic, che mira a ridurre significativamente le emissioni di CO2 e l’impatto ambientale complessivo – evidenzia Stefania Bracco – Come Panasonic vogliamo contribuire concretamente alla realizzazione di una società a zero emissioni nette di carbonio”.

Direttiva Case Green: la svolta per l’efficienza energetica

In tutto questo, si inserisce la recente approvazione di direttiva Case Green. Le pompe di calore si confermeranno come antidoto alla crisi energetica? “Sì, sono la risposta concreta alle necessità urgenti della transizione energetica – commenta la manager italiana -. Probabilmente ne arriveranno altre, e noi saremo lieti di accoglierle. Ma attualmente la direzione, tecnologica, politica e strategica, è segnata e le pompe di calore sono una risposta reale”.

Progettisti e installatori ci sono. E gli utenti finali?

L’industria, come dimostrato, è pronta alla transizione green del riscaldamento. I progettisti dovrebbero esserlo, così come gli installatori, sulla cui formazione e informazione Panasonic sta investendo molto. “L’obiettivo è assicurare che abbiano le competenze necessarie per realizzare la corretta installazione che non solo garantisce un funzionamento ottimale del sistema, ma contribuisce anche a massimizzare l’efficienza energetica e a ridurre i costi operativi per gli utenti”.

Stand Panasonic a MCE 2024: pompe di calore a R290

Resta il nodo dell’utente finale: non dimentichiamo che elettrificare una casa o un edificio costa. Come aiutarlo a comprendere l’utilità di questa spesa anche in mancanza di specifici incentivi? La transizione energetica è anche una transizione culturale?

“Penso serva un grande lavoro di comunicazione: noi addetti ai lavori abbiamo già compreso l’impatto di questa rivoluzione, ma non possiamo pretendere che ciò avvenga in modo così immediato per tutti – continua Stefania Bracco -. La direttiva EPBD IV e il regolamento F-gas, nonché l’intero pacchetto Fit to 55, spingono alla decarbonizzazione degli impianti HVAC, ma con sfaccettature complesse”. La soluzione va dunque cercata nel lavoro di squadra, tra aziende, professionisti, istituzioni. È fondamentale far comprendere i benefici e i vantaggi delle nuove tecnologie puntando non solo sul concetto di risparmio energetico, ma anche sull’evoluzione del comfort, del benessere. E non ultimo sulla salvaguarda dell’ambiente.

Una transizione culturale che richiede conoscenza e soprattutto condivisione delle esperienze da parte di chi già oggi ha abbracciato il concetto di casa “elettrica” e ne ha sperimentato il reale valore.

In questi anni, gli incentivi sulla riqualificazione ed efficientamento energetico – come Ecobonus e Superbonus – sono stati sicuramente un volano per l’installazione di pompe di calore, incoraggiando così la transizione verso sistemi di riscaldamento e raffreddamento più efficienti ed ecologici.

“Di fatto gli incentivi sono stati e sono uno strumento efficace per tradurre gli obiettivi di decarbonizzazione in azioni concrete. Ma una volta innescato il meccanismo è fondamentale incoraggiare una maggiore consapevolezza. Il mio auspicio, nell’ambito del recepimento della EPBD IV, è che i decisori politici si focalizzino anche sulla sostenibilità del running cost di questi interventi sugli impianti HVAC. Solo così gli italiani potranno comprenderne i vantaggi sul lungo periodo” conclude Stefania Bracco.

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Alessia Varalda

Ingegnere elettrotecnico con esperienza come Project Manager presso un'importante multinazionale attiva nel settore dell'energia e dell'automazione. La curiosità verso le tecnologie innovative e le soluzioni all'avanguardia nel mondo delle energie (tradizionali e rinnovabili) mi ha portata a lavorare per 14 anni presso un importante editore di riviste tecniche di settore scrivendo di home&building automation, illuminazione, comfort, efficienza energetica e sostenibilità.
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