Lo scorso anno si è rivelato un periodo di forte ripresa per il mercato della Smart Home, con risultati positivi che hanno interessato i canali di vendita nel loro complesso.
Di questo argomento relativo alla casa intelligente e ai suoi attuali sviluppi in Italia, si è discusso in occasione del recente convegno La Smart Home riprende a correre e apre la porta ai servizi. L’evento è stata l’occasione per presentare la nuova ricerca sulla Smart Home realizzata dall’Osservatorio Internet of Things della School of Management del Politecnico di Milano.
Scopriamo insieme i punti di salienti rilevati dagli esperti meneghini sul fronte dei canali di vendita con cui i prodotti per la Smart Home giungono nelle case dei consumatori.
Nel corso dell’anno che ci siamo da poco lasciati alle spalle, gli eRetailer hanno continuato a cavalcare la forte spinta agli acquisti online strettamente correlati anche al contesto della pandemia, osservando per l’ennesima volta un ottimo tasso di crescita (+25%) e raggiungendo quota 225 milioni di euro a fine 2021 (35% del mercato).
Anche i retailer multicanale e la filiera tradizionale, che nel 2020 avevano alternato luci e ombre a causa anche delle restrizioni imposte per l’emergenza sanitaria, nel 2021 hanno visto una ripresa significativa. I Retailer multicanale hanno aumentato sensibilmente il valore di fatturato rispetto a quello registrato nel 2020 (125 milioni di euro, +29%) grazie al ritorno dei clienti nei negozi e al crescente interesse verso la possibilità di gestire da remoto dispositivi ed elettrodomestici connessi in casa.
La stessa filiera tradizionale ha osservato una forte crescita nel 2021 (+40%, 245 milioni di euro), grazie prima di ogni altra cosa alla spinta fornita dagli incentivi, Ecobonus su tutti.
Allo stato attuale, a questi tre canali (eRetailer, Retailer multicanale, filiera tradizionale) si deve ormai da alcuni anni la parte più rilevante del mercato della Smart Home, con oltre il 90% delle vendite complessive.
Rimangono invece limitate per il momento le vendite di utility, assicurazioni e telco, anche se – soprattutto per le prime due – è stato un anno di rilancio sul fronte delle nuove offerte per la casa.
Sebbene non si registrino ancora numeri importanti in questi segmenti, restano comunque dei canali interessanti perché propongono svariati nuovi modelli di business oltre a nuove strategie.
Smart Home: Canali di vendita – Osservatorio Internet of Things della School of Management del Politecnico di Milano
Il trend che si riscontra ormai da un paio di anni, agevolato anche dall’emergenza sanitaria correlata al Covid, vede una crescente quota degli installatori informarsi sempre di più su Internet, procedendo in alcuni casi con l’acquisto dei dispositivi Smart direttamente online.
In generale, a oggi, la porzione più rilevante degli installatori ancora non si è adeguata completamente al mondo della Smart Home. Tuttavia, si riscontra una crescente propensione da parte di questi professionisti verso i prodotti per la casa intelligente. Tra le varie motivazioni, ciò si deve anche al ricambio generazionale in atto.
Nel contempo, i dati evidenziano i primi casi di architetti che si occupano non solo di progettare le abitazioni dal punto di vista del design ma si interessano inoltre dell’aspetto “intelligente” delle stesse, al fine di migliorare il comfort domestico.
La crescita progressiva delle vendite online si deve prima di ogni altra cosa alla maggiore permanenza in casa nell’ultimo biennio, come conseguenza della pandemia.
Altra motivazione si riscontra in una riduzione generale dei prezzi di alcune tipologie di soluzioni Smart disponibili via Internet. Di fatto, l’abbassarsi dei costi aumenta il numero di potenziali acquirenti, portando a un incremento delle vendite.
Tra i prodotti maggiormente venduti online rientrano le soluzioni destinate alla sicurezza, gli Smart Speaker, le Smart Plug e gli elettrodomestici connessi.
L’aumento degli acquisti via web si deve inoltre a una crescente consapevolezza da parte dei consumatori che si dimostrano sempre più capaci di installare e di utilizzare in maniera autonoma i dispositivi intelligenti per la casa. Dai dati emerge come un consumatore su cinque sia in grado di usare le soluzioni Smart senza neanche leggere le rispettive istruzioni.
Da diversi anni, le compagnie assicurative adottano un approccio consistente nell’offrire una polizza associata a un kit di sensori destinati a problematiche quali la sicurezza, l’allagamento e gli incendi in casa, con un correlato servizio di pronto intervento 24 ore su 24. Gli ultimi dati raccolti dagli esperti del Politecnico evidenziano come questo tipo di approccio si stia via via riducendo.
Sul fronte delle utility, cresce il numero delle realtà che iniziano a offrire non solo prodotti ma anche servizi legati ad abbonamenti mensili.
Per ciò che riguarda le telco si riscontrano infine meno novità rispetto agli anni precedenti. In linea di massima, l’approccio perseguito è quello di fidelizzare i clienti già acquisiti e di andarne a conquistarne di nuovi, offrendo servizi a valore aggiunto specificatamente dedicati alla Smart Home.
