C’era da aspettarselo, soprattutto in base agli altrettanto recenti dati dell’Istat sul complesso della produzione industriale italiana: fatto sta che anche i dati di settore ANIE hanno certificato le ulteriori difficoltà che stanno attraversando le aziende che operano nel comparto dell’elettronica ed elettrotecnica. Ma va sottolineato come, nella negatività generale, il settore riesca comunque a limitare i danni, con un andamento peculiare seppur non del tutto anticiclico.
Il mese più recente dell’ultima rilevazione è quello di settembre, per il quale ANIE ha registrato per l’industria elettrotecnica ed elettronica una flessione su entrambi gli indicatori in uso. In particolare, per quanto riguarda il paragone anno su anno, la variazione negativa dei livelli di attività industriale rispetto al settembre 2019 è stata pari al 2,7%.
Prendendo invece in considerazione il confronto congiunturale, ovvero l’andamento nel settembre 2020 rispetto ad agosto 2020, l’industria elettrotecnica ed elettronica ha evidenziato un calo della produzione industriale più contenuto, pari all’1,2%.
La difformità di valore dei due dati, uno è più del doppio dell’altro in termini di flessione percentuale, è del resto facilmente spiegabile. Infatti, misurare l’andamento anno su anno significa mettere a confronto dati precedenti alla pandemia con quelli del recente passato, difformità che invece non esiste nella rilevazione congiunturale.
Come premesso, è importante collocare le performance registrate dalle aziende ANIE nel contesto generale della produzione industriale in Italia. Ebbene, nel confronto anno su anno la variazione negativa media dell’intero comparto manufatturiero nazionale è stata pari al 5,9%, dunque più che doppia rispetto al 2,7% fatto segnare dall’elettrotecnico ed elettronico.
Andando poi a vedere l’andamento dei singoli comparti, si registrano flessioni ben più sostanziose nel settore dei beni strumentali (-7,1%), dei beni di consumo (-5,7%) e dei beni intermedi (-4,2%).
Per quanto attiene al dato congiunturale settembre su agosto, la variazione negativa media dell’intero comparto manufatturiero nazionale è stata pari al 5,7%, addirittura quasi cinque volte maggiore rispetto all’1,2% fatto segnare dall’elettrotecnico ed elettronico.
Anche qui, andando a vedere i singoli comparti, si registrano flessioni più rilevanti nel settore dei beni strumentali (-3,9%), dei beni di consumo (-4,8%) e dei beni intermedi (-1,6%). Meno marcato, invece, il calo evidenziato dal comparto energetico, pari a un -0,3%, che però ad agosto aveva registrato una forte espansione (+5,3%).
Un altro dato interessante è quello relativo all’andamento nel periodo gennaio-settembre 2020 confrontato con lo stesso segmento temporale del 2019. In questo caso il settore elettrotecnico ed elettronico ha mostrato una variazione negativa cumulata della produzione industriale pari al 12,8%. Una flessione comunque inferiore al -15,3% che ha contraddistinto la media dell’intero comparto manifatturiero nazionale.
A commento dei numeri sono arrivate le parole del presidente ANIE, Giuliano Busetto: “Il dato di settembre registra una situazione di diffusa debolezza. La frenata sul fronte produttivo è il segnale di una domanda interna ed estera in frenata. Un quadro congiunturale che è destinato a peggiorare nei prossimi mesi con il riacutizzarsi della pandemia e le conseguenti restrizioni per contrastarla implementate in Italia e all’estero”.
Ed ancora, Busetto ha dichiarato che secondo i dati di settore ANIE “il calo stimato per il corrente anno – a due cifre per i livelli di attività industriale e del fatturato (interno ed estero) – difficilmente nel 2021 troverà margini di recupero in un quadro macroeconomico soggetto ad elevati rischi al ribasso”.
Da qui, ha sottolineato il presidente di Federazione ANIE, “per il recupero settoriale sarà importante nei prossimi mesi la ripresa del piano Transizione 4.0, lo sviluppo tecnologici per gli edifici e la capacità di utilizzo dei fondi europei. Un percorso che vede le tecnologie elettrotecniche ed elettroniche rappresentate da ANIE svolgere un ruolo di primo piano per la trasformazione green e digitale della nostra economia”.