Il 2021 si è dimostrato un anno fruttuoso per gli sviluppi delle soluzioni Smart Home nel nostro Paese, con dati incoraggianti tanto nel mercato quanto nella maturità dei consumatori. Un segnale positivo che apre la strada a un 2022 in cui si prospetta un contesto di ulteriore miglioramento.
Questa, in breve, la sintesi delle ultime novità riguardanti il punto di vista dei consumatori italiani nei confronti dei dispositivi e dei servizi Smart destinati all’ambito domestico. Un quadro di cui si è discusso durante il recente convegno La Smart Home riprende a correre e apre la porta ai servizi. L’evento è stata l’occasione per presentare la nuova ricerca sulla Smart Home realizzata dall’Osservatorio Internet of Things della School of Management del Politecnico di Milano.
Entriamo nel merito di quanto emerso dai dati raccolti dagli esperti meneghini, analizzando cosa ci attende per la Smart Home nel 2022.
A conferma della crescente maturità osservata nei consumatori rispetto alle soluzioni Smart Home, nel 2021 si evidenzia un incremento del livello di conoscenza dei dispositivi intelligenti per la casa da parte degli italiani. A fine anno, ben il 74% dei nostri connazionali coinvolti nella ricerca dichiara di aver sentito parlare almeno una volta di Smart Home o “casa intelligente”. Un dato che risulta costantemente in crescita, se paragonato al triennio precedente in cui si evidenziavano le seguenti percentuali:
Ad accrescere il grado di maturità dei consumatori hanno contribuito anche i cambiamenti nello stile di vita, soprattutto nell’ultimo biennio, come conseguenza dell’emergenza sanitaria correlata alla pandemia da Covid. Il 15% degli intervistati sostiene di essere più attento di prima ai consumi energetici.
Negli ultimi anni sono inoltre cresciute, per ovvi motivi, le attività svolte in casa, portando all’esigenza di ottimizzarla per una migliore fruizione delle sue funzionalità. Rispetto al passato:
Il cambio di rotta nelle abitudini tra le pareti domestiche ha determinato una spinta propulsiva nei confronti non solo del mercato delle soluzioni Smart Home ma anche del loro utilizzo.
La crescita del grado di consapevolezza mette chiaramente in rilievo come la Smart Home oggi come oggi non riguardi più solo una nicchia di persone vicine al mondo delle tecnologie, ma si faccia spazio sempre più come fenomeno di massa. A prova di ciò, la pubblicità in TV risulta essere la prima fonte di conoscenza per gli italiani (51% dei rispondenti, +19% rispetto al 2020), registrando la crescita più importante tra le diverse fonti di informazione a disposizione del consumatore, nello specifico:
In parallelo alla conoscenza da parte dei consumatori, cresce progressivamente anche la diffusione dei dispositivi connessi nelle case: la quota di connazionali che possiede almeno un oggetto Smart nel 2021 si attesta al 46%, dato anch’esso in costante crescita rispetto ai tre anni precedenti (43% nel 2020, 42% nel 2019, 41% nel 2018).
Sono soprattutto i più giovani, con età compresa tra i 18 e i 34 anni, a possedere un oggetto Smart all’interno della propria abitazione (63%), insieme a coloro che hanno una maggiore familiarità con le tecnologie, i cosiddetti Tech Advanced (78%).
Tra le funzionalità delle soluzioni Smart Home più utilizzate da parte dei consumatori rientrano l’ascolto della radio e delle informazioni attraverso gli Smart Speaker, la possibilità di gestire gli elettrodomestici e di programmarne il funzionamento e l’opportunità di usare scenari pre-impostati. Come evidenziato dall’analisi, si tratta di funzionalità che stanno man mano crescendo nel tempo divenendo una prassi sempre più frequente tra i consumatori.
In base ai dati raccolti dagli esperti del Politecnico, le motivazioni che spingono i consumatori italiani all’acquisto sono principalmente legate al comfort (38%), alla sicurezza (22%) e alla possibilità di controllare a distanza i dispositivi connessi (14%).
Che cosa ci si deve attendere infine negli anni a venire riguardo alla diffusione dei dispositivi Smart Home tra i consumatori?
Gli italiani si dimostrano sempre più propensi ad acquistare prodotti intelligenti destinati alle loro case.
Il trend appare invece ancora a rilento rispetto alla fiducia nutrita verso la Smart Home autonoma (dispositivi che, grazie agli algoritmi di Intelligenza Artificiale, decidono in autonomia quando attivarsi e come) e verso la Smart Home integrata, che consente di gestire simultaneamente più device presenti all’interno della casa.
Altro tema focale è quello relativo alla privacy. Dai dati emerge come a oggi un consumatore su due si dimostri ancora preoccupato rispetto all’utilizzo dei propri dati personali nel funzionamento degli oggetti Smart Home. Con il passare degli anni, tuttavia, il livello di apprensione tende via via a decrescere.